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Asl Toscana Centro
Meno vaccinazioni, più ammalati: è allarme morbillo
I casi dall’inizio dell’anno ad oggi sono invece già 97, di cui 71 nell’area fiorentina, 3 a Prato, 14 a Pistoia e 9 a Empoli
Bollettino morbillo
Diminuiscono le vaccinazioni e aumenta il numero degli ammalati, in particolare di morbillo. In tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana centro (un milione e mezzo di abitanti) nel 2016 ai servizi di igiene e sanità pubblica sono arrivate solo una decina di notifiche di casi di morbillo.

I casi dall’inizio dell’anno ad oggi sono invece già 97, di cui 71 nell’area fiorentina, 3 a Prato, 14 a Pistoia e 9 a Empoli.

La dottoressa Maria Grazia Santini direttore dell’area aziendale igiene e sanità pubblica evidenzia che in un terzo dell’anno i casi sono già 10 volte superiori rispetto a quelli notificati in tutto il 2016.

L’allarme “morbillo” era già nell’aria due anni fa, con i dati di copertura a 24 mesi di età calcolati sulla coorte 2013 che confermavano una progressiva tendenza al decremento della vaccinazione

La copertura del morbillo, arrivata all’88,71%, si discosta sempre più dagli obiettivi previsti dai Piani per eliminare la malattia che è al 95%; al di sotto di questa percentuale non è più garantita la “immunità di gregge” della popolazione.

Con il crollo delle vaccinazioni il morbillo si diffonde: ogni persona ammalata ne può contagiare altre venti, secondo quanto riferito anche dall’Istituto Superiore di sanità.

Santini precisa che la malattia oltre ad essere molto contagiosa può avere anche gravi complicanze: encefaliti, polmoniti, epatite, sepsi e in alcuni casi effetti letali. La circolazione del virus, inoltre, può colpire persone fragili come i neonati, coloro che soffrono di malattie croniche (insufficienza renale, respiratoria, ecc…), i malati oncologici e chi, sempre per motivi di salute, non può vaccinarsi come ad esempio gli immunodepressi e le donne in gravidanza.

La copertura vaccinale, ribadiscono dai servizi di igiene e sanità pubblica, resta l’unica arma di prevenzione efficace per la protezione individuale e collettiva; cioè con il vaccino si protegge se stessi e quelli che si trovano in condizioni fragili. A questo proposito si ricorda che per essere protetti occorrono due dosi di vaccino.

I medici di medicina generale e della continuità assistenziale, ricorda Vittorio Boscherini, direttore del Dipartimento di medicina generale dell’AUSL Toscana Centro, nei giorni scorsi hanno inviato agli operatori sanitari ed ai cittadini una lettera di appello, sottolineando l’importanza della pratica vaccinale. Lo ribadiscono non solo a parole ma anche nei fatti concreti come la massiccia partecipazione alla campagna vaccinale antimeningococco. “E’ vergognoso, sottolinea Boscherini che in un Paese come l’Italia riaffiorino malattie infettive come il morbillo a suo tempo debellate con la vaccinazione di massa. Siamo pronti ad impegnarci allineandoci anche al nuovo Piano nazionale nelle vaccinazioni di tutte le malattie infettive”.

Il morbillo da adulti. Il morbillo è una malattia infettiva di origine virale molto contagiosa, che rientra tra le patologie infantili ma può colpire anche gli adulti. La malattia si trasmette principalmente attraverso la respirazione, la saliva ed in età adulta anche con l’attività sessuale.

Il periodo di incubazione del morbillo è stimato orientativamente fra i 10 ed i 15 giorni, trascorsi i quali, iniziano a comparire le prime chiazze superficiali nella regione orale e faringea. Il periodo di contagiosità massimo è nei 5 giorni precedenti la comparsa dell’esantema, ma in questo periodo il soggetto sta bene e quindi circola tranquillamente: per questo è molto facile che si contagino molte persone .

I sintomi più evidenti sono: febbre alta che può raggiungere anche 40 gradi di temperatura, mal di testa, congiuntivite, vomito, sensibilità alla luce, inappetenza e tosse stizzosa. Questi primi sintomi sono accompagnati dalla comparsa delle macchie di Koplik, chiazze puntiformi di colore rosa pallido.

La febbre dopo qualche giorno scompare per 6-12 ore ma ricompare nuovamente accompagnata dall’esantema vero e proprio. La febbre in media, regredisce dopo 48 ore ma l’esantema permane per circa una settimana.

Non ci sono farmaci antimorbillo, la terapia è sintomatica e prevede l’uso di paracetamolo contro la febbre, farmaci per lenire la tosse e balsami per la pelle contro le macchie. E’ necessario che la malattia faccia il suo decorso ed il paziente sia tenuto a riposo.

Ci sono solo due modi per non prendere il morbillo: aver contratto il virus in passato o essere stati vaccinati.

05/05/2017 17.36
Asl Toscana Centro


 
 


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