Comune di Palazzuolo
PALAZZUOLO SUL SENIO: CRISI OCCUPAZIONALE ALLA IPAZIA
Dichiarazione di intenti a seguito della crisi occupazionale tra istituzioni, organizzazioni di impresa e sindacati
Una dichiarazione d’intenti congiunta tra parti sociali ed istituzioni per dare impulso all’economia locale dell’alto Appennino Tosco-Romagnolo.
La cronaca della vicenda parte nel dicembre 2005 quando l’azienda Ipazia chiuse i battenti lasciando a casa 23 persone a stragrande maggioranza femminile. Le 22 lavoratrici sono state messe in mobilità e tranne un paio di figure che hanno trovato momentanea collocazione, le altre sono ancora disoccupate.
Dopo questa grave penalizzazione per l’economia locale, nonostante i numerosi tentativi dell’Amministrazione palazzuolese in collaborazione con l’imprenditore locale e la provincia di Firenze di far tornare la Benetton (casa madre di riferimento dell’Ipazia) sulle sue decisioni di chiusura, le istituzioni territoriali hanno preso un’impegno concreto attraverso un’atto politico volto alla ricerca della collocazione della manodopera femminile e alla ricerca di nuova imprenditoria.
Dopo alcuni mesi dalla chiusura aziendale, in base all’accordo firmato è stata autorizzata l’apertura di uno sportello del lavoro. Giovedì 9 ottobre, l’ufficio ha presieduto una riunione a Palazzuolo con le parti sociali e l’amministrazione comunale, illustrando il mercato del lavoro, le normative vigenti e le opportunità in campo femminile che sono possibili e presenti sul territorio.
Alla luce dell’incontro, i presenti hanno concordato entro la fine di ottobre un’ulteriore assise che vedrà coinvolti gli imprenditori locali dove si parlerà di occupazione locale, esigenze delle imprese, presentazione del progetto PARI, informazioni su agevolazioni e sgravi fiscali.
PALAZZUOLO - Questi i contenuti del patto sottoscritto tra i diversi soggetti coinvolti. Il progetto, che potrà prevedere anche gli interventi infrastrutturali necessari, dovrà cercare di coinvolgere, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, non solo le istituzioni e le associazioni firmatarie, ma anche gli Istituti di Credito, e dovrà tenere particolarmente conto della realtà economica e produttiva locale con l’obiettivo di incentivare l’innovazione e la riqualificazione dei prodotti, come previsto dal già citato “Patto per lo Sviluppo”, e come sarà previsto per tutto il territorio della Comunità Montana nel Piano di Sviluppo Locale aggiornato.
“Tutti i firmatari della dichiarazione - evidenzia il primo cittadino palazzuolese, Paola Cavini - si impegnano a costruire insieme un percorso che porti all’elaborazione e attuazione di un progetto per offrire nuove opportunità occupazionali soprattutto miranti al reinserimento delle 23 unità lavorative”.
Nello specifico le priorità da prendere in esame sono: l’inserimento all’interno del PASL, anche attraverso la Comunità Montana Mugello, di un progetto specifico atto a sviluppare il lavoro nel Comune di Palazzuolo e nelle zone di montagna, puntando anche sulla formazione diffusa. L’acquisto e il recupero degli immobili disponibili nell’area industriale, il miglioramento del sistema infrastrutturale (viabilità su gomma), la realizzazione del progetto a larga banda per una velocizzazione dei trasferimenti dati e la creazione di Telecentri a favore dell’occupazione giovanile. Inoltre si dovrà dare concretezza a quanto previsto nel Piano di Sviluppo Socio-economico del Mugello 2006-2008, anche attraverso i contenuti previsti nell’atto comunale “Piano di sviluppo sostenibile del Comune di Palazzuolo”, valutando quali potranno essere le iniziative specifiche e concrete da recepire, sostenere e diffondere per una buona occupazione per le zone montane.
17/10/2006 13.06
Comune di Palazzuolo