I luoghi e lo spazio della cura, l’ospedale, temi fondativi della Fondazione, eredità di un pensiero non solo progettuale al quale Giovanni Michelucci dedicò gran parte del proprio impegno professionale culminato con la progettazione, negli anni Settanta del secolo scorso, dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana, un’opera pensata:
«intorno alla vita quotidiana dell’uomo malato in grado di avere la libertà di decidere, quando lo vuole, se stare con gli altri o starsene da solo, per piangere, per pregare o per imprecare; il diritto di immaginare il mondo, al di là dei vetri della sua finestra, come lo vuole, o di ignorarlo e respingerlo, chiudendo la sua finestra».
A cominciare dalle molte sperimentazioni nazionali e internazionali negli ambienti della cura degli ultimi decenni sul ruolo che l’esperienza concreta della bellezza genera sull’energia e le dinamiche nella persona e nel rapporto col mondo che la circonda, sino alle parole di Gino Strada che nel 2007 volle l’ospedale cardiochirurgico di Emergency a Khartum “scandalosamente bello” come modo migliore per praticare l’uguaglianza per la dignità delle persone, questo progetto intende affrontare il tema dell’umanizzazione dello spazio della cura anche alla luce della recente situazione pandemica, ovvero il ruolo delle espressioni artistiche, visive o espressive nel qualificare ed umanizzare i luoghi della salute. Le arti e l’architettura nelle più varie e innovative forme ed esperienze hanno aperto, sperimentano oggi e proietteranno nel futuro nuove strade per supportare la dimensione personale e collettiva della cura, tra welfare civile e dignità della persona, continuità e recupero della propria vita quotidiana, qualità delle relazioni interpersonali.
Attraverso testimonianze di eccellenza di esperti, operatori e ricercatori, si intende fare un focus su come l’utilizzo delle arti in relazione all’ambiente e all’esperienza della cura possono svolgere un ruolo determinante per accrescere un maggior benessere delle persone coinvolte, siano esse pazienti, operatori, famiglie, anche in termini di qualità del servizio offerto, e per contribuire a indurre benefici risultati clinici e psicologici sugli stessi pazienti.
1^ sessione. Architettura, design e spazi della cura: il senso della accoglienza come misura della dignità del paziente al centro del percorso per la salute. I contributi si articoleranno soprattutto sulla illustrazione di esperienze che mirano agli elementi strutturali di umanizzazione, come quelli di degenza e trattamento, quelli di incontro paziente/famiglia, quelli interreligiosi, quelli lenitivi di fine vita e di rapporto tra ospedale e città.
2^ sessione. Arti visive, sonore e narrative: il senso della continuità tra vita ordinaria ed esperienza di cura nell’universo percettivo del paziente. Il livello di attenzione di questa sessione sarà dedicato alla micro-scala di prossimità del paziente (e dei familiari), per sondare quali elementi possono contrastare la pressione di estraneità dei luoghi per affrontare con maggior serenità la permanenza forzosa per i percorsi di cura.
3^ sessione. Arti performative, prossemica e relazioni interpersonale: il senso del coinvolgimento attivo del paziente nei contesti della cura. Saranno prese in esame alcune esperienze a vario livello di interferenza dinamica con i pazienti, dalle azioni degli animatori sino a forme riabilitative di ricoordinamento del corpo attraverso il gesto e la danza, come esperienze di ritorno alla comunità.
Info, materiali e streaming su www.michelucci.it | #artearchitetturasalute (
http://bit.ly/3ZmFcoy)
> Crediti Formativi Professionali presso Fondazione Architetti Firenze.
La partecipazione in presenza, prevede il riconoscimento dei 6 CFP, previa iscrizione.
Programma generale
Convegno
Luogo e date: Palazzina Reale SMN, ven 17 marzo 2023, 9.30-18.30 In presenza e in streaming
venerdì 17 marzo 2023
> ore 9:30
Saluti istituzionali
Silvia Riccieri, Fondazione Architetti Firenze
Serena Spinelli, Assessore per il welfare regionale e l’integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana
Carlo Sisi, Fondazione CR Firenze
Perla Gianni Falvo, ADI Associazione per il Disegno Industriale – Delegazione Toscana
Valentina Gensini, MAD Murate Art District/Comune di Firenze
Presentazione e workshop
Andrea Aleardi, direttore Fondazione Michelucci – Introduzione generale
Massimo Colombo, Fondazione Michelucci – Esiti dei workshop e mappatura esperienze
> ore 10.30
1^ sessione. Architettura, design e spazi della cura: il senso della accoglienza come misura della dignità del paziente al centro del percorso per la salute.
Introduce e coordina: Mariella Orsi, sociologa
relatori:
Raul Pantaleo, studio TAMassociati e Consiglio direttivo Emergency
Maria Chiara Torricelli, Dipartimento di Architettura – Università di Firenze
Perla Gianni, presidente ADI Toscana e Consiglio Direttivo ADI
Giuliano Gori, Collezione Gori – Fattoria di Celle
> 13.30, pausa pranzo
> ore 14.30
2^ sessione. Arti visive, sonore e narrative: il senso della continuità tra vita ordinaria ed esperienza di cura nell’universo percettivo del paziente.
Introduce e coordina: Giovanna Uzzani, storica e critica d’arte
relatori:
Mimmo Roselli, artista e curatore del simposio “Arte e ospedale”
Silvia Pecorini, responsabile servizi ai cittadini Ospedale Santa Maria Annunziata
Valentina Gensini, direttore MAD Murate Art District
> ore 16.30
3^ sessione. Arti performative, prossemica e relazioni interpersonale: il senso del coinvolgimento attivo del paziente nei contesti della cura.
Introduce e coordina: Patrizia Meringolo, psicologa di comunità
relatori:
Virgilio Sieni, coreografo, Compagnia Cango
Claudio Ascoli, drammaturgo e operatore teatrale, Chille de la Balanza
Momcilo Jankovic, onco-ematologo, Università Milano Bicocca
> ore 18.00
Tavola rotonda conclusiva
Introduce, coordina e conclude: Silvia Botti, Presidente Fondazione Michelucci
partecipano:
Marco Geddes, medico/ex-direttore sanitario Presidio Firenze centro
Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova
Maria Chiara Innocenti, direttrice amministrativa Azienda OU Careggi
Benedetta Fantugini, Fondazione Marta Cappelli
Elena Pianea, Direttrice Beni Istituzioni Attività culturali e Sport, Regione Toscana