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Non-profit in provincia di Firenze
Il successo del servizio P.O.L.I.S. presentato al convegno “Il lavoro come strumento per l'integrazione sociale”
Quando il lavoro diventa la cura per l'integrazione sociale. Assunte 226 persone svantaggiate e 4.800 aziende contattate
Sono state assunte 226 persone svantaggiate. E contattate oltre 4.800 aziende, di cui 412 hanno accettato di far parte di una grande banca dati. Sono solo alcuni dei numeri che raccontano il servizio P.O.L.I.S., il progetto del Comune di Firenze iniziato nel 2013 e concluso lo scorso agosto, gestito da Co&So, Metropoli e Caritas per l'inserimento socio lavorativo di persone svantaggiate, grazie anche a un sistema di interventi sostenuti da Fondazione CR Firenze. Di questo si è parlato, oggi, al convegno “Il lavoro come strumento per l'integrazione sociale”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, dal Comune di Firenze e dal Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell'Università degli studi Firenze, che si è tenuto alla Fondazione CR Firenze. Erano presenti Gabriele Gori, direttore generale della Fondazione CR Firenze, Sara Funaro, assessore welfare e sanità del Comune di Firenze e Paolo Cappellini, presidente Scuola di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze.

P.O.L.I.S. si è rivolto alle persone con disabilità psichica o fisica certificata (legge 68 e legge 104) e alle persone segnalate dai servizi sociali con problematiche di marginalità. L'idea di fondo è che il lavoro non debba essere usato come fine, ma come strumento di cura della persona. L'inserimento delle persone cadute ai margini è avvenuto dunque attraverso la collaborazione con il settore produttivo e si è basato su una capillare ricerca di aziende, svolta da un call center sociale. “Soltanto costruendo rapporti reali con le aziende – spiega Monica Reis Danai, Coordinatrice progetto P.O.L.I.S. per Co&So - è possibile generare un equilibrio fra i bisogni e le fragilità delle persone svantaggiate, e le aziende partner che devono rispondere a delle logiche di mercato”.

Il servizio prevedeva sei tipologie di percorso di inserimento socio lavorativo: orientamento (dalla presa in carico alla valutazione della condizione della persona), tirocinio (inserimento in azienda finalizzato alla formazione, all'assunzione o socializzazione), inserimento socio-terapeutico (con finalità di educazione al lavoro), inserimento lavorativo, tirocini Giovani Sì e legge 68 (erogati dalla città metropolitana tramite i centri per l'impiego), e formazione. Dal 2013 al primo semestre 2017 sono stati 964 i percorsi di orientamento, 288 i tirocini con borsa lavoro, 986 gli inserimenti socio-terapeurici, 65 i tirocini con Giovani Sì e legge 68, e 229 le persone formate. Al termine dell'incontro il Comune di Firenze ha consegnato l'attestato di riconoscimento “Job Advisor” a tutte le aziende che hanno aderito al progetto.

Il convegno è stata anche l'occasione per lanciare il nuovo progetto P.O.L.I.S. 2.0. Il servizio, appena partito, prevede due ambiti distinti di intervento: per le persone con disabilità e per persone con problematiche di marginalità. Sono previste azioni diversificate di intervento stabilite da un equipe multidisciplinare. Una delle novità è il coinvolgimento con associazioni e realtà sul territorio nella creazione di percorsi.

“Quando una persona svantaggiata si inserisce nel mondo del lavoro per noi è una gioia immensa - ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro - perché è un modo di integrazione sociale e di valorizzazione. Il servizio P.O.L.I.S., cresciuto negli anni registrando risultati molto significativi, permette l’incontro tra persone fragili e alcune imprese amiche del nostro territorio, che hanno deciso di aiutare chi è più svantaggiato, impegnandosi ad integrare o reintegrare nel mondo del lavoro persone che si trovano in un momento complicato della vita. P.O.L.I.S. - ha continuato - è per noi un servizio fondamentale perché opera sul fronte dell’inserimento socio-lavorativo. Abbiamo messo la persona, con i suoi bisogni, al centro delle nostre politiche sociali che si basano sul lavoro e sulla casa perché per noi lavoro e casa sono due pilastri per l’inclusione sociale”.

"Gli interventi sostenuti – ha sottolineato il direttore della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori - si collocano all’interno di un programma più ampio, avviato da tempo dalla Fondazione, che mette al centro il lavoro e l’imprenditorialità quali condizioni fondamentali per la costruzione dell’identità della persona. Le azioni in corso, rivolte ad una pluralità di categorie, dai drop out ai neet, dagli studenti delle scuole superiori sino ai giovani laureati, prevedono azioni formative e laboratoriali che facilitano il confronto con il mondo dell’impresa generando opportunità tanto di inserimento che di collaborazione".

15/12/2017 20.52
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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