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Regione Toscana
Prs 2016-2020: il dibattito in aula (3)
Gli interventi di Gabriele Bianchi (M5S), Giovanni Donzelli (FdI), Francesco Gazzetti (Pd), Elisa Montemagni (Lega nord), Paolo Bambagioni (Pd)
“I numeri della Toscana dimostrano una ripresa sofferta ed è grazie alle imprese, ai lavoratori e ai cittadini che la regione non è arrivata al tracollo”. Così il consigliere regionale Gabriele Bianchi (M5S) è intervenuto, in aula, nel dibattito sul piano regionale di sviluppo 2016-2020. Bianchi si è soffermato a parlare delle partecipate. “Nel complesso la Toscana – ha detto Bianchi - detiene partecipazione finanziaria in 23 aziende, il cui valore ammonta a 165 milioni di euro con un totale dipendenti nelle partecipate di 299, per un costo annuale di 70 milioni di euro”. “Preoccupazione – ha concluso - ci desta Fidi Toscana, la finanziaria della Regione nella cui compagine azionaria fanno parte anche alcuni istituti di credito come il Monte dei Paschi di Siena e Intesa San Paolo”.

“Un piano regionale di sopravvivenza” così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha definito il prs. Nel dettaglio Donzelli ha citato i “3,26 milioni di euro per il progetto regionale 22, per la promozione e l’integrazione socio lavorativa delle persone maggiormente vulnerabili e a rischio discriminazione come rom e sinti tramite interventi con percorsi imprenditoriali anche in forma cooperativa”. Donzelli ha messo a confronto le risorse destinate a questo progetto con quelle indirizzate ad altri, come ad esempio per “il progetto regionale 14 ricerca, sviluppo e innovazione” per il quale si prevedono “1,59 milioni di euro” oppure per “gli interventi per le famiglie 1,24 milioni di euro” o “per la ricerca e l’innovazione 2 milioni e 81 mila”. “Per Rossi – conclude Donzelli - l’emergenza è l’integrazione degli stranieri”.

“Abbiamo lavorato per creare prospettiva per la nostra regione – ha detto Francesco Gazzetti (Pd) – dicendo sì alla Toscana che verrà, qualcuno sta dicendo no alla Toscana che ci attende”. Tra i progetti citati, Gazzetti si è soffermato sul 16, dove “gli obiettivi sono la realizzazione delle grandi opere della mobilità di interesse nazionale e regionale, la qualificazione del sistema dei servizi di trasporto pubblico, lo sviluppo della piattaforma logistica toscana, mobilità sostenibile e sicurezza stradale”. Un aspetto molto apprezzato da Gazzetti è che “nel prs si cerca di guardare ai territori della Toscana trasversalmente, senza l’interesse preciso, personale e strategico geolocalizzato ma guardando i territori in stretta innervazione”.

Elisa Montemagni (Lega nord) ha parlato di “colpe nel passato politico della sinistra Toscana per l’andamento economico”, per la “disoccupazione giovanile” e per la “mancanza di posti di lavoro”. “Sappiamo – ha detto la consigliera regionale- che la grande sfida è quella di creare posti di lavoro”, per “far tornare grande la Toscana” e “mettere a frutto le nostre risorse”. “Anche se voteremo contro – ha detto- condividiamo alcuni progetti del prs che consideriamo buoni. Per cercare di migliorare dove si può abbiamo presentato alcuni emendamenti”.

“Il piano – ha detto Paolo Bambagioni (Pd) - ha una forte tradizione nella programmazione e serve per individuare priorità e obiettivi”. “E’ importante perché la regione fa delle scelte”. Bambagioni ha parlato di “un dato significativo che è quello che dimostra che la Regione toscana nella complessità nazionale fa la sua parte, è all’avanguardia, mostra iniziativa, volontà nel risolvere i problemi e capacità di fare”. Bambagioni ha chiuso il suo intervento invitando la Giunta nei tavoli Stato/Regione a porre il problema delle autonomie locali: “occorre decidere se vanno sostenute”. (bb)

15/03/2017 14.03
Regione Toscana


 
 


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