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Regione Toscana
Regione. Consiglio: manovra finanziaria, la replica di Vittorio Bugli
L’intervento dell’assessore al Bilancio ha concluso il dibattito in aula, prima della votazione
“Questa è una regione che riesce a stare nel quadrilatero di quelle che tirano. Il dato da cui partire è questo. Significa essere ai vertici in una serie di indicatori: tasso di occupazione, unità di lavoro, investimenti fissi lordi, pil, consumi delle amministrazioni pubbliche, consumi delle famiglie, esportazioni. E bisogna riconoscere che partiamo svantaggiati. Non possiamo avere il pil della Lombardia. Abbiamo metà della superficie coperta da boschi e bellissime colline. E non abbiamo una pianura come l’Emilia Romagna. Fare impresa da noi, perciò, è più costoso. E siamo la regione che spende più di tutte nel trasporto. Eppure siamo sempre in quelle posizioni di vertice. Il merito, forse, è nelle nostre politiche, senza le quali non ce la potremmo fare”. Così l’assessore Vittorio Bugli ha iniziato la sua replica a conclusione del dibattito sulla manovra finanziaria, osservando che l’occupazione, dal 2008 al 2018, è cresciuta di 44mila unità, in maggioranza donne, unica regione insieme al Trentino. Un dato confermato nel primo trimestre 2019, cui si aggiunge il fatto che la differenza “tra i nostri sistemi locali si va assottigliando”. Nel periodo 2014-2018 la Toscana ha inoltre avuto la maggiore riduzione dell’abbandono scolastico ed è inoltre al primo posto, davanti alla Lombardia, nel numero dei ragazzi che si laureano e nella spesa per il diritto allo studio. “Ci accontentiamo? No – ha commentato l’assessore - I problemi ci sono e cerchiamo di affrontarli”.

Tra i 44 mila nuovi occupati troppi posti sono a tempo parziale, o determinato. Per questo si attiveranno incentivi alle aziende proporzionati alla tipologia di contratto. L’età degli occupati è sempre più vecchia, perciò si prevedono incentivi alle aziende per favorire il ricambio generazionale. “C’è il problema delle aziende che cercano personale e non lo trovano – ha spiegato Bugli. - Per questo la Regione ha pensato ad una formazione più agile, per dare risposte in tempi utili a chi cerca, per esempio, un pellettiere, ma anche a una formazione di alto livello, per la ricerca e lo sviluppo, per politiche a lungo termine. E’ in questa prospettiva che sono stati rafforzati i centri per l’impiego”.

Ecco le scelte che sono alla base della manovra: fare più investimenti pubblici, prevedendo che da 130 milioni si passi a 400 milioni. Nel 2019 siamo stati in grado di fare investimenti quasi doppi rispetto al passato. “La macchina ha funzionato - ha commentato – e ci possiamo permettere di fare di più. Così 160 milioni in mobilità, li potremo accompagnare con altri 350 milioni, e i 100 milioni nella difesa del suolo possiamo portarli a 130 milioni”.

“Gli investimenti dell’Unione Europea dal 2014 al 2020 sono pari a circa 2 miliardi e 700 milioni – ha aggiunto – Se arriviamo prima di altre regioni, potremo mettere in campo incentivi per 270 milioni, che sono un vantaggio competitivo per le nostre aziende”. Non solo. Secondo Bugli, si possono cambiare alcune caratteristiche degli investimenti, consentendo ai piccoli Comuni di mettere in movimento l’economia locale. Da qui la scelta di prevedere bandi sulla viabilità, sulla riqualificazione urbana, ma anche sulle cooperative di comunità.

L’assessore ha infine ricordato che a proposito del credito alle attività economiche, la Regione, attraverso Fidi Toscana, è riuscita a veicolare una grossa mole di garanzie alle imprese, e che adesso può agganciarsi a ‘garanzia toscana’. “Nel sistema delle partecipate nel settore termale abbiamo Casciana e Chianciano, che si sono risolte positivamente. Su Montecatini ci stiamo lavorando – ha concluso Bugli. - Sulla logistica puntiamo sull’Interporto di Livorno, con un’attività tornata in pareggio dopo molti anni, per farlo diventare una piattaforma legata al porto. Abbiamo già un piano di dismissioni e un piano di utilizzo degli immobili”, ha concluso.

18/12/2019 18.04
Regione Toscana


 
 


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