Nelle sale della villa grandi pannelli raccontano di tuffi e pescaie, di mulini e ponti, di lavandaie e renaioli e anche delle piene storiche e delle fabbriche. Esposte le foto raccolte con con l'iniziativa #BisenzioAmarcord
Ultimi ritocchi allo scenografico allestimento a cui fa da suggestiva cornice la villa del Mulinaccio di Vaiano e che ha per protagonista la comunità che sulle sponde del Bisenzio ha vissuto, lavorato, giocato e trovato cibo per secoli.
Il sindaco Primo Bosi, che taglierà il nastro dell'inaugurazione sabato 22 ottobre alle 15.30, questa mattina ha presentato in anteprima, insieme Alessia Cecconi e a Luisa Ciardi della Fondazione CDSE, il risultato di un lavoro paziente e accurato sugli archivi fotografici e documentari del Centro di documentazione storico-etnografico.
“Ogni mostra curata dal CDSE è una conferma e una sorpresa insieme, all'insegna della qualità – ha detto Bosi – Abbiamo ampliato il raggio d'azione coinvolgendo tutta la valle e soprattutto abbiamo dato grande valore a documenti che possono aiutarci oggi ad approfondire ad esempio le problematiche idrauliche del fiume o a progettare lo sviluppo della ricettività turistica lungo il suo percorso”.
“Come sempre l'obiettivo del CDSE è realizzare per la comunità un racconto il più scientifico possibile ma accessibile e godibile da tutti – ha spiegato Alessia Cecconi – E le scuole del territorio sono le prime ad essere coinvolte, con una serie di visite guidate che stiamo organizzando”.
Intanto nelle sale della villa del Mulinaccio stanno pian piano prendendo vita i grandi pannelli che raccontano di tuffi e pescaie, di mulini e ponti, di lavandaie e renaioli e anche delle piene storiche e delle fabbriche.
Promossa e organizzata dal Comune di Vaiano con il patrocinio della Provincia di Prato, la mostra è un racconto fatto di foto d’epoca, disegni, ricostruzioni e oggetti di un tempo, con cui si dipana il filo dei mille legami intessuti tra il Bisenzio e la comunità della Valle. Uno scambio continuo e infinito, dove ogni singola risorsa offerta dal fiume era sfruttata o piegata ai bisogni del territorio. Le sezioni della mostra ripercorrono la storia della vita sul fiume fino agli anni Sessanta, quando il Bisenzio era il palcoscenico dei divertimenti estivi di tutti i ragazzi, che trascorrevano ore nelle pozze d’acqua create dalle pescaie o nei canali delle gore. Il fiume era una fonte di alimento e guadagno attraverso la pesca e il duro lavoro dei renaioli e il luogo dove le donne, chine sui sassi, lavavano panni e indumenti. Uno dei percorsi approfondisce la ricerca delle sorgenti con l'aiuto di Davide Pozzi. Un altro, dedicato alle scuole, è rivolto alla ricostruzione degli opifici in Val di Bisenzio e alla loro evoluzione dal mulino alla fabbrica, con una mappa dettagliata curata dall'architetto Giuseppe Guanci. Ma spazio è dedicato anche ai ponti del fiume, quelli distrutti dalla Seconda guerra mondiale e quelli dimenticati, ma rintracciati attraverso i resti a Gamberame, alla Cartaia e vicino alla Madonna della Tosse. Senza dimenticare infine l’impeto del fiume e le sue storiche inondazioni, che proprio quest’anno riportano alla memoria l’anniversario dell’alluvione del 1966, la più famosa di Firenze e del pratese. Pronto anche un video, con la voce di Nicola Pecci, che documenta la vita quotidiana sul fiume attraverso le testimonianze orali conservate al CDSE. Nell'animazione troveranno spazio anche le immagini raccolte con l'iniziativa #BisenzioAmarcord, l'invito ai cittadini a tirar fuori dal cassetto le foto familiari d'epoca. Ne sono arrivate una cinquantina, compresi gli scatti, degli anni '70, dell'estate a Bagno Casucci, una sorta di piscina ricavata con uno sbarramento nel fiume completa anche di trampolino.
Ad arricchire l'allestimento una serie di incontri che vanno dal laboratorio artistico-ambientale per bambini I racconti del mugnaio, alle conferenze Bisenzio: le inondazioni di ieri, la gestione del rischio oggi e Dalle sorgenti del Bisenzio alla città di Prato: ambiente e memoria di un fiume tra antiche leggende e progetti in corso. La Tinaia della villa ospiterà la presentazione del volume Prato… donne e madonne e la proiezione del documentario La storia del Piroscafo Oria dalla Grecia a Vaiano: nuove scoperte e nuovi incontri. Infine il Museo Materia (Colle-Carmignanello) organizza due passeggiate naturalistiche su ambiente fluviale e energia e produzioni.
Chi volesse segnalare foto può ancora farlo, rivolgendosi allo 0574 942476 (ore 15-18) oppure inviando il materiale a
info@fondazionecdse.it. Le immagini saranno proiettate negli spazi della mostra e l'autore o il proprietario saranno citati.
BISENZIO, 100 ANNI DI VITA SUL FIUME - L'ALLESTIMENTO
Villa del Mulinaccio, piano inferiore
Sala 1 Un corso d’acqua nella storia. Un primo “tuffo”, tra passato e presente, alla scoperta del fiume che dà nome e vita alla Val di Bisenzio
Sala 2 Vivere il Bisenzio. I divertimenti tra pescatori per passione, colonie elioterapiche, tuffi memorabili e gite domenicali
Sala 3 Attraversare il fiume. I ponti antichi (e i ponti dimenticati!) della Val di Bisenzio prima e dopo la Seconda guerra mondiale
Sala 4 Tutti i giorni erano bagni. Una video installazione per raccontare storie ed emozioni di chi ha vissuto e amato il Bisenzio nella prima metà del Novecento
Sala 5 Piene e alluvioni. L’impeto del fiume e le inondazioni storiche ricordando l’alluvione del 1966 tra Firenze e Prato
Villa del Mulinaccio, piano superiore
Sala 6 La Valle dei mulini. La storia e la vita dei mulini della Val di Bisenzio con suggestive illustrazioni e oggetti d’epoca
Sala 7 Dal mulino alla fabbrica. L’evoluzione produttiva della Valle e l’utilizzo delle acque tra mulini, gualchiere, cartiere, ramiere, ferriere e industrie
Sala 8 Il Bisenzio e gli antichi mestieri. I lavori di un tempo oramai dimenticati, dalle lavandaie ai renaioli, ai “guardiani” delle gore e delle pescaie
BISENZIO, 100 ANNI DI VITA SUL FIUME – EVENTI IN MOSTRA
Sabato 22 ottobre, ore 15.30 – Inaugurazione
Sabato 5 novembre, dalle 15.30 - I racconti del mugnaio, laboratorio artistico-ambientale per bambini con Giacomo Agabio (Agi) e Francesca Bernini (su prenotazione)
Sabato 12 novembre, dalle 9.30 - Bisenzio: le inondazioni di ieri, la gestione del rischio oggi. Istituzioni e volontariato per conoscere, informare, affrontare le emergenze. Incontri e conferenze. Ore 16 - Presentazione del libro di A. Castellani, L’altra alluvione. Il 4 novembre 1966 a Prato, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e Quarrata (Ed. Medicea Firenze).
Sabato 26 novembre, dalle 15.30 – Dalle sorgenti del Bisenzio alla città di Prato: ambiente e memoria di un fiume tra antiche leggende e progetti in corso. Interventi di Valerio Barberis, David Pozzi, Roberto Dei.
BISENZIO, 100 ANNI DI VITA SUL FIUME – EVENTI ALLA TINAIA
Sabato 22 ottobre, ore 17 Presentazione del volume di Pierfrancesco Benucci, Prato… donne e madonne. Racconti e aneddoti legati a Prato e alla Val di Bisenzio e grandi figure femminili che hanno contribuito alla storia, all'arte e all'industria del nostro territorio (edizioni Pentalinea). Ai partecipanti sarà fatto omaggio della pubblicazione
Sabato 19 novembre, dalle 15 - La storia del Piroscafo Oria dalla Grecia a Vaiano: nuove scoperte e nuovi incontri - Proiezione del documentario MemOria prodotto in Grecia alla presenza di autorità, rete dei familiari e delegazione greca
BISENZIO, 100 ANNI DI VITA SUL FIUME – TOUR SUL TERRITORIO
A cura del Museo Materia (Colle-Carmignanello) in collegamento alla mostra
Domenica 30 ottobre, ore 10.30 – Passeggiata nell’ambiente fluviale e nelle sue dinamiche (breve anello intorno al museo)
Domenica 20 novembre, ore 10.30 – Acqua: energia e produzioni - il Museo Materia. Ritrovo presso l’ingresso del museo, fronte fiume. Durata tour circa 1 ora e mezza.
Per questi due tour è previsto un contributo di 7 euro per adulto, 3 euro per bimbo interamente devoluti a Spes Docet Onlus. Info e prenotazioni:
info@materiamuseum.it - www.valbisenziotot.it/it/materia