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Non-profit in provincia di Firenze
Venerdì 29 settembre, a Firenze, si terrà il convegno "La centralità della mediazione penale per la messa alla prova degli adulti"
L'evento avrà luogo presso l'Aula Conferenze, Polo di Scienze Sociali, Università degli Studi di Firenze, Edificio D6 018 – Via delle Pandette 32 – Firenze
Nel corso dell'evento verrà descritta l’esperienza realizzata con il progetto “Per Dire Stop: Percorsi di responsabilità nuove Strade Oltre la Pena”, finanziato con fondi C.E.I. 8xmille e promosso dalla nostra Caritas Diocesana di Firenze in collaborazione con l’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna di Firenze, l’associazione “L’Altro Diritto” e il Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Firenze. Il convegno vedrà la partecipazione dei protagonisti del progetto e di esperti in materia di giustizia riparativa, con particolare riguardo alla prospettiva della mediazione penale. Tra gli altri, intervengono il Sottosegretario alla Giustizia, dr. Cosimo M. Ferri, don Raffaele Grimaldi (Ispettore Generale dei Cappellani delle Carceri) per la Conferenza Episcopale Italiana, il Vicedirettore della Caritas Italiana, dr. Francesco Marsico, la dr.ssa Lucia Castellano, Direttore generale della Direzione generale Esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, Ministero della Giustizia.

Il progetto è nato dalla convinzione che la giustizia non si possa limitare alla mera erogazione di una pena afflittiva, ma che - attraverso percorsi di responsabilizzazione del reo – si possano promuovere e favorire processi di presa di coscienza e pentimento per il reato commesso e prevedere anche una sorta di “riparazione” del danno causato, sia con lo svolgimento di attività di valenza sociale sia, ove possibile, attraverso un cammino di riconciliazione con le vittime del reato.
Per accedere alla misura, è indispensabile che l’imputato richieda all’Ufficio di esecuzione penale esterna competente il rilascio di un programma di trattamento da allegare alla domanda di sospensione del processo e ammissione alla prova. La richiesta di programma di trattamento deve contenere la disponibilità da parte dell’imputato a svolgere il lavoro di pubblica utilità, la volontà di compiere azioni riparatorie e risarcitorie e di intraprendere un percorso di mediazione con la persona offesa.

Alcuni dati:
Le segnalazioni da parte dell’UEPE (oggi UIEPE) sono state oltre 200 e 122 i percorsi di mediazione portati a termine. Di questi circa la metà ha avuto un esito positivo. Per quanto riguarda i reati, si è trattato prevalentemente di persone imputate per furti e lesioni personali.
Poiché vi sono reati in cui non è individuabile una vittima specifica, ma è la comunità nel suo insieme a essere stata danneggiata, sono stati individuati soggetti istituzionali e realtà associative, che fossero promotori o, comunque, rappresentativi degli interessi giuridici lesi con la condotta attuata dall’autore del reato. Grazie alla mediazione attuata dalle realtà del territorio che si sono rese disponibili a svolgere questo delicato ruolo – tra le altre la CISL, lo Sportello Microcredito della Caritas di Firenze, la Cooperativa Ulisse e l’Associazione Il Raggio onlus – è stato possibile realizzare percorsi di riflessione e consapevolezza dell’autore del reato rispetto alla condotta tenuta e, più in generale, di comunicazione, ricomposizione e integrazione sociale, secondo il modus operandi e lo spirito della mediazione comunitaria.

La partecipazione al convegno è gratuita e aperta a tutti. È richiesta l’iscrizione tramite invio del modulo sulla homepage del sito www.caritasfirenze.it.

Evento accreditato dall'Ordine Assistenti Sociali della Toscana con 7 crediti formativi di cui 3 deontologici (ID= 21437.)

27/09/2017 21.20
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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