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Comune di San Casciano
Pari opportunità. “Di pari passo” diventa un ciclo di incontri formativi per i docenti dell’Istituto comprensivo di San Casciano
Apprezzati gli interventi di Mauro Palma, Cecilia Robustelli e Valeria Prosperi
Successo dell’iniziativa organizzata dall’insegnante e psicologa Paola Malacarne in collaborazione con l'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di San Casciano
Il convegno “Di pari passo” è solo il primo tassello di un progetto più ampio e articolato per il riconoscimento e la valorizzazione delle pari opportunità che il Comune e l’Istituto comprensivo realizzeranno nelle scuole di San Casciano. E’ stata Paola Malacarne, curatrice dell’iniziativa che si è tenuta alcuni giorni fa nell’auditorium di ChiantiBanca, psicologa e insegnante, referente per la Commissione Pari Opportunità, ad annunciarlo al termine della giornata formativa rivolta ai docenti e ai genitori con la quale il tema delle differenze di genere è stato affrontato trasversalmente, dal piano scientifico-letterario a quello linguistico, dal fronte comunicativo all’attività laboratoriale.

“Per trasmettere modelli corretti ai nostri figli e ai nostri allievi - ha dichiarato Paola Malacarne - dobbiamo essere noi adulti e insegnanti i primi ad acquisire consapevolezza delle problematiche e ad individuare i comportamenti non corretti che possono minare il necessario equilibrio nel campo delle differenze di genere, l’assenza di cultura e di conoscenza di strumenti rischia di generare azioni discriminanti e di violenza, per questa ragione riteniamo opportuno che gli stessi docenti vengano coinvolti attivamente in un ciclo di incontri condotti da esperti qualificati che li guideranno, per ogni ambito disciplinare, ad elaborare proposte educative a vari livelli di apprendimento, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado”.

E se tra gli insegnanti il primo passo è la formazione specifica, per i genitori uno strumento alla portata di famiglia da mettere in pratica nella quotidianità è la lettura. “Ai genitori consiglio di leggere e sensibilizzarsi sul tema dotandosi di libri e volumi da leggere e condividere con i figli – aggiunge Paola Malacarne – lavorare per costruire un atteggiamento culturale che indichi e affermi le stesse prospettive di vita, le stesse scelte per gli uomini e le donne aiuta ad identificarci come persone, a lavorare sul nostro sentire coltivando in ogni ambito, familiare e professionale, un principio che è quello del rispetto per l’altro”.

All’iniziativa hanno preso parte circa 200 persone. Soddisfatta dell’esito della giornata di approfondimento l’assessore alle Pari Opportunità Consuelo Cavallini che ha curato la regia dell'evento insieme alla docente Paola Malacarne.“Hanno partecipato molti docenti e genitori da tutto il territorio chiantigiano sia nella prima parte del convegno sia nella fascia pomeridiana con l’adesione ai tre diversi laboratori proposti – ha continuato l’assessore - l’iniziativa si è proposta di offrire un’occasione di condivisione sull’importanza del riconoscimento delle differenze, la promozione delle pari opportunità, la prevenzione di comportamenti discriminanti e delle azioni di violenza, gli interventi .dei relatori illustri ed estremamente preparati hanno dato qualità e prestigio all’evento che costituisce il primo passo di un programma di attività destinato a rendere attivo e partecipe in questo campo il mondo scolastico e genitoriale”. Hanno colpito per il loro spessore culturale i contributi di Mauro Palma, matematico di fama nazionale e garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà, Cecilia Robustelli, linguista, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, collaboratrice dell'Accademia della Crusca e Valeria Prosperi, designer della comunicazione.

Come passavamo, da bambini, il nostro tempo del gioco? Perché i maschietti si sfidavano al piccolo chimico (non chimica) mentre le femminucce trascorrevano i pomeriggi a pettinare le bambole? Perché, a scuola, la storia ci ha posto davanti quasi esclusivamente lo studio di grandi uomini e non grandi donne? Perché il gioco degli scacchi era ed è considerato un'attività di ingegno 'maschile', così come gli eroi e alcuni dei personaggi più amati dei cartoni animati? “Sono domande che hanno sollevato riflessioni e alle quali abbiamo cercato di rispondere – ha aggiunto il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Il Principe Marco Poli che ha coordinato la giornata formativa - mettendo in primo piano il valore delle persone e della loro autonomia, il senso di responsabilità e la consapevolezza, a prescindere dal loro sesso”.

31/01/2019 12.34
Comune di San Casciano


 
 


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