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Si intitola An () other architecture e dimostra che un altro tipo di architettura è (realmente) possibile, l’evento organizzato mercoledì 17 maggio alle ore 17.30 presso MAD Murate Art District (ingresso gratuito), che vede protagonisti gli architetti dello studio austriaco Gaupenraub. I professionisti di Gaupenraub vengono infatti da un’esperienza di oltre 20 anni con persone indigenti e senza fissa dimora, per i quali gli architetti hanno dimostrato che è possibile progettare alloggi a prezzi accessibili, socialmente accettabili e a basso consumo di risorse. L’incontro, promosso e proposto dal Forum Austriaco della Cultura, riconosce crediti formativi grazie alla partnership di Fondazione Architetti, ed è realizzato in collaborazione con ISIA Firenze.

Nel corso dell’incontro al MAD Murate Art District i professionisti di Gaupenraub mostreranno diversi progetti alla base dei quali ruotano tre degli argomenti che catalizzano l’interesse degli studi di architettura più all’avanguardia: la riqualificazione, il riutilizzo e l’upcyling. L’impiego sostenibile delle nostre risorse è diventato necessario per garantire a tutti un futuro degno di essere vissuto. Originariamente progettati per persone socialmente svantaggiate – persone senza fissa dimora o in condizioni di indigenza - molti degli insegnamenti applicati dagli architetti di Gaupenraub nel corso della progettazione si stanno rivelando innovativi per progettazioni future. Con questi progetti lo studio austriaco vuole mostrare approcci alternativi, mettere in discussione l’attuale figura professionale degli architetti e sostenere un’architettura di impegno comune.

Gaupenraub è stata fondata più di 20 anni fa da Ulrike Schartner e Alexander Hagner. Si sono conosciuti all'Università di Arte Applicata di Vienna come studenti, hanno frequentato le masterclass di W.D Prix di Coop Himmelblau. Lavorano principalmente per clienti privati, associazioni ed enti pubblici. Si occupano principalmente di concorsi. Sono un piccolo studio, che si dedica principalmente a progetti sociali. All'inizio si sono occupati di progetti per i senzatetto, seguito da diversi tipi di progetti per disabili, alcoldipendenti e, dopo il 2015, anche per rifugiati.