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Comune di Tavarnelle Val di Pesa
“Il mio Shakespeare Bruscellato
Intervista a Massimo Salvianti, colonna storica di Arca Azzurra, autore di “Sogno di un Bruscello di mezza estate”. Fino a domenica 5 luglio al Teatro della Filarmonica di San Donato in Poggio
Anche Renato Guttuso ha messo la sua prestigiosa sigla sui manifesti che negli anni d’oro della Festa del Bruscello vestivano a festa il borgo medievale di San Donato in Poggio. Scomparsa dalle scene, ma non dal cuore dei sandonatini, dagli anni ’90, la seconda edizione del Bruscello, promossa dall'Unione comunale del Chianti fiorentino e dalla Pro Loco di San Donato, andrà avanti fino a domenica 5 luglio. Stornellatori e attori del Bruscello del passato tornano ad esibirsi per divertire la comunità ed insegnare ai giovani esperienze e tecniche di una tradizione fortemente radicata nel territorio. Eredi che, per fortuna, non si sono fatti attendere. All’appello dei maestri bruscellatori hanno risposto una quarantina di cittadini di tutte le età, dai 7 ai 70 anni. A loro Massimo Salvianti, storica colonna di Arca Azzurra, con l'aiuto di Bettina Bianchini e il musicista Carlo Alberto Aquilani, ha dedicato il suo impegno artistico per trasmettere contenuti e modalità espressive del Bruscello e mettere in piedi "Sogno di un Bruscello di mezza estate", tre atti scritti e diretti da Massimo Salvianti, interpretati dalla Compagnia del Bruscello di San Donato in Poggio. L’ultima replica è prevista domenica 5 luglio alle ore 21,30 presso il Teatro della Filarmonica di San Donato. Scambiare alcuni pensieri con Massimo aiuta a capire la direzione e il perché del lavoro.


Accostare Shakespeare al Bruscello, come è nata l'idea?

Il capolavoro scespiriano è un testo perfetto per essere lavorato, trasposto in versi e trasmesso ai principianti. Ogni artista ne ha uno dentro, espresso o no, incubato o esploso. Oltre al lavoro fatto con Ugo in "Amleto Moleskine", da sempre metto un pò di Shakespeare nel mio fare teatro, soprattutto quando diventa materia di apprendimento nei miei laboratori teatrali per ragazzi e adulti.


Qual è il valore del Bruscello oggi?

E' il recupero di una tradizione che nasce dalla memoria storica e si realizza attraverso l'impegno attuale di una quarantina di persone di San Donato tra cui numerosi giovani che lavorano, al fianco di anziani e adulti, per produrre un'opera corale, che di fatto riflette una forma espressiva, un linguaggio che è quello delle famiglie contadine allargate in cui fondamentale era la presenza di anziani e bambini. La scena è del popolo, è il popolo che nel bruscello racconta la storia.


Qual è stato il tuo intervento letterario sul Bruscello di San Donato?

Ho riscritto il testo scespiriano in modo da bruscellarlo, ovvero metterlo in versi tipici del bruscello e attribuirgli le necessaria cadenza musicale. Un lavoro che mi ha appassionato, anche per il suo sfondo culturale, tanti i personaggi della letteratura italiana come la gentildonna senese Pia dei Tolomei citata da Dante nel quinto canto del Purgatorio sono finiti nei Bruscelli.

Shakespeare, cantato dai contadini del Chianti. Cosa ne direbbe il grande drammaturgo inglese?

Ne ha viste troppe e di tutti i colori da quando è nato, non si rivolterebbe certo nella tomba. Avrebbe rispetto di un impegno collettivo, che nasce dal cuore, di uno spirito che si mette in gioco per raccontare se stesso in tutta la sua verità".

05/07/2015 20.48
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


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