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Comune di Empoli
“Empoli che scrive” ospita Valentina Mancini e ‘La biblioteca di Caino”
Lunedì 22 maggio alle 19, al primo piano della Biblioteca comunale Renato Fucini
Giovane bibliotecaria tratta il particolare argomento delle biblioteche carcerarie. La serata è introdotta da Mauro Guerrini

Un argomento particolare quello che verrà raccontato lunedì 22 maggio, alle 19, alla biblioteca comunale ‘Renato Fucini’ di Empoli.

Nell’ambito delle presentazioni del ciclo ‘Empoli che scrive’, nel loggiato a vetri, con vista chiostro, sarà protagonista la giovane bibliotecaria di Montespertoli Valentina Mancini e il suo libro, edito da Ibiskos Editrice Risolo, intitolato “La biblioteca di Caino. Realtà e storia delle biblioteche carcerarie”. La serata sarà condotta da Mauro Guerrini. L’ingresso è libero.

IL LIBRO - L’idea è nata per caso o per destino, come dir si voglia, perché un giorno, era il 2013, sfogliando un pieghevole, l’autrice lesse “La biblioteca carceraria come spazio di libertà” : a quel punto si è scoperchiato il vaso di pandora. Un “colpo di fulmine” tra Valentina e questa tematica nuova e tutta da scoprire. La storia delle biblioteche carcerarie in Italia è contrassegnata, negli ultimi due decenni, da una crescita e da una diffusione paragonabile a quanto avvenuto tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento per la biblioteca pubblica. Come le biblioteche pubbliche, però, alla primavera è seguito un rapido autunno, se non in tutto il Paese, certamente in molte realtà territoriali. Valentina Mancini ha scelto di riportare alcune testimonianze dell’operato di queste biblioteche, delle loro difficoltà a offrire un servizio educativo in modo efficiente, costante, diffuso. L’obiettivo del libro di Valentina è, infatti, raccontare una storia, frammista di realtà e sogni, e soprattutto provare a far comprendere il motivo per cui le biblioteche carcerarie sono importanti, e magari a provare ad aprire uno spiraglio di speranza in tutti. Il libro parte dall’evoluzione della storia della pena carceraria, di come siamo passati dalla tortura e pena di morte, al concetto di carcere come pena e come le biblioteche carcerarie si inseriscano a pieno in un momento storico particolare che va di pari passo con la nascita della prigione come la conosciamo oggi; seguono le leggi, e una serie di “testimonianze” che ci mostrano come esse esistano davvero, ma ahimè c’è anche il rovescio della medaglia.

INFO E CONTATTI: 0571/757840, biblioteca@comune.empoli.fi.it

19/05/2017 13.47
Comune di Empoli


 
 


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