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Comune di Barberino Val d'Elsa
Barberino. Al via il Tignano Festival 2015: Franco Cardini rivela l'Islam e il senso dello scontro tra civiltà
L'arte e la spiritualità a supporto della storia, riflessioni, ma anche analisi di pregiudizi e false conoscenze intorno a una cultura multiforme e dalle infinite sfaccettature
Qual è il filo conduttore che lega un'opera d'arte, delle danze orientali e l'incontro con l'Islam di Franco Cardini? Sono sempre di più le discipline e le scienze “esoteriche”, o quelle olistiche, che trovano nell'unità delle conoscenze la chiave per interpretare le ragioni profonde della nostra esistenza. Tutte le “cose” appaiono frammentate in apparenza ma sembrano essere legate dal filo conduttore della saggezza. Basterebbe dunque mettersi alla ricerca per iniziare a scoprirne i segreti. L'inaugurazione del 28° Tignano Festival per l'Ambiente e l'Incontro tra i Popoli vede sul palco, mercoledì 8 luglio alle ore 21,15, i protagonisti dell'incontro-dibattito a ingresso libero, organizzato in collaborazione con l'associazione culturale Cittadinanza Attiva e Partecipazione, dal titolo “Islam, scontro di civiltà?”. La conferenza è tenuta da Franco Cardini, storico e saggista di fama internazionale. Modera Roberto Gianni. Sarà l'artista Patrizio Landolfi a introdurre la serata e presentare la sua opera dal titolo: “L'Umiltà”. Sono la presuzione e l'arroganza degli uomini, secondo l'autore, le cause di ogni violenza e atrocità. L'opera vede rappresentate le quattro religioni più diffuse al mondo, al centro l'uomo che attraverso l'umiltà può trovare la via del dialogo e dell'incontro con l'altro.

Seguiranno le danze del ventre dedicate a Madre Terra a cura di Ani Farokhians. Nata in Iran, ma di origini armene, ha imparato la danza del ventre da una maestra egiziana. Dal 1988, ispirata dalla meditazione e dalla conoscenza di Sahaja Yoga, ha contribuito a far conoscere la danza del ventre nelle sue vere radici, come la danza di Madre Terra. La serata prosegue tra storia, riflessioni, ma anche analisi di pregiudizi e false conoscenze intorno a una cultura, quella islamica, multiforme e dalle infinite sfaccettature e il "corto circuito" che mescola categorie etniche con categorie religiose o che identifica i musulmani con i "fondamentalisti" o "pagani".

APPROFONDIMENTI

In alcune sue recenti interviste Franco Cardini ha sottolineato come Occidente e Islam siano molte volte venuti alle armi (sempre meno di quanto non abbiano fatto i cristiani e/o gli europei fra loro), ma più spesso abbiano allacciato rapporti economici, commerciali, diplomatici, culturali. Quanto alla distinzione tra "moderati" e "fondamentalisti", essa è occidentale e arbitraria. L'Islam è una realtà immensa che si organizza come un insieme di gruppi, sodalizi, scuole giuridiche, organizzazioni caritative, sette mistico-religiose. Le società musulmane sono strutturate in altro modo e non hanno mai scelto una distinzione netta e definitiva tra sfera religiosa e sfera civile e giuridica: nella realtà storica questo ha significato molto spesso, e contrariamente a quel che noi pensiamo, un prevalere della politica sulla religione. Purtroppo oggi siamo in guerra. Lo siamo forse dal 1918, quando le potenze vittoriose della Prima guerra mondiale ingannarono il mondo arabo. Stiamo proseguendo sulla via dello "scambio asimmetrico", già inaugurato del nascente colonialismo nel XVI secolo: importiamo da loro manodopera e materie prime al prezzo che stabiliamo noi, esportiamo alla loro volta prodotti finiti e "valori immateriali", come la Libertà e i Diritti Umani, sempre al prezzo che stabiliamo noi. Il vero nemico da abbattere non è un gruppo di terroristi, bensì il trend economico finanziario che porta al dilatarsi della forbice tra i molto ricchi e i molto poveri”. Bisogna accompagnare la "stretta di sicurezza" a un'organica e capillare politica dell'accoglienza: e qui in primo piano entrano le scuole, i sodalizi culturali e assistenziali a tutti i livelli, le iniziative che creino occasioni d'incontro e di scambio. C'è un modo sicuro per odiare la cultura dell'altro: ignorarla e ritenerla quindi pregiudizialmente inferiore o pericolosa. C'è un modo sicuro per amarla e ammirarla: imparare a conoscerla. Quello che l’Europa non ha capito e` che non c’e` solo fanatismo violento, ma anche proposte di alternativa al mondo occidentale. Esistono delle complicita` finanziarie e economiche tra il Califfato e alcuni stati alleati dell’Occidente, tra cui Turchia, Arabia Saudita e Qatar. Parlare di guerre sante e di soluzioni indiscriminate e` sbagliato dall’una come dall’altra parte. L’Is va combattuta militarmente, ma agli islamici moderati va aperto il dialogo, altrimenti ci troveremo sempre piu` jihadisti in Europa. Siamo dinanzi a una spregiudicata strategia dell’orrore, che nessuna fede religiosa puo` giustificare ma che una dura volonta` di potenza sta lucidamente dirigendo. Attenzione a non cascarci. L’Islam, il vero Islam, e` Dio misericordioso e compassionevole, e` Maria che veglia amorevole su Gesu`, e` la saggezza di Avicenna, e` la magnanimita` del Saladino, e` il coraggio di Sindbad, e` la Cupola della Roccia di Gerusalemme, e` l’Alhambra di Granada, e` il Taj Mahal, e` la serena saggezza dei sufi, e` la poesia di Omar Kayyam e di Rumi: non la follia distruttiva di una banda di fanatici imbottiti di petrodollari e incapaci di proporre se non l’oscura forza di un Dio del Nulla”.

Informazioni: www.tignano.it - mobile 338 86.80.595

07/07/2015 12.34
Comune di Barberino Val d'Elsa


 
 


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