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Regione Toscana
Città d’arte: decoro centri storici, più poteri ai Comuni su attività commerciali
È quanto chiede una mozione presentata dal Pd, primo firmatario Stefano Baccelli: possibilità di disciplinare e contingentare, se in contrasto con le caratteristiche dei centri toscani
Permettere ai Comuni di disciplinare “efficacemente”, oppure “contingentare” l’apertura di attività commerciali in contrasto con le caratteristiche dei centri storici delle città d’arte della Toscana. Il Consiglio regionale approva una mozione del Partito democratico, primo firmatario Stefano Baccelli, in merito alla disciplina delle attività commerciali ai fini della tutela e del decoro dei centri storici delle città d’arte toscane.

“La tutela e la valorizzazione dei centri d’arte della Toscana è un tema di grande attualità – ha sottolineato il presidente della quarta commissione– I centri storici, anche se non rientrano nell’accezione ristretta di bene culturale, sono stati spesso oggetto di tutela, sia attraverso gli strumenti urbanistici, che la disciplina del commercio”. In questa prospettiva, Baccelli ha ricordato il Regolamento varato dal Comune di Firenze per tutelare il proprio centro storico, riconosciuto patrimonio mondiale dall’Unesco, con precise limitazioni all’insediamento di attività di somministrazione e bevande, vendita di alcolici, vendita di prodotti alimentari in aree delimitate.

La mozione approvata dal Consiglio regionale riguarda anche le città “non riconosciute come patrimonio Unesco, che comunque presentano particolare pregio ed interesse storico, artistico e architettonico”. (s.bar-dp)

28/06/2017 17.42
Regione Toscana


 
 


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