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Sarà un’iniziativa sicuramente carica di emozioni quella in programma sabato 24 settembre alle ore 18.00 presso la Pieve dei Santi Ippolito e Biagio a Castelfiorentino, dedicata alla memoria del Cardinale Silvano Piovanelli, dal titolo “Il Proposto che diventò Cardinale”.

A pochi mesi dalla scomparsa di colui che è stato definito l’”intellettuale di Dio”, ma che per la comunità castellana ha rappresentato prima di tutto il pastore e il padre di tutti, credenti e non, Castelfiorentino avrà sabato la prima occasione per ricordare il suo cittadino onorario.

Promossa dall’Associazione “Il Giardino”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, nell’ambito della terza edizione della manifestazione “La forza della fragilità”, la serata si apre con interventi di Marcello Mancini, già direttore della Nazione di origini castellane, e Giovanni Pallanti, giornalista e uomo politico, chiamati a tratteggiare la figura di Piovanelli, a partire dall’ultima intervista che gli avevano fatto e che sarà pubblicata in un libro di prossima uscita. Porterà la sua testimonianza mons. Luigi Innocenti, ultimo segretario del Cardinale, che consegnerà alla comunità di Castelfiorentino alcuni oggetti personali di Piovanelli, a sottolineare il profondo legame di affetto che il religioso aveva instaurato con la gente del luogo nei 19 anni trascorsi come “Proposto” e che ha saldamente mantenuto fino alla sua scomparsa, avvenuta lo scorso 9 luglio a Firenze, all’età di 92 anni.



Saranno presenti all’iniziativa anche il Presidente della Casa di Riposo “EDM” Ciapetti, Luigi Lotti, molto vicino da sempre al Cardinale, e il Sindaco, Alessio Falorni, che in merito dichiara:” Sono veramente felice di poter partecipare a questa iniziativa voluta dall'Associazione Il Giardino che, come ogni anno, approfondisce il tema della "forza della fragilità". Un'emozione dovuta soprattutto al fatto che la serata sarà dedicata al nostro concittadino onorario Cardinale Silvano Piovanelli recentemente scomparso. Ho avuto modo di conoscerlo bene solo in questi ultimi anni, quando non era più a Castelfiorentino (dal 1960 al 1979 ha ricoperto il ruolo di parroco nella Chiesa di Santa Verdiana) e già Cardinale; l'ho incontrato diverse volte sia in visita personale, sia per confrontarmi con lui sulle attività legate al progetto del "Cortile dei Gentili" di cui mi occupavo per l'Arcidiocesi di Firenze. Tutte le volte, mi ha dato l'idea di un uomo profondo, in cui la serenità della fede si coniugava con un grande spessore morale, e una propensione assoluta verso il prossimo; in lui si avvertiva forte lo spirito del Concilio, portatore di rinnovamento e vicinanza agli ultimi e ai più deboli, e questo ha guidato la sua capacità di stare vicino al popolo, e di dialogare con tutte le componenti della società. Un'impronta straordinaria che ha lasciato con la sua attività pastorale anche nella nostra comunità: basta vedere ancora oggi, a distanza di mesi, quanto sono numerosi i ricordi dei castellani che continuano ad avvicendarsi nella vita paesana. A Castelfiorentino, il ricordo del Proposto che diventò Cardinale e ancora più vivo e colmo di emozione; sono certo che sarà ancora una volta raccolto, dalla comunità castellana tutta, l'invito a partecipare a questa serata”.

L’evento di sabato si concluderà con un apericena nel giardino della Pieve e un concerto di musica classica nella suggestiva cornice della chiesa romanica.