Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Comune di Montelupo Fiorentino
Montelupo. Centro Ceramico Sperimentale del Saper Fare e per l’Innovazione Tecnica
Presentato il progetto della nuova struttura. Metodo e Programma di Lavoro del Laboratorio di Produzione Didattica
Il 4 agosto 2016, il Comune di Montelupo Fiorentino e il Gruppo Colorobbia hanno unito le loro risorse umane, tecnico strumentali e finanziarie per la realizzazione del Centro Ceramico Sperimentale del saper fare e per l’innovazione tecnica.
Tra i vari laboratori tematici che costituiscono il Centro, il Laboratorio di recupero dei saperi e di produzione didattica è il primo ad entrare in funzione. Questo svolge una doppia attività: in primo luogo, quella di recupero dei saperi tecnici e di formazione professionale della ceramica; in secondo luogo, quella di produzione degli strumenti didattici, necessari per l’insegnamento e la divulgazione di questi saperi.
L’attività di recupero vuole salvare quelle conoscenze che si stanno perdendo; pertanto, il Laboratorio opera per:
• il recupero dei saperi tecnici della grande tradizione ceramica e produttiva nel Novecento;
• il recupero dei saperi della chimica dei rivestimenti per la ceramica artistica e d’uso;
• il recupero e la codifica della grande esperienza didattica dei corsi della Scuola di Ceramica, nata, grazie al Comune di Montelupo, nel 1983.
Si tratta di un procedimento di estrazione dei saperi, per il quale si ricorre all’Archivio Orale della Storia della Ceramica e alle fonti orali dirette. Quest’ultime costituiscono le voci e le azioni – in aula e in laboratorio – dei ceramisti, degli insegnanti storici della Scuola e dei tecnici di colorificio.
Con l’attività di produzione didattica, invece, si intende produrre un sapere codificato – a partire da un “sapere inconsapevole” – al fine di creare un metodo di trasmissione delle conoscenze rivolto alle scuole del saper fare, non solo del settore ceramico, ma anche di altri settori manifatturieri.
L’obiettivo del Centro Ceramico Sperimentale del saper fare e per l’innovazione tecnica è quello di codificare l’insieme dei saperi ceramici attuali, al fine di giungere ad un sapere completo e articolato. Questo sapere deve rappresentare la base su cui innestare i nuovi materiali e le nuove tecniche di processo, affinché nel futuro possano ancora esistere prodotti in ceramica.

Paolo Masetti: un importante progetto condiviso fra amministrazione e Colorobbia nel recupero dei saperi e nell’innovazione tecnologica come elementi di valorizzazione del tessuto economico

Quello che illustriamo oggi è un primo elemento concreto di un progetto molto più ampio a cui stiamo lavorando da anni in una collaborazione virtuosa fra pubblico e privato.

Di fatto, presentiamo ai cittadini e ad altre istituzioni una visione di città, una prospettiva per il
futuro che si fonda sul recupero dei saperi e delle competenze del passato da declinare
in chiave innovativa.

Un campus dei saperi: un archivio della memoria e un centro di sperimentazione, di cui il Laboratorio di recupero dei saperi e di produzione didattica è il primo elemento ad essere realizzato.

Non credo sia un caso: possiamo guardare al futuro, alla sperimentazione alla innovazione tecnologica solo attraverso la conoscenza approfondita di quanto studiato e prodotto in passato.
Il know how dei nostri ceramisti alla fine è empirico, il risultato dell’esperienza, di prove, errori e nuove prove, per arrivare a ottenere il risultato desiderato.
Prima di guardare oltre è necessario raccogliere e mettere a sistema questo patrimonio di saperi.

Il tutto avviene nel contesto più ampio di un progetto che a regime otterrà la riqualificazione urbana di un’area industriale per la quale non è più prevista una funzione residenziale.

Grazie a questo progetto il comparto industriale Colorobbia resta parte integrante del tessuto urbano: lo stabilimento di via Gramsci diverrà un centro per la formazione, la ricerca e l’aggiornamento professionale per attività ceramiche e per la tradizione artigianale industriale.

È previsto il mantenimento della destinazione industriale dell’area, “declinata” in modo da essere compatibile con la sua ubicazione nel centro cittadino e la presenza di abitazioni nelle vicinanze.

L’intervento risponde così alle indicazioni fornite dall’Unesco in materia di tutela delle produzioni tipiche: quando in un luogo permangono strutture che ospitano forme di attività tradizionali tali da costituire la “memoria storica” di un luogo e del suo tessuto produttivo esse devono essere preservate.

La valorizzazione della manifattura passa anche attraverso un intervento di carattere architettonico volto a recuperare la parte storica dell’edificio risalente alla fine degli anni Venti.

Una scelta che si inserisce in un contesto più ampio e che oggettivamente ha valore sovralocale. Non è un caso che lo stesso Piano Regionale di Sviluppo 2016-2020, nell'ambito "ricerca, sviluppo e innovazione", citi Cericol – Colorobbia fra i soggetti aventi valenza strategica nazionale.

Proprio per tutte queste ragioni il mio auspicio è che altre realtà, Regione in primis, si affianchino all’azienda e all’amministrazione comunale nel sostenere e nel realizzare un progetto così importante.

Paolo Masetti
Sindaco di Montelupo Fiorentino

I PRODOTTI DIDATTICI

Tra i prodotti didattici, il primo ad essere realizzato, dall’Unità di Produzione Didattica interna, è il cosiddetto “prodotto matrice”. Esso illustra in maniera integrale l’insegnamento tecnico del Maestro durante una lezione di un corso professionale standard.
Il contenuto di tale prodotto corrisponde a circa un’ora di trattazione, rispetto alle circa quattro ore effettive di lezione interattiva con gli allievi - tanto in aula (teoria) quanto in laboratorio (pratica).
Il prodotto matrice può essere utilizzato nelle seguenti forme e applicazioni:
a) Integralmente
- come base per la formazione degli istruttori;
- come “manuale” di consultazione per il ceramista neodiplomato o per il ceramista produttore;
b) Modificato senza audio
- in versione integrale come prodotto video di base (senza audio), con eventuale gestione in moviola e con commento personalizzato da parte dell’istruttore in aula o in laboratorio;
- in versione tagliata e rimontata ad hoc per gli istruttori, come adattamento “su misura” a programmi di corsi diversi, fra loro, per tema, durata e livello.
Da tale prodotto, se rielaborato, possono derivare:
- Audiovisivi didattici
• per allievi (corsi di varia articolazione e livello);
• per utenza non scolastica (di tipo divulgativo).
- Testi a stampa didattici e divulgativi per utenze e corsi di varia tipologia e livello.

L’Unità di Produzione Didattica, con il suo staff, realizza anche i seguenti sussidi per istruttori:
A) Testo a stampa, diverso per ogni livello di formazione, che illustra ed elenca i titoli degli argomenti di ogni materia, secondo quanto previsto nelle lezioni standard. Si tratta, pertanto, di un sussidio-guida all’insegnamento elaborato ed articolato in modo diverso in relazione alla tipologia, alla durata ed al livello del corso cui si riferisce.
B) Testo a stampa e prodotto audiovisivo in cui viene illustrata la metodologia di insegnamento circa i singoli argomenti di ciascuna lezione, compreso:
- I tempi di “stazionamento” sui singoli punti tematici dell’argomento (teorico o pratico che sia);
- La casistica “storica” e statistica della frequenza delle difficoltà di comprensione da parte degli allievi;
- La casistica degli errori più frequenti, sempre da parte degli allievi, nell’esecuzione delle singole operazioni pratiche;
- I metodi, gli esercizi e le prove pratiche per correggere gli errori più ricorrenti.
C) Testi a stampa e audiovisivi con la descrizione dei test pratici di laboratorio e delle domande sugli aspetti teorici per la verifica dell’apprendimento durante la lezione e/o a fine lezione.
D) Questionari a stampa e questionari informatici per l’esame finale di apprendimento: a risposta aperta o con risposte alternative preimpostate.
E) Repertori di materie prime, attrezzature, tipologie di prodotti ceramici, difetti di fabbricazione sotto forma di:
- raccolta di oggetti ceramici, materie prime, materiali composti, attrezzature;
- repertori di schede tecniche (cartacee e digitali) di materiali composti, materie prime, attrezzature, difetti, ecc.;
- repertori fotografici
a stampa e digitali.

04/04/2017 14.40
Comune di Montelupo Fiorentino


 
 


Met -Vai al contenuto