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"I ragazzi ascoltavano partecipi. Rivivevo la mia infanzia con mio nipote lì, seduto tra quei bei bambini: vedevo nei loro volti una generazione che non avrebbe più avuto testimoni di ciò che accadde a me, o di sofferenze come la mia": Dana Szeflan Bell, nata nel 1938 a Varsavia, è sopravvissuta alla persecuzioni naziste fuggendo prima nelle foreste dell'estremo nord russo e poi in Uzbekistan, trovando infine approdo in Canada nel 1948. La sua storia è un'autobiografia, 'Danusia', corredata da preziose fotografie, edita da Ladolfi su traduzione di Francesco Todaro.
Il volume verrà presentato lunedì 21 maggio, alle ore 17, nella Sala Fallaci della Città Metropolitana di Firenze, a cura del consigliere delegato alla Cultura, da Chiara Calabri, Michele Brancale e Annalisa Macchia. Interverrà anche Simone Pedullà, presidente del Consiglio comunale di Scandicci.