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Redazione di Met
'Poesia XXI', un'indagine che diventa un libro
I risultati raccolti dalla rivista 'L'area di Broca' proposti ora in volume
E' uscito il volume 'Poesia XXI' (Porto Seguro Editore) che raccoglie i risultati di un'indagine sullo stato della poesia in questo inizio secolo. Promossa dalla rivista "L'area di Broca", l'inchiesta ha coinvolto poeti, critici e lettori che, rispondendo a un questionario o intervenendo con altri contributi, hanno tentato di fare il punto, quanto mai provvisorio, sulla poesia contemporanea.
Il volume è acquistabile online, ma si può anche ordinare in libreria. Tutti i contributi sono disponibili in rete sul sito web de "L'area di Broca", ma il volume li presenta in modo più organico e nella loro completezza: un'opera militante e non accademica, ma pure adatta agli scaffali di una biblioteca universitaria.

Sono passati quasi quarant'anni dalla pubblicazione di una ormai storica indagine sulla poesia. Nel 1980 infatti usciva il volume 'Chi è il poeta?', a cura di Silvia Batisti e Mariella Bettarini, edito da Gammalibri. Dopo quattro decenni è giunto il momento di rifare il punto sulla poesia contemporanea, italiana e non solo, per capire cos'è, dov'è, dove va la poesia in questo inizio di XXI secolo.
Il volume, edito da Porto Seguro, prende lo spunto da un questionario in cinque domande che la rivista "L'area di Broca" ha proposto a collaboratori, lettori, poeti e critici. Si chiedeva di rispondere, direttamente o indirettamente, anche in forma poetica, alle seguenti cinque domande sulla poesia.
1. Che funzione ha la poesia? A cosa serve?
2. Come è cambiata la poesia negli ultimi 50 anni?
3. Come si identifica oggi il linguaggio della poesia?
4. Oralità, scrittura, virtualità: come interagiscono i
differenti canali nella realizzazione del testo poetico?
5. Qual è lo status del poeta? Perché oggi uno spacciatore o un pornografo sono più accettati socialmente di un poeta?
"Le risposte che abbiamo ricevuto" si legge nell'editoriale "e che proponiamo ai lettori vanno in molteplici direzioni, ma tutti gli interventi testimoniano l'idea che la poesia, pur adeguandosi al tumultuoso presente, sia tuttora, in forme modificate, un luogo di elaborazione culturale ineludibile: non se ne può fare a meno. Fondamentalmente non serve a nulla, tuttavia in un mondo dove tutto è commercio, tutto si compra e si vende, la poesia, proprio per la sua gratuità e inutilità, è vista come una sorta di isola in cui gli unici beni di scambio sono valori spirituali o culturali: la testimonianza che può esistere un altro sistema di valori".

18/06/2019 19.09
Redazione di Met


 
 


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