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Museo dell’Opera del Duomo
Da venerdì 8 dicembre torna il presepe sul sagrato della Cattedrale di Firenze
Settimo anno consecutivo, il presepe con statue in terracotta a grandezza naturale, pezzi unici, creati a mano da una fornace di Impruneta
Dall’8 dicembre torna sul sagrato della Cattedrale di Firenze, per il settimo anno consecutivo, il presepe con statue in terracotta a grandezza naturale, pezzi unici, creati a mano da una fornace di Impruneta. Il presepe, realizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, rimarrà sul sagrato del Duomo fino all'Epifania, quando per la Cavalcata dei Magi le figure in terracotta saranno sostituite da persone e animali viventi.

Il presepe sarà benedetto l’8 dicembre dal Cardinale Giuseppe Betori, prima della celebrazione della Santa Messa in Duomo per la festa dell'Immacolata Concezione.

Le statue, sotto una capanna di legno, che raffigurano la Sacra Famiglia, un angelo, il bue e l’asinello, sono state realizzate dall'artigiano Luigi Mariani della storica fornace di Impruneta di Angiolo Mariani e figli, la M.i.t.a.l., che le ha donate all'Opera di Santa Maria del Fiore.

Come consuetudine anche all’interno della Cattedrale sarà realizzato un presepe.

Il termine Presepio deriva dalle due forme latine praesepe e praesepium che significano "greppia, mangiatoia", ma anche "recinto" chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini. La parola indica quindi per antonomasia la greppia nella quale, come è raccontato nel Vangelo di S. Luca, fu collocato il Bambino Gesù alla sua nascita. Secondo la tradizione la prima rappresentazione dell'evento, attribuita a San Francesco, avvenne a Greccio nella notte del 25 dicembre 1223. La più antica raffigurazione della natività però si troverebbe all'interno delle Catacombe di Priscilla in un dipinto, risalente al III secolo d.C., in cui compare il bambino con la Madonna, San Giuseppe e una stella a otto punte. Solo a partire dal VI secolo le illustrazioni riportano tutte le componenti dell'iconografia classica esattamente nelle posizioni in cui andiamo a ricollocarli oggi, mentre la diffusione a livello popolare si realizza pienamente negli ultimi due secoli

06/12/2017 12.13
Museo dell’Opera del Duomo


 
 


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