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Anci Toscana
Albergo diffuso, ecco come si possono salvare i piccoli centri
Turismo, ieri incontro a Capannori. Anci Toscana: semplificare le procedure
L’albergo diffuso: una nuova opportunità turistica che può consentire il recupero dei patrimoni immobiliari in disuso nei centri storici e nei piccoli borghi, riattivando anche l’economia locale. L’interesse su questo tema sta crescendo, in particolare in Toscana: erano infatti oltre 50 gli amministratori che ieri a Capannori hanno partecipato all’incontro “Albergo diffuso. Nuova opportunità per il turismo dei borghi storici” organizzato da Anci Toscana al Palazzo Boccella a San Gennaro. Il modello consiste in una proposta che offre ospitalità e servizi alberghieri in edifici vicini fra loro e con una gestione unitaria: non crea impatto ambientale (basta recuperare e mettere in rete quello che esiste già) e diventa un presidio sociale.
“Il turismo nei borghi e nei piccoli centri storici è sempre più ricercato, perché rappresenta un’offerta complementare e più caratterizzata rispetto ai grandi circuiti” ha detto Alberto Peruzzini, direttore Toscana Promozione; mentre Pierandrea Vanni, vicesindaco di Sorano e delegato Anci Toscana la turismo, ha ribadito la validità di un’offerta che può diventare decisiva per la valorizzazione e il rilancio di tanti borghi toscani: come avvenuto a Loro Ciuffenna, antesignano in questa esperienza, che come ha spiegato il sindaco Moreno Botti, grazie all’albergo diffuso ha evitato l’abbandono di una frazione montana. Le conclusioni sono state del sindaco di Capannori Luca Menesini
Il modello dell’albergo diffuso è previsto dal nuovo Testo unico regionale sul turismo ed entro maggio il relativo regolamento sarà all’esame della giunta regionale: a questo proposito, Anci Toscana auspica che vengano recepite le osservazioni inviate alla Regione per la massima semplificazione delle procedure.

20/04/2017 11.45
Anci Toscana


 
 


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