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Comune di Greve in Chianti
Chianti, terra del buon vivere. Il lavoro del sindaco Sottani, al suo secondo mandato, per tenere alta qualità della vita e immagine di un’area unica al mondo
Il bilancio del primo cittadino tra obiettivi raggiunti e grandi opere per la sicurezza e la vivibilità di Greve e delle sue frazioni. Sostenibilità ambientale e processo di internazionalizzazione del Chianti i punti cardine dell’azione amministrativa
Riqualificazione degli spazi pubblici, servizi di qualità a sostegno delle famiglie e delle categorie più fragili, sostenibilità ambientale. Il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani tira le somme dell’anno che sta per concludersi e mette in fila alcuni dei risultati più significati che fanno pensare al futuro con ottimismo e fiducia. Dalla realizzazione di una serie di puntuali investimenti che hanno scommesso sulle radici del Chianti e le eccellenze economico-produttive del territorio alla messa in atto di pratiche virtuose legate alla cultura green; dai percorsi partecipativi, decisi a salvaguardare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ad un rilancio di promozione culturale e di internazionalizzazione che mira a rafforzare l’immagine del Chianti come area collinare unica al mondo, che lega territorio e buon vivere, produzioni e creatività.

La giunta Sottani ha vissuto un anno fecondo, denso di azioni, progetti e obiettivi che hanno realizzato importanti opere esprimendo grande attenzione ai cittadini e ai visitatori. Nonostante le difficoltà affrontate in alcune circostanze, legate al maltempo, l’amministrazione grevigiana ha risolto criticità annose, grazie al supporto della Città metropolitana e di altri enti pubblici, come la messa in sicurezza della Sp 16 Chianti Valdarno, al centro di una complessa opera di rifacimento, finanziata dall’ente metropolitano. Il Comune ha generato stimoli, ha destinato risorse e captato investimenti con l’obiettivo di alzare gli standard di qualità della vita. “Sono stato particolarmente fiero – sottolinea il primo cittadino - di far rivivere nelle funzioni dell’arredo urbano e della promozione turistica un materiale eterno che ci rappresenta ed evoca le nostre radici, il cotto. Su questo materiale abbiamo investito con le opere di riqualificazione che hanno interessato la scuola media Giovanni da Verrazzano, piazza Landi a Strada in Chianti e l’area centrale di San Polo che abbiamo riorganizzato come spazio pubblico e trasformato in un’agorà da vivere all’aperto, a disposizione della comunità. La qualità e il calore di questo elemento che identifica l’abilità manifatturiera toscana sono serviti nella mia idea di rilancio economico dei settori più in crisi a narrare nuovi punti di vista della magnificenza della nostra campagna. Il progetto Slow Road, realizzato insieme alla Macina di San Cresci, ha intrecciato arte, funzionalità dell’arredo urbano e promozione turistica nel percorso creato ad anello intorno a Montefioralle con una sequenza di sedute en plein air, realizzate dalle aziende della nostra zona”.

E a proposito di Montefioralle, il sindaco Sottani ha un altro obiettivo raggiunto da mettere in cornice per l’anno che si lascia alle spalle: un titolo, non nuovo, ma fondamentale per la comunità di Montefioralle che è tornata a fregiarsi della qualifica di borgo più bello d’Italia. “Abbiamo riattivato un percorso con la rete nazionale – continua e siamo riusciti ad ottenere l’iscrizione nell’albo dei borghi più pregiati per i loro pregi storici e architettonici”. Come nel precedente percorso amministrativo, anche in quello in corso che ha visto in occasione della tornata elettorale di fine maggio la riconferma del sindaco Sottani, con un larghissimo consenso, non sono mancati i problemi. “Le criticità maggiori le abbiamo affrontate sul fronte del dissesto idrogeologico – nota - allagamenti causati dalle precipitazioni straordinarie ci hanno messo a dura prova, ma gli strumenti di prevenzione che stiamo mettendo in atto insieme al Genio Civile, il Consorzio di Bonifica Medio 3 Valdarno in termini di costante monitoraggio e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria lungo gli argini della Greve e degli altri torrenti porta i suoi frutti, riducendo i rischi legati alla piena e aumentando le condizioni di sicurezza per la comunità”. Molti gli investimenti realizzati nel corso dell’anno che spaziano tra edilizia scolastica, riqualificazione di impianti sportivi, come i campi di Greve e San Polo, e i beni pubblici. Il Comune ha avviato un’importante operazione per ristrutturare il complesso di San Michele intervenendo in particolar modo sulle coperture degli edifici. “San Michele – aggiunge il sindaco - è il luogo ideale per realizzare un investimento per il turismo naturalistico che faccia leva sulla ricchezza del patrimonio ambientale, le opportunità di accoglienza e la promozione del territorio. Il territorio da promuovere in rete è la nostra forza più viva dalla quale prescinde ogni azione amministrativa. Da tempo stiamo lavorando insieme agli altri sindaci della conferenza fiorentina e senese perché possa concludersi l’iter necessario alla candidatura del Chianti a patrimonio dell’Umanità. Il nostro territorio se la merita tutta, così come è partita la fase operativa del Distretto Rurale del Chianti”. E del resto non mancano le carte da giocare né i numeri, quelli record ad esempio che hanno siglato l’affluenza turistica del 2019, i 190mila visitatori passati dall’ufficio turistico di Greve in Chianti, dato più alto degli ultimi 5 anni, così come i dati ancora non definitivi delle presenze turistiche ma, stando ai dati provvisori, che prevedono un ulteriore incremento rispetto all’anno precedente e quelli che rendono sempre più internazionale l’Expo del Chianti Classico, con 9mila calici venduti e 20mila visitatori circa presenti tra gli stands nella quattro giorni di inizio settembre che nel 2020 sarà incoronata con uno speciale anniversario: 50 anni di vita per la manifestazione dedicata alla cultura enologica del Chianti Classico. Livelli altissimi sono stati raggiunti anche con la stagione culturale ed estiva che la grande lirica e le diverse rassegne musicali, in collaborazione con la Scuola di Musica di Greve e le organizzazioni statunitensi, in parallelo con le fiere delle città slow organizzate nelle piazze del territorio hanno contribuito a rendere Greve, capitale del canto e del buon vivere, dal punto di vista gastronomico e non solo. Due elementi che si amalgamano e stanno bene insieme. Solo un no, chiaro e determinato, è arrivato sul finire dell’anno a bloccare un percorso che all’amministrazione comunale, come alla totalità dei cittadini interpellati e coinvolti in queste settimane in un percorso partecipativo, non ha accolto. “Ci opponiamo con convinzione alla richiesta della società italiana per la realizzazione di una Centrale Termoelettrica – spiega il sindaco - la presenza di un nuovo stabilimento, con tali caratteristiche e funzioni, risulterebbe in netto contrasto con l’immagine del Chianti che intendiamo diffondere nel mondo e con tutte le azioni che stiamo attuando per incrementare le prestazioni ambientali del nostro territorio come il potenziamento della raccolta differenziata, l’abbattimento dei consumi energetici negli edifici scolastici e negli immobili comunali, l’utilizzo di impianti a biomasse, la diffusione nelle scuole di percorsi educativi di carattere ambientale e la recente delibera Greve, comune plastic free, che nega la concessione di patrocini a iniziative e organizzazioni che utilizzino materiale plastico. La tutela dell’ambiente non può più attendere e neanche la nostra coscienza, che anzi è stata scossa dalle voci dei giovani, quelle che, a milioni, si sono mobilitate in tutto il mondo per salvare il loro futuro. I giovani volontari di Greve stanno facendo la loro parte e cito con orgoglio l’esempio dei RIS. Infine ringrazio gli assessori del precedente mandato per l’impegno che hanno messo nella cosa pubblica così come i consiglieri di maggioranza per avermi sostenuto così come auguro Buon anno all’attuale consiglio e ringrazio gli attuali assessori per il lavoro che stanno portando insieme a me avanti. Lascio quest’ultimo scampolo di fine anno augurando alla mia comunità di continuare ad essere accogliente e solidale come invita a fare una vecchia canzone di Lucio Dalla, 4 marzo 1943, una canzone splendida, senza tempo che fa riflettere e sperare nella cultura della pace…..na na na na…dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare, parlava un'altra lingua, però sapeva amare….”.

31/12/2019 20.11
Comune di Greve in Chianti


 
 


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