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Guardia di Finanza - Comando regionale
Guardia di Finanza. Arrestati un imprenditore di Fucecchio ed un avvocato di Napoli
Richiesta per un altro avvocato l’interdizione dal pubblico ufficio, sono accusati di aver pilotato un’asta immobiliare
Guardia di Finanza foto Antonello Serino Redazione di Met
In data 23 aprile militari della Sezione di P.G. – aliquota Guardia di Finanza, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, della Compagnia di Nola ed Ottaviano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Firenze, a carico di un imprenditore di Fucecchio P.C. e di un avvocato napoletano C.G., inoltre provvederanno alla notifica della convocazione per essere interrogato ai fini dell’applicazione della misura interdittiva dalle funzioni pubbliche esercitate a carico dell’avvocato fiorentino L.A.. I suddetti sono indagati, insieme ad altri soggetti, per il delitto di turbata libertà degli incanti.

Le indagini, dirette dal Sost. Proc. Dott. Paolo Barlucchi e svolte dai finanzieri della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Firenze, hanno permesso di ricostruire gravi fatti di turbativa d’asta commessi nel corso del tempo e finalizzati ad ostacolare la vendita all’asta di un vasto complesso immobiliare, con annessa piscina, adibito ad agriturismo e sito a Fucecchio (FI).

Gli accertamenti svolti hanno permesso di accertare che nel corso delle varie aste che si sono succedute nel tempo, ben 9 dal 2015 ad oggi, l’esecutato, ovvero il debitore che occupa ancora il predetto immobile, con artifizi ed intimidazioni ha avuto la possibilità di ostacolare il normale svolgimento della gara grazie alla connivenza degli indagati.

In particolare, nonostante le norme prevedano che il debitore esecutato non possa partecipare all’asta del proprio bene, l’imprenditore P.C., avrebbe “aggirato” tale disposizione avvalendosi della collaborazione dell’avvocato napoletano C.G., il quale ha fatto partecipare alle varie aste acquirenti “fittizi” al solo scopo di evitare che il bene venisse aggiudicato a terzi.
Inoltre è stato acclarato che più volte P.C. durante le visite di rito da parte di potenziali acquirenti avrebbe minacciato apertamente gli stessi, tanto da indurli a non partecipare all’asta.

In tale contesto è accusato di aver rivestito un ruolo cardine l’avvocato fiorentino L.A., il quale, nella sua veste di professionista delegato alla vendita dal Giudice dell’esecuzione, avrebbe concorso, con comportamento supino alla volontà del debitore, alla realizzazione di plurimi illeciti.

23/04/2018 10.51
Guardia di Finanza - Comando regionale


 
 


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