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Comune di Greve in Chianti
Nonna Giovanna, a novant'anni, fa un patto di coabitazione e condivide la sua casa con l'amica Zara
Una grevigiana e un'africana si incontrano. Nasce la prima esperienza di coabitazione solidale nei territori dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino. L'assessore alle Politiche sociali Cristina Faini: “un incontro tra generazioni e bisogni diversi, accogliamo la prima esperienza del progetto Abitare solidale nei territori dell'Unione comunale”
Per Giovanna, nonna di Greve che ogni giorno combatte la solitudine con l'arma dell'autonomia e Zara, quarantenne di origine africana anche lei alle prese con le mille battaglie della vita, sarà la prima Festa delle Donne che trascorreranno insieme, nella stessa casa immersa tra le colline del Chianti. Un inno alla complicità tutta al femminile che potranno celebrare da coabitanti, protagoniste di una nuova esperienza partita a Greve in Chianti nell'ambito del progetto promosso dall’associazione Auser Abitare Solidale e sostenuto dall'Unione comunale del Chianti fiorentino. E' l'iniziativa che fa incrociare bisogni e necessità diversi e a Greve ha messo radici con la stipula del primo patto abitativo. L'anziana novantenne,grevigiana doc, ha deciso di aprire la sua casa all’ospitalità per ricevere un aiuto nella vita di ogni giorno.La giovane straniera, lavoratrice e pienamente inserita nel tessuto della comunità, ha trovato nel progetto uno spazio vivo e dinamico dove coltivare il senso di appartenenza e un'opportunità per far fronte alle difficoltà economiche.

“Ci facciamo compagnia dopo cena - dicono le inquiline - e ci supportiamo reciprocamente nei vari momenti della quotidianità”. Soprattutto la novantenne è sostenuta nel disbrigo delle commissioni di carattere pratico. “Trovo fondamentale l'aiuto che mi offre la oabitantec - afferma la novantenne - nel fare la spesa e nel provvedere all'acquisto delle medicine in farmacia ad esempio, al ritiro delle analisi e tante altre necessità che si presentano giorno dopo giorno, importante stare insieme anche la sera dopo cena, la compagnia è particolarmente piacevole, si possono scambiare due chiacchere e andare a letto serene e in qualche modo appagate dalla condivisione della giornata”.

“Un rapporto di coabitazione fondato su poche regole condivise tra le parti – dichiara l'assessore alle Politiche sociali Cristina Faini - e basato sui principi del mutuo aiuto e della solidarietà che nel caso delle due donne acquista anche l’ulteriore significato di incontro intergenerazionale e interculturale”. L’associazione Auser Abitare Solidale promuove le coabitazioni quale risposta di ocmunità ai vari bisogni espressi attorno al tema casa da una molteplicità di soggetti. “Dagli anziani soli - spiega il coordinatore del progetto Gabriele Danesi - che vivono in abitazioni troppo grandi per le loro esigenze di vita e che necessitano di un piccolo aiuto per mantenere la propria, preziosissima autonomia, a tutte quelle persone vittime dell’ultima crisi che non dispongono di risorse sufficienti per pagare un affitto”.

“Condividere uno stesso spazio di vita, con l’aiuto e il monitoraggio degli operatori Abitare Solidale e dei Servizi Sociali Professionali – aggiunge il sindaco Paolo Sottani - costituisce una reale occasione per riscoprire il valore della socialità, delle relazioni, il piacere di sentirsi utile per l’altro”. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sul progetto Abitare Solidale, può consultare il sito www.abitaresolidaleauser.it, scrivere una mail a abitaresolidaleauser@gmail.com, oppure contattare i seguenti numeri: 3204317644 dal lunedì al sabato, ore 9 – 20, 333972913 dal lunedì al venerdi, ore 9 – 12.

28/02/2017 19.26
Comune di Greve in Chianti


 
 


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