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Regione Toscana
Rossi su accoglienza migranti: "Sicurezza, legalità e un futuro sereno per la Toscana"
La Regione renderà disponibile un nuovo immobile per i migranti di Vicofaro. Don Biancalani: "Importanti l'iniziativa e la fiducia del presidente Rossi, L'immigrazione è anche un'opportunità"
"Vogliamo farci carico delle migliaia di giovani che oggi sono allo sbando, perché non seguiti da nessuno e costretti a vivere in luoghi degradati che favoriscono il diffondersi di comportamenti criminali. Noi siamo invece per la sicurezza, la legalità e vogliamo un futuro sereno per la Toscana. Dobbiamo favorire l'integrazione di questi ragazzi. E l'unica strada per farlo è prendersene cura. La politica non può cavalcare i problemi, ma deve trovare delle soluzioni. Volevo che don Biancalani non si sentisse solo, ed ecco la nostra proposta. Al momento non abbiamo in mente nessuna struttura, ma ne individueremo presto una idonea".

E' con queste parole che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha presentato questa mattina, presso la presidenza regionale, il Protocollo che ha firmato insieme a don Biancalani, il parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro di Pistoia con il quale si propone di dare una nuova sistemazione ai richiedenti asilo attualmente ospiti presso la canonica di Vicofaro.

"La Regione – ha aggiunto Rossi – è a fianco di esperienze come quelle gestite da don Biancalani, ed è pronta a farsi carico di altre situazioni se avrà richieste in tal senso. Se invece queste esperienze le chiudiamo è evidente che resta solo la ruspa che non porta da nessuna parte. Io sono invece disposto a firmare Protocolli con chiunque voglia andare in questa direzione, perché fa un servizio alla società toscana, facendosi carico di un problema che altrimenti può avere sbocchi negativi per tutti".

Secondo il presidente il lavoro che don Biancalani conduce è verso ragazzi che altrimenti vagherebbero per le strade. Non affrontare il problema "significa esasperare le situazioni, generare degrado, violenza, disperazione, mettendo a rischio i cittadini, cosa che vogliamo evitare in ogni modo. Invece ci sono le intelligenze, le risorse e la forza per gestire la questione". Si è poi detto convinto che serva applicare lo ius soli, che permetterebbe di dare la cittadinanza ad un milione di persone che ne hanno diritto perché qui sono nate e da molto tempo risiedono in Italia: "prima facciamo questo passo – ha precisato – meglio è, perché sentirsi parte di una nazione aiuta l'integrazione".

"E' necessario prima aprirsi – ha concluso Enrico Rossi – e poi applicare le leggi con rigore. Ma se non si attuano politiche in grado di gestire tutto questo, la società finirà per implodere e i veleni della violenza prevarranno. Noi invece ci impegneremo fino in fondo e finché avremo fiato e forza, affinché ciò non accada".

A lui ha fatto eco l'assessore regionale all'immigrazione, Vittorio Bugli, che ha ricordato come in Toscana siano in aumento i bambini nati da cittadini stranieri e che c'è spazio per il loro inserimento. "Deve essere un inserimento – ha precisato Bugli – fatto di azioni concrete. Altrimenti finiranno nella zona grigia di chi è costretto a nascondersi, a darsi alla clandestinità. E' per questo che tutte le iniziative di governo di questo fenomeno sono da considerarsi positive. E quella di Pistoia è una di queste".


A breve i migranti ospitati nei locali attigui alla chiesa di Vicofaro potranno contare su una nuova struttura che, su richiesta della Regione Toscana, la Asl Toscana Centro metterà a disposizione per trasferirvi il Centro migranti, oggi situato presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, Pistoia.

Lo prevede il Protocollo firmato questa mattina a Firenze, in Palazzo Strozzi Sacrati, dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dal direttore generale della Azienda Usl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese e da don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro.

Infatti, dopo aver preso atto che presso la parrocchia di Vicofaro da anni è attivo un Centro Migranti che necessita urgentemente del potenziamento di soluzioni alloggiative per la prima accoglienza dei migranti ospitati, ecco definita la soluzione del problema.

Sarà la Asl che individuerà un immobile idoneo a svolgere le funzioni di centro di accoglienza per migranti, scegliendolo tra le sue proprietà non utilizzate a fini istituzionali. Il Centro migranti si impegna a corrispondere alla Asl un canone di affitto che verrà definito sulla base del progetto di accoglienza che il Centro presenterà, impegnandosi quindi a non sublocale l'immobile e a farsi carico anche degli oneri connessi al suo utilizzo, non usandolo per finalità diverse da quelle concordate.

Sarà la Regione, una volta esaminato il progetto, a rilasciare il consenso sull'immobile di proprietà dell'Azienda da destinare all'accoglienza, alle cui politiche Asl e Regione si impegnano a collaborare nell'ambito dei propri atti di programmazione e in relazione alla disponibilità di risorse.

Infatti, dopo aver ricordato che i soggetti del privato sociale concorrono alla gestione delle politiche regionali sull'immigrazione, i firmatari, riconoscono il valore dell'accoglienza dei migranti in fuga da situazioni di guerra, violenza e assenza di diritti umani, quale obbligo primario di tutte le istituzioni pubbliche.

L'immobile, una volta individuato, verrà concesso per periodi rinnovabili e l'Azienda, dandone congruo preavviso, si riserva di chiedere di rientrarne in possesso, ma ciò sarà subordinato alla preventiva ed idonea sistemazione degli ospiti in un'altra struttura.


"L'iniziativa che ha preso nei nostri confronti il presidente Rossi e la fiducia che ha sempre avuto in noi, sono importanti e le accogliamo con grande piacere. Ci consentirà di sviluppare il nostro progetto legato a due piccole parrocchie e di immaginare sviluppi successivi di questa esperienza di accoglienza".

Don Massimo Biancalani, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro a Pistoia, ci tiene a ringraziare il presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della firma del Protocollo con il quale la Regione impegna la Asl a trovare una nuova struttura per l'accoglienza dei migranti ospiti della parrocchia di Vicofaro.

Biancalani si è lamentato della latitanza dello Stato, del recente sopralluogo con la mobilitazione di cinquanta esponenti delle forze dell'ordine.

"Noi non troviamo – ha osservato il parroco – molta simpatia nel Governo, così come non la trova chiunque lavora sul tema dell'immigrazione cercando di far valere i principi fondamentali della Costituzione e i diritti umani. Penso a Mimmo Lucano. Invece i diritti vengono eliminati e le politiche diventano sempre più dure con tratti di forte disumanità".

Don Biancalani ha affermato che a Vicofaro ha anche tanti amici e che "non esistono soltanto i 190 firmatari dello strano esposto di cui non abbiamo avuto nemmeno copia. Eppure noi abbiamo detto loro di farsi avanti e di venire in parrocchia. Siamo sempre disponibili ad un confronto ed un chiarimento. Tutti i problemi si possono risolvere".

Ha poi aggiunto che accogliere è importante e riporta tutti ad un senso di umanità: "le migrazioni sono un fenomeno epocale difficile da gestire, ma è un dovere dare speranza a queste persone, che hanno diritto a trovare Paesi accoglienti e non ostili, in Italia e in Europa".

"Invece – ha concluso don Biancalani – si fomentano odio, avversione, incomprensione. Una cosa che mi preoccupa perché ha dietro paure e interessi. Noi abbiamo invece il dovere di raccontare e offrire una versione alternativa contro il pensiero unico in tema di migranti. Perchè l'immigrazione è anche un'opportunità".

26/10/2018 17.16
Regione Toscana


 
 


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