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Comune di Greve in Chianti
Un unico Pit per le aziende di Lamole e del Biodistretto del Chianti
Il sindaco Paolo Sottani: “il nostro percorso condiviso nasce dall’esigenza di fondere e rendere operativo il progetto delle aziende di Lamole e quelle del Biodistretto”
Un unico Pit che mette insieme le esigenze e le proposte delle aziende del settore vitivinicolo di Lamole e quelle del Biodistretto del Chianti. La prima occasione per discutere delle opportunità legate al Piano di Sviluppo Rurale è stata offerta dall’incontro, promosso dal Biodistretto e ospitato dal Comune di Greve, che ha riunito amministratori comunali, aziende ed esperti nella sala del Consiglio comunale di piazza Matteotti.

“Abbiamo accolto – dice il sindaco Paolo Sottani – un’assemblea aperta alla cittadinanza e alle aziende, con l'obiettivo di illustrare obiettivi, programmazioni e la volontà di promuovere un Progetto Integrato Territoriale attraverso il quale partecipare al bando del Piano di Sviluppo Rurale emanato dalla Regione Toscana. L'iniziativa rappresenta un primo passo del nostro percorso condiviso e nasce dall’esigenza di fondere e rendere operativo il progetto delle aziende di Lamole e quelle del Biodistretto che mira al sostegno e alla concreta realizzazione dello sviluppo collettivo della produzione biologica”.

Nel corso dell'incontro pubblico sono stati illustrati il territorio di riferimento, le opportunità e le aree affrontate dal Progetto integrato territoriale, la modalità di adesione al progetto e di selezione dei partecipanti, la necessità di sottoscrivere un accordo tra tutti i partecipanti per la gestione dei rapporti interni. “Riteniamo che il coinvolgimento e la partecipazione degli attori della filiera biologica e delle istituzioni locali – spiegano i promotori - siano necessari a promuovere il biologico all’interno e all’esterno del distretto”. Sono intervenute le aziende del settore vitivinicolo di Lamole, quelle del Biodistretto del Chianti, alcuni esperti e i sindaci e gli amministratori del Chianti.

Agricoltura, semplificazione delle normative, tradizioni culturali, proposte turistiche. Numerosi i campi di intervento tesi alla valorizzazione dell'identità del territorio che si intrecciano nel programma di attività del Biodistretto del Chianti. Il punto di partenza dell'associazione è lo sviluppo delle produzione biologiche del territorio e della filiera corta biologica, ma il raggio di azione è esteso e diversificato. “Tra gli obiettivi più importanti - dicono i sindaci del Chianti - che si legano strettamente ai nostri territori con la possibilità di ricadute economiche di rilievo c'è la volontà di tutelare e preservare le tradizioni culturali locali, l’agro-biodiversità e l’ambiente naturale. Anche il settore turistico sarà interessato dalle azioni del Biodistretto che intende favorire lo sviluppo di una proposta turistica legata alla naturalità del territorio e alla genuinità delle produzioni agricole locali”. Il Biodistretto agirà anche sullo snellimento delle procedure. “Ci attiveremo - spiega l'amministratore delegato - per la semplificazione dell’applicazione delle norme relative alla certificazione biologica previsti dai regolamenti comunitari e l’applicazione dei regolamenti per la trasformazione e il confezionamento delle produzioni agricole locali”.

18/02/2017 9.38
Comune di Greve in Chianti


 
 


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