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Arpat Firenze
Cattivi odori nella zona di Volterra
Esito dei controlli effettuati dal Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese presso la ditta Speat sas di Gambassi Terme a seguito segnalazione per cattivi odori
Il 29 luglio 2015 i Tecnici di Prevenzione del Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese hanno compiuto accertamenti a seguito segnalazione pervenuta il 20 luglio circa i cattivi odori avvertiti nel Comune di Volterra (PI) ma provenienti dalla ditta Speat sas con sede nel vicino Comune di Gambassi Terme (FI).

Anche questi ultimi controlli confermano alcune criticità rilevate da ARPAT nel luglio 2013 riguardo ai sistemi di abbattimento alle emissioni ed odori che probabilmente hanno determinato la diffusione delle maleodoranze lamentate nella segnalazione.

L'azienda si trova in aperta campagna in località Figuretta nella valle del torrente Capriggine ed esercita l'attività di allevamento esche da pesca vive (larve di mosche carnarie) in due unità locali:

- la principale posta in località Figuretta dove viene svolta la parte essenziale della produzione (allevamento di mosche, sviluppo e crescita delle larve, recupero lettiera esauste);
- la secondaria ubicata in località Capriggine dove viene svolta la parte residuale del ciclo produttivo, ovvero la separazione delle esche dalla segatura mediante vagliatura ed il loro confezionamento in sacchi da 25 kg e spedizione.

Dai controlli compiuti presso lo stabilimento in località Figuretta e dalle verifiche documentali sono emerse criticità sul biofiltro di ordine:

- impiantistico (inidoneità del materiale filtrante del letto (fascine di olivo), sottodimensionamento del biofiltro e del relativo impianto di aspirazione, insufficiente umidificazione del letto);
- gestionale (mancata verifica efficienza abbattimento degli odori e del sistema di umidificazione del biofiltro, mancato controllo temperatura e umidità del letto).

La ditta inoltre non ha redatto il programma di manutenzione del biofiltro prescritto nell' autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dall'Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa.
Per tale irregolarità, oltre ad informare le competenti autorità, applicando la nuova disciplina introdotta dalla legge sugli ecoreati (art. 318bis del D.Lgs 152/2006) i Tecnici di Prevenzione del Dipartimento del Circondario Empolese hanno prescritto alla ditta di redigere entro 60 giorni un programma di manutenzione del biofiltro.

Gli esiti degli accertamenti sono stati inviati alla Città Metropolitana di Firenze per l'adozione dei provvedimenti finalizzati alla eliminazione delle criticità rilevate (gestione ottimale del biofiltro, suo adeguato dimensionamento, adozione di un sistema di registrazione dell’avvenuta accensione e funzionamento del biofiltro nonché di erogazione del deodorante sull’aria estratta dai ventilatori che dia evidenza della tenuta in funzione degli impianti di abbattimento sulle 24 ore).

27/08/2015 8.02
Arpat Firenze


 
 


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