Comune di San Casciano
Premio Matteotti. Il professor Stefano Caretti e la drammaturga Emanuela Giordano spiegano le motivazioni del premio assegnato a Tiziana Giuliani
L’autrice ha vinto per la scrittura del testo teatrale “Via Roma, 34. Il gioco interrotto. Storia di una famiglia. I Modigliani: 1943-1944”
La sedicesima edizione del Premio Matteotti, indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato assegnata alla drammaturga, regista e attrice Tiziana Giuliani per la scrittura del testoteatrale “Via Roma, 34. Il gioco interrotto. Storia di una famiglia. I Modigliani: 1943-1944”. Rappresentata nel 2019 al Teatro comunale Niccolini di San Casciano, l’opera si ispira ad una storia realmente accaduta, basata su un lungo percorso di ricerche, studi e riadattamento teatrale realizzato dall’autrice in collaborazione con l’associazione Sgabuzzini Storici, il Comune di San Casciano in Val di Pesa, l’Istituto storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, l’Associazione La Porticciola, la Comunità Ebraica di Firenze e le testimonianze degli stessi cittadini. “Via Roma, 34. Il gioco interrotto” riporta alla luce le vicende legate a due famiglie ebraiche, perseguitate dai nazifascisti a San Casciano, le vite spezzate di Giacomo Modigliani (nato nel 1891) e Paolo Sternfeld (nato nel 1888), catturati il 17 ottobre 1943 in via Roma 34, loro luogo di residenza. I due ebrei furono deportati a Fossoli e successivamente ad Auschwitz dove se ne persero le tracce.
Ad aver esaminato l’opera, in quanto membri della Commissione ministeriale, alcuni dei più illustri esponenti del mondo culturale italiano fra cui il professor Stefano Caretti, docente di Storia Contemporanea all’Università di Siena e l’autrice e regista Emanuela Giordano Meschini che da molti anni lavora per la Rai firmando produzioni teatrali e cinematografiche sul tema della memoria e della legalità. “Quest’anno il livello e la qualità dei testi che ci sono pervenuti sono altissimi - dichiara Stefano Caretti - e tante sono le opere che hanno partecipato al premio, nella fase finale della selezione la rosa dei candidati si componeva di 22 proposte provenienti da tutta Italia. L’opera di Tiziana Giuliani ha conquistato la commissione per la sua piena attinenza agli obiettivi del premio, l’eleganza della ricostruzione storica, la partecipazione collettiva. Con lei, lo si evince dalla narrazione, parla un’intera comunità, quelle stesse voci che poi dalla drammaturga fiorentina sono state portate alla vittoria meritata del premio Matteotti”.
“Uno straordinario percorso narrativo e poetico – spiega Emanuela Giordano Meschini - che ha affidato al teatro e alle sue qualità performative il compito di narrare con delicatezza uno dei momenti più drammatici della storia internazionale, l’orrore della Shoa. Abbiamo premiato il testo di Tiziana Giuliani per l’intenso significato della storia, in linea con i principi e gli ideali cui si ispira il Premio Giacomo Matteotti, e il modo in cui l’autrice la ripercorre drammaturgicamente sostanziandola di contenuti con le ricerche storiche e il coinvolgimento attivo dei cittadini. Una bella narrazione, epica non retorica, che mostra come teatro e memoria, letteratura e ricerca possano confluire trasversalmente in un testo originale, infarcito anche di forme espressive e linguaggi artistici diversi, come la musica, che suscita grandi emozioni”. Il riconoscimento ieri è stato ritirato personalmente dall’autrice Tiziana Giuliani, convocata alla cerimonia di premiazione che si è tenuta alcuni giorni fa nella Sala Verde di Palazzo Chigi a Roma.
La Commissione che ha designato i vincitori del Premio Giacomo Matteotti 2020 è presieduta dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa e composta da Silvia Calandrelli, Stefano Caretti, Emanuela Giordano Meschini, Francesco Maria Chelli, Angelo Sabatini e Bruno Tobia.
Lo spettacolo, andato in scena nel febbraio 2019, è stato allestito in forma di racconto teatrale in musica scritto e diretto da Tiziana Giuliani, liberamente ispirato alla vicenda della famiglia Modigliani tra San Casciano e Firenze 1943 1944. In scena gli attori del Teatro dei Passi Arcazzurraformazione 2019 Andrea Batacchi, Andrea Castrucci, Gloria Lapini, Nicoletta Matteuzzi, Leonardo Poggi, Anna Spedicato, Olimpia Ferrazzani, Lorenzo Morganti, Gianmarco Ottaviani, Anna Zanchi, Teresa Zucchelli, e la piccola Viola Frasecchi. Lo spettacolo è stato accompagnato dal violoncello di Filippo Burchietti e dalle immagini storiche dell'associazione La Porticciola.
08/12/2020 12.51
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