Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Guardia di Finanza - Comando regionale
246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza
Bilancio operativo del 2019 e dell'emergenza da “Covid-19” in Toscana
BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

Nel 2019 la Guardia di Finanza della Toscana ha eseguito in totale 5791 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali.
In Regione denunciati 623 responsabili per reati fiscali, di cui 26 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e iva è di oltre 31 milioni di Euro mentre le proposte di sequestro ammontano a oltre 550 milioni di euro.
Sono 34 i casi di evasione fiscale internazionale rilevati, riconducibili principalmente a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero. Sono invece 733 gli evasori totali individuati.
Sequestrati, inoltre, 185 mila kg di prodotti energetici e 141 kg di sigarette di contrabbando.
Nel settore del gioco illegale, sono state effettuati 322 interventi, riscontrate 20 violazioni e denunciate 4 persone all’A.G.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 771 gli interventi, 293 le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 102 le deleghe svolte con la Corte dei conti.
Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 10 soggetti.
Nell’ambito della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 30 persone.
Scoperte, a livello regionale, indebite percezioni e richieste di contributi nel settore della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca per oltre 253 mila euro.
Sono stati segnalati alla Magistratura contabile 161 soggetti per danni erariali nonché accertati danni Erariali per oltre 51 milioni di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA E AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale.
Nel 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 445 soggetti.
Nel contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 243 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 86 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 9 sono stati tratti in arresto.
Sul fronte della prevenzione si è proceduto all’analisi di 1.441 segnalazioni di operazioni sospette.
Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i Reparti operativi hanno dato esecuzione a più di 227 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 3,5 milioni di prodotti industriali contraffatti.

743 gli interventi anticontraffazione e antiabusivismo commerciale, con la denuncia di 617 persone, 5 delle quali arrestate. Sequestrati oltre 1,7 milioni di capi di abbigliamento, borse, articoli di moda in pelle contraffatti o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza, nonché 12,2 milioni di articoli non sicuri (beni di consumo, prodotti elettronici, giocattoli, ecc).
Arrestati 101 narcotrafficanti e sequestrati circa 658 kg di cocaina e 118 Kg di hashish e marijuana.
CONTROLLO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE

Il Reparto Operativo Aeronavale della Toscana ha condotto sulla fascia costiera della regione 1339 missioni di polizia marittima e di soccorso, percorrendo 85516 miglia nautiche in crociere operative e traendo in salvo 14 persone; ha controllato 564 imbarcazioni tra diporto, pesca e commerciali, operato 622 controlli di polizia, rilevato 213 violazioni amministrative e penali e recuperato a tassazione 1.127.000 euro di tributi evasi.

LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel 2019 gli interventi effettuati dalla Stazione di Abetone Cutigliano (PT) del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) sono stati complessivamente 30 ed hanno riguardato la ricerca di persone scomparse, tra cui quella di un minore, l’assistenza sulle piste da sci nei confronti di persone infortunate e altre operazioni di soccorso in ambiente montano, che, grazie anche all’impiego degli elicotteri della Sezione Aerea di Pisa, possono essere estese, con una capacità d’intervento rapida, sull’intera dorsale tosco-emiliana dell’appennino, avendo il Reparto una proiezione operativa ultraregionale.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

La pandemia generata dal Covid-19, diffondendosi in modo aggressivo e repentino, ha determinato la chiusura forzata della maggior parte delle attività economiche e dei servizi e costretto l’Autorità di governo ad adottare provvedimenti di natura straordinaria. Queste circostanze hanno indebolito, già a partire dai primi mesi del 2020, il tessuto economico e sociale del nostro Paese. In questo scenario, le misure messe in campo dall’Esecutivo sono state recepite dalla Guardia di Finanza sia in ambito nazionale che sul territorio regionale. Ciò ha comportato, anche in Toscana, l’adeguamento del dispositivo di vigilanza attuato dal Corpo, anche con l’ausilio della propria componente aeronavale, per sostenere l’economia sana della regione ed attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestate da cittadini, imprese e professionisti. In linea con le disposizioni emanate a livello centrale, attesa l’evoluzione del quadro di situazione economico finanziario indotto dall’emergenza pandemica e la conseguente necessità di indirizzare, in modo mirato, l’azione operativa verso priorità coerenti rispetto alla contingenza, sono stati attivati, fin da subito, dal Comando Regionale Toscana contatti e collaborazioni con Autorità pubbliche, portatori di interessi ed altri soggetti qualificati al fine di intercettare i segnali di allarme provenienti dalla collettività.
A seguito dello sviluppo di tali attività e degli approfondimenti successivamente svolti, è stato rivisto il dispositivo di polizia economico-finanziaria, adeguandolo alle nuove necessità e secondo rinnovate linee di indirizzo operativo, che hanno previsto:
a. la sospensione delle attività di natura ispettiva/tributaria, compresa quella dei controlli strumentali;
b. la destinazione di quote rilevanti di personale al controllo economico del territorio, in collaborazione con l’Autorità di P.S. per assicurare il rispetto delle disposizioni contenute nei DD.P.C.M. dell’8 e 9 marzo 2020;
c. la ridefinizione delle altre attività di polizia economico-finanziaria indirizzandole al contrasto dei fenomeni più perniciosi di frodi a danno delle risorse pubbliche, di accaparramenti e pratiche anticoncorrenziali;
d. una particolare attenzione ai fenomeni illeciti a danno della p.a. e della cittadinanza nelle procedure per l’approvvigionamento di materiale sanitario ed elettromedicale.
Nell’ambito dei servizi di controllo relativi alle misure urgenti per il contenimento della diffusione del virus, nel periodo 15 marzo - 9 giugno 2020 sono state controllate oltre 47.500 persone e circa 19.000 tra attività economiche ed esercizi commerciali, impiegando oltre 25.000 militari, con una media giornaliera di oltre 273 in attività finalizzate alla verifica del rispetto delle disposizioni imposte a partire dai decreti del Presidente del Consiglio dell’8 e 9 marzo 2020.

Inoltre, è stata assicurata la collaborazione di personale del Corpo all’azione delle Prefetture toscane nell’ambito del dispositivo previsto per le autorizzazioni al prosieguo delle attività produttive, in quei settori economici rientranti nelle categorie consentite dalla legge. Sul territorio i Prefetti delle province toscane hanno richiesto il qualificato supporto della Guardia di Finanza che si è tradotto, complessivamente, nell’esame approfondito di oltre 8.000 istruttorie.
Parallelamente al controllo del territorio e alle attività a supporto delle Prefetture, l’azione dei Reparti toscani non ha trascurato il contrasto ai traffici di materiale sanitario e/o elettromedicale, che si è concretizzata, a livello regionale, in sequestri di 12,6 milioni di DPI, di 8.300 Kit Diagnostici e di 13.800 altri dispositivi correlati all’emergenza Covid-19.
La collaborazione con le Prefetture è poi continuata nel passaggio dalla gestione dell’emergenza sanitaria a quella economica attraverso l’avvio di un fattivo confronto con tutti i soggetti economici e sociali interessati: organi statali (Agenzia delle Entrate, INPS), Istituzioni locali, sistema bancario e delle imprese, ordini professionali, parti sociali.
Lo scopo è quello di individuare le esigenze del territorio in questa delicata fase in modo da tutelarle attraverso l’avvio di mirate iniziative operative stimolando, nel contempo, la creazione di un clima di fiducia e collaborazione fra cittadini, imprese ed Istituzioni.
Le priorità di intervento individuate riguardano:
• la possibile recrudescenza di fenomeni di frode nel settore tributario e contributivo, compreso il contrabbando di prodotti di prima necessità come i carburanti. La creazione di schemi fraudolenti per la circolazione delle merci, del resto, oltre a mettere a rischio le entrate del bilancio pubblico, peggiorerebbe ulteriormente la posizione delle imprese che si muovono secondo principi di legalità, le quali sono in gran parte alle prese con la crisi di liquidità;
• la tutela della regolarità delle forniture alle Pubbliche Amministrazioni, soprattutto per quel che riguarda il materiale sanitario, e la verifica della corretta percezione di incentivi e di contribuzioni pubbliche da parte di imprese e cittadini;
• la prevenzione della penetrazione criminale nel tessuto economico regionale, la quale potrebbe essere favorita dalla grave crisi di liquidità e potrebbe muoversi attraverso l’acquisizione di imprese o quote di mercato, anche attraverso l’impiego diretto di condotte delittuose come quelle dell’estorsione e dell’usura, ovvero mediante la perpetrazione di frodi, speculazioni o altri reati di natura economica.
Elemento cardine della strategia è la preliminare analisi di rischio volta ad orientare le scelte operative in modo da separare la posizione delle imprese che si trovano in obiettive situazioni di difficoltà da quelle che, invece, ricorrono a pratiche illegali.

NUOVE REALIZZAZIONI INFRASTRUTTURALI
Sul piano delle nuove realizzazioni infrastrutturali è iniziato il trasloco dei Reparti alla sede di Arezzo nella nuova caserma di via Garibaldi, la quale diventerà pienamente operativa nei prossimi giorni.
Si tratta della conclusione di un importante intervento di recupero di un fabbricato demaniale dei primi anni del ‘900 che è stato completamente restaurato ed integrato con nuove strutture nel pieno rispetto del suo equilibrio architettonico. Ne risulta una sede moderna, in grado di accogliere in ampi spazi e con moderni standard, anche per quel che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, il Comando Provinciale, il Nucleo di polizia economico finanziaria e la Compagnia di Arezzo, precedentemente dislocati in due diversi edifici.
Ulteriore, fondamentale, operazione infrastrutturale riguarda il recupero dell’edificio della vecchia dogana di Firenze, all’angolo fra viale Strozzi e via Valfonda. Al riguardo, è in fase avanzata la predisposizione della progettazione definitiva e si conta di poter bandire a breve la gara per l’appalto dei lavori.
L’intervento consentirà di riqualificare e rendere operativa un’importante area, limitrofa all’attuale Comando Regionale, contribuendo così a riportare verso il centro di Firenze alcune delle funzioni nel corso degli anni trasferite in zone periferiche della città.
  • ******
Per un quadro completo dell’azione sviluppata dalla Guardia di Finanza della Toscana nel 2019 e nei primi 5 mesi del 2020, ulteriori elementi di dettaglio potranno essere richiesti ai Comandi Provinciali della Toscana e al Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, per le attività svolte e i risultati conseguiti nei rispettivi ambiti territoriali di servizio.

23/06/2020 13.45
Guardia di Finanza - Comando regionale


 
 


Met -Vai al contenuto