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Comune di Firenze
Gli scritti di Ottone Rosai raccolti da Carlo Cordiè in un libro curato da Giuseppe Nicoletti
Lunedì 15 aprile alle 18 il Museo Novecento presenta il volume “Scritti Dispersi”, raccolta che vede pubblicati insieme per la prima volta gli scritti di Ottone Rosai raccolti dallo studioso Carlo Cordié (1910-2002) in un’edizione curata da Giuseppe Nicoletti
Appuntamento lunedì 15 aprile alle 18 al Museo Novecento con “Ottone Rosai. Scritti dispersi”, presentazione del volume curato da Giuseppe Nicoletti e edito da Polistampa che vede pubblicati insieme per la prima volta gli scritti raccolti dallo studioso Carlo Cordié (1910-2002) relativi al lungo cammino di scrittore di Ottone Rosai, dagli esordi con Lacerba nel 1914 fino agli ultimi giorni di vita. La presentazione sarà introdotta dal direttore artistico del museo Sergio Risaliti e interverranno Luigi Cavallo, Gloria Manghetti e il curatore, Giuseppe Nicoletti.

Articoli di costume, brevi saggi di critica sia artistica che letteraria, brani autobiografici, abbozzi narrativi anche in vernacolo fiorentino. I ricordi personali di Rosai si intrecciano inevitabilmente con la storia italiana del secolo appena trascorso nonché con quella di Firenze, dal sodalizio con Soffici all'adesione al Futurismo e allo Strapaese di Maccari, quindi l'esperienza come ardito nella Grande Guerra e come artista e uomo d'azione durante il Ventennio. L'anima irrequieta dell’artista fa da contraltare a quella più lirica, tra spunti critici e autocritici e preziosi cammei dedicati a figure di spicco della cultura italiana, quali ad esempio Filippo Tommaso Marinetti o Aldo Palazzeschi.

Giuseppe Nicoletti

Nato a Firenze nel 1945, ha studiato nella sua città natale dapprima presso il Liceo Michelangelo e quindi nella Facoltà di Lettere e Filosofia, all’interno della quale ha poi svolto l’intera sua carriera di docente, dal 1974 come assistente di ruolo alla cattedra di Letteratura italiana, e dopo il 1983 come professore associato di Letteratura italiana moderna e contemporanea, infine, a partire dal 1994, come ordinario di Letteratura italiana. Impegnato in vari incarichi e commissioni è stato eletto direttore del Dipartimento di Italianistica per il triennio 1995-1998, sempre nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze. Si è occupato prevalentemente di opere e autori degli ultimi quattro secoli della letteratura italiana pubblicando fra l’altro edizioni e commenti su scrittori quali F. Galiani, G. Parini, U. Foscolo, G. Pecchio, F. Tozzi, L. Pirandello, G. Papini, A. Palazzeschi, O. Rosai, R. Bilenchi. Tra i suoi libri vanno ricordati i titoli foscoliani e quelli dedicati al genere autobiografico: Il ‘metodo’ dell’Ortis e altri studi foscoliani (Firenze, La Nuova Italia, 1978), Scritture novecentesche a Firenze (Milano-Napoli, Ricciardi, 1988), La memoria illuminata. Autobiografia e letteratura tra Rivoluzione e Risorgimento (Firenze, Vallecchi, 1989), Quarantasette mostre (Firenze, Pananti, 1993), Le risposte della poesia (Fiesole, Cadmo, 2003), Dall’Arcadia a Leopardi. Studi di poesia(Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2005), Foscolo (Roma, Salerno Editrice, 2006). È condirettore dalla fondazione della rivista semestrale di critica e teoria letteraria «Studi italiani» (Cadmo). Dirige la collana «Scritture in corso» dell’editore Cadmo di Fiesole e la collana «Settecento italiano» delle Edizioni di Storia e Letteratura di Roma.

12/04/2019 12.54
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