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Comune di Firenze
Uno psicologo in aiuto dei familiari delle vittime di incidenti e dei vigili
Firmato il protocollo tra Comune e Ordine degli psicologi. L’assessore Gianassi: “Confermato l’impegno dell’Amministrazione per la sicurezza stradale”
Garantire il sostegno psicologico, individuale e di gruppo, ai familiari delle vittime degli incidenti stradali e agli operatori di Polizia Municipale di Firenze che si trovano a gestire situazioni ad alto impatto emotivo. È quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune e dall’Ordine degli psicologi della Toscana presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dall’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi. Presenti anche il comandante Marco Andrea Seniga, il presidente dell'Ordine degli psicologi Lauro Mengheri e il referente del gruppo di lavoro psicologia dell'emergenza Alessandro Toccafondi.
“Come Amministrazione siamo impegnati sulla prevenzione dei sinistri stradali ma la politica di azione sugli incidenti è trasversale – ha dichiarato l’assessore Gianassi –. Il progetto David ha questa dimensione multidisciplinare ed uno dei campi di intervento riguarda proprio la gestione post incidente. Il progetto che coinvolge l’Ordine degli psicologi lavora appunto su questo aspetto in modo duplice: da un lato sulla preparazione e nel caso sul supporto agli agenti della Polizia Municipale che si trovano ad affrontare le situazioni difficili; dall’altro sul sostegno ai familiari che si trovano a vivere questa situazione drammatica. Ringraziamo l’Ordine per la disponibilità a partecipare a questo progetto che, siamo sicuri, offrirà un valido aiuto ai nostri concittadini che si trovano a vivere momento di difficoltà”.
“Con questo protocollo riprendiamo esperienza già avviata qualche anno fa e poi interrotta – ha aggiunto il comandante Seniga – e prevede una forma di valutazione integrata tra psicologi e squadre di vigili che hanno partecipato alla rilevazione di incidenti o hanno vissuto un’esperienza traumatizzante dal punto di vista dell’intervento operativo. Una valutazione articolata in due momenti: un’analisi dei comportamenti dei vigili per valutare la loro correttezza e coerenza rispetto alle situazioni; una valutazione dell’eventuale trauma per capire se è necessaria una maggior attenzione da parte degli psicologi. Possono essere infatti richieste ulteriori sedute e comunque la consulenza psicologi può essere richiesta anche per altre problematiche. Tutto questo per dare una maggior sicurezza agli operatori ed evidenziare in caso di difficoltà non sono soli”.
In dettaglio il protocollo si inserisce nel Piano David per la sicurezza stradale, progetto proposto dall’Associazione Lorenzo Guarnieri e sostenuto dall’Amministrazione comunale. Quella degli incidenti stradali è la prima causa di morte tra i 15 e i 19 anni ed è tra le cause più frequenti di trauma psicologico tra la popolazione civile.
L’intesa avrà una durata di due anni e in particolare prevede la realizzazione di incontri e interventi in base al numero degli incidenti stradali classificati come gravissimi e mortali che si registreranno nell’arco dell’anno nel comune di Firenze.
“Sui familiari – ha spiegato il presidente dell’Ordine Mengheri – lo psicologo ha la funzione iniziale di mediatore nella scena tra l’operatore di polizia municipale e chi riceve la bad news affinché questa comunicazione sia la più idonea possibile. Successivamente c’è una presa in carico del familiare per una valutazione e diventare poi una punto di riferimento a cui la persona può rivolgersi per affrontare sia il momento acuto ed eventualmente poi essere indirizzato ad eventuali approfondimenti e interventi più mirati”. “Negli operatori – ha aggiunto Toccafondi, referente gruppo di lavoro Psicologia dell’emergenza – l’intervento aiuta l’operatore ad acquisire capacità comunicative nella gestione di situazioni ad alto impatto emotivo e a favorirne tramite gli incontri di gruppo la condivisione e la rielaborazione di quello che è accaduto. Gli operatori sono infatti esposti a quella che è definita traumatizzazione vicaria, condizione per cui un soccorritore vive il trauma non per esposizione diretta, ma dall’identificazione con la persona soccorsa”.
Il sostegno psicologico ai familiari prevede la realizzazione di incontri della durata di 45-60 minuti per 40 famiglie con cicli di 8 incontri a famiglia. Quello rivolto agli operatori di Polizia Municipale prevede incontri di 45-60 minuti per 20 agenti con un ciclo di 8 incontri ad operatore. Infine il post evento critico con interventi di debriefing e defusing per gli operatori di Polizia Municipale successivo ad eventi critici di servizio quali ad esempio rilievi di incidenti stradali gravissimi o mortali, aggressioni, arresti violenti, suicidi per un totale di 67 incontri di due ore ciascuno.
Per l’attività di sostegno psicologico gli psicologi devono possedere i seguenti requisiti: iscrizione all’albo A dell’Ordine, documentata esperienza nell’ambito del sostegno psicologico nei contesti emergenziali, documentata esperienza di collaborazione con le forze di polizia. Le liste degli psicologi ritenuti idonei saranno conservate sia dalla Polizia Municipale che dall’Ordine degli psicologi della Toscana e saranno attivati al momento della richiesta del soccorso. Il bando per l’individuazione dei professionisti sarà pubblicato a breve. (mf)

24/10/2016 16.43
Comune di Firenze


 
 


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