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Dalla scorsa settimana anche presso il Comune di Fucecchio tutti i cittadini maggiorenni possono sottoscrivere la proposta di legge per reintrodurre l'insegnamento dell'educazione civica in tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio nazionale. Si tratta di un'iniziativa popolare che vede tra i primi firmatari il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e che, grazie al lavoro di coordinamento dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), è stata condivisa da molti primi cittadini tra i quali tutti gli 11 sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa.

Al piano terra del palazzo comunale di Fucecchio (Piazza Amendola/Via La Marmora), rivolgendosi agli operatori dell’Urp-servizio accoglienza è possibile lasciare la propria firma, muniti di un documento di identità valido, negli orari di apertura al pubblico:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8,30 alle 13, il martedì e giovedì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12.

La proposta di legge ha tra i propri obiettivi prioritari quelli di portare in tutte le scuole italiane lo studio della Costituzione e di elementi di educazione civica, delle Istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea, dei diritti umani, dell’educazione digitale, dell’educazione ambientale, di elementi fondamentali di diritto e dell’educazione alla legalità.

“C’è la necessità – commenta il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli - di riprendere un cammino che si è interrotto. Un cammino che non è basato sulla semplice riproposizione di una noiosa materia da studiare ma sulla necessità di educare. Occorre tornare ad una scuola che dia anche modelli di crescita e di vita, modelli basati sulla condivisione di valori e di una cultura comune, sul rispetto dei beni pubblici e sul rispetto di chi la pensa in maniera diversa, che si può controbattere con le opinioni ma sempre rispettando la persona. Per fare tutto questo è centrale la figura dell’insegnante. Una figura che deve essere valorizzata, difesa e incoraggiata perché soltanto insegnanti appassionati potranno ridare speranza ad una società nella quale la maleducazione è divenuta dilagante, a cominciare dalla classe politica che certamente non ha dato e non sta dando il buon esempio”.