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Redazione di Met
La sorpresa della gratuità - Al Chiostro di San Salvi un percorso espositivo per raccontare l’accoglienza in famiglia
Una mostra dal 22 al 24 settembre; incontro con la pittrice Lara Leonardi venerdì 22 alle ore 21.
Raccontare con il linguaggio dell’arte che cos’è l’accoglienza in famiglia.
Attorno a questa sfida è stata realizzata una mostra a cui hanno contribuito 14 tra pittori, scultori, fotografi, poeti e musicisti, su sollecitazione dell’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, che l’ha promossa in occasione dei suoi quarant’anni.
L’esposizione, nata come site-specific per il Meeting di Rimini 2022, è ora diventata itinerante e propone, sia pure in forma semplificata, lo stesso percorso attraverso il senso dell’accoglienza.
Si intitola “Non come ma quello. La sorpresa della gratuità” e sarà a Firenze dal 22 al 24 settembre (Chiostro di San Salvi, piazza di San Salvi 10 - Firenze).
In occasione dell’apertura della mostra, venerdì 22 settembre (ore 21) interverrà la pittrice livornese Lara Leonardi che presenterà “Lègami!”, l’opera realizzata per l’esposizione, insieme al musicista Marcus Bostik.
L’Associazione Famiglie per l’Accoglienza è una rete di famiglie che si sostengono nell’esperienza dell’accoglienza familiare - adozione, affido, ospitalità, cura degli anziani e dei disabili - e la promuovono come bene per il singolo e per la società. Nata nel 1982 a Milano si è ampiamente diffusa in tutta Italia e anche a Firenze dal 1986. L’Associazione ha il suo fulcro nell’amicizia tra le famiglie accoglienti, che dà origine ad attività e iniziativa educative e di sostegno all’esperienza.

«La pienezza sperimentata nel praticare l’accoglienza può toccare il cuore di chiunque incontriamo. È la sfida proposta ad un gruppo di artisti – spiega Luciano Cristoferi, presidente di Famiglie per l’Accoglienza Toscana, che organizza la mostra -: frequentare, incontrare le nostre famiglie ed esprimere poi, secondo la forma artistica propria di ognuno, ciò che avrebbero vissuto; il quello che avrebbero colto attraverso il loro come. Con la loro sensibilità umana e artistica hanno ben rappresentato la sorpresa suscitata dall’imbattersi in gente assolutamente normale che attraverso semplici gesti di accoglienza indica una strada possibile per tutti. Per questo abbiamo ritenuto che fosse interessane riproporre il percorso della Mostra anche a Firenze, come suggerimento e spunto per una riflessione».

21/09/2023 13.01
Redazione di Met


 
 


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