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I detenuti di Sollicciano le rimettono a nuovo, i giovani richiedenti asilo di Tavarnelle e Barberino le utilizzano per spostarsi da una frazione all’altra e vivere la loro quotidianità, da cittadini liberi, in cerca di autonomia e di occasioni di contatto con le comunità. Un esempio virtuoso di fragilità nostrana che dà una mano concreta alla fragilità altra, diversa da noi ma uguale nel desiderio di riscatto contro una vita difficile che sembra aver messo ai margini chi a soli 18 anni il futuro non riesce neanche ad immaginarselo.

Nei Comuni dell’Unione, dove il piano di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Firenze e gestito dalla Misericordia di Tavarnelle e Barberino sta portando avanti il percorso di integrazione e ospitalità di venti ragazzi nigeriani, appena maggiorenni, è stato scelto di aderire al progetto “A piede libero”. “E’ l’iniziativa - spiega l’assessore dell’Unione comunale Giulia Casamonti - con la quale la Misericordia ha messo a disposizione dei migranti, assegnati ai Comuni, sei biciclette usate, recuperate e risistemate dai detenuti del carcere di Sollicciano, dopo averle acquistate dalla Cooperativa Ulisse. Come le biciclette che tornano a nuova vita dopo un intervento di restyling, anche i ventenni nigeriani, ospiti all’Hotel Zucchi di Sambuca, possono avere una seconda possibilità ed ecco che il lavoro di integrazione condiviso assume il respiro di una pedalata in tandem”.

Una opportunità di integrazione e conoscenza, partita con l’insegnamento della lingua italiana a cura degli operatori della Misericordia e che ieri ha vissuto un importante momento di condivisione allo stadio di Tavarnelle. E’ qui che, ad un mese esatto dall’arrivo dei migranti, su iniziativa del consigliere Francesco Tomei, si è giocata la partita del cuore multietnico con il coinvolgimento di una quarantina di ragazzi, tutti coetanei. Indiani, albanesi, chiantigiani e migranti, un’unica passione per il pallone a scacchi bianco nero.

“Una bellissima esperienza – ha commentato Tomei – sul campo da calcio abbiamo abbattuto ogni differenza, anche quelle dettate dalla lingua, abbiamo comunicato in inglese tutta la sera dentro e fuori il campo, oltre alla generosità delle società sportive Libertas e San Donato-Tavarnelle che hanno messo a disposizione il campo e che ringrazio, mi ha colpito la generosità dei nostri ragazzi che hanno prestato e offerto scarpe e accessori necessari a scendere in campo, ripeteremo senza dubbio l’esperienza che ha un alto valore umano, oltre che sociale organizzando iniziative analoghe nel territorio di Barberino”.

La serata è poi proseguita in piazza Matteotti davanti al Circolo La Rampa che ha offerto il buffet a tutti i partecipanti. Alla serata hanno preso parte il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli, il vicesindaco di Barberino Giannino Pastori, i consiglieri comunali di Tavarnelle e Barberino Tiberio Bagni e Francesco Grandi. In campo a gestire le formazioni l’assessore allo Sport Marco Rustioni.

“E’ un’occasione piena di significato - conclude l'assessore Rustioni - che mette insieme sport, giovani e politiche per l’integrazione, è importante che i migranti conoscano i nostri giovani, loro coetanei e viceversa, si frequentino negli spazi di aggregazione, lo sport diventa in questo caso un incredibile collante in grado di dare continuità al percorso di integrazione, ho notato che i ragazzi si sono scambiati i loro numeri di telefono promettendosi di tornare a giocare insieme, e qualcuno ha anche proposto di rincontrarsi, creando specifiche occasioni di conversazione in lingua inglese”.