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Università di Firenze
Origini: sulle tracce dell’evoluzione umana
Si terrà sabato 17 febbraio presso il PIN Polo Universitario di Prato il convegno che fa il punto sullo studio scientifico dell'evoluzione umana.
Il convegno, organizzato dai Club Rotary Filippo Lippi, Rotary Prato e Lions Castello dell’Imperatore, è aperto a tutti gli interessati e prenderà avvio alle ore 10:00, presso l’Aula Magna “Maurizio Fioravanti” della sede.
Gli studi sull’evoluzione umana sono oggi un campo di ricerca fra i più dinamici, che si arricchisce quasi quotidianamente di nuove scoperte, e i modelli dell’evoluzione biologica e culturale umana sono in continuo aggiornamento. Il convegno, offre l’opportunità per un aggiornamento su queste affascinanti tematiche, attraverso l’incontro con alcuni dei massimi esperti.
Lo studio scientifico dell'evoluzione umana è iniziato fra la seconda metà del XVII e la fine del XIX con una serie di contributi e dibattiti di cui furono protagonisti fra gli altri Linneo, Lamarck, Darwin, Wallace, e Haeckel. Pur disponendo ancora di evidenze empiriche molto limitate, quei pionieri dell'antropologia gettarono le basi dello studio scientifico dell'origine degli umani moderni e delle loro relazioni con altre specie di Primati. Da quei primordi lo studio dell'evoluzione umana ha fatto enormi progressi, grazie alla scoperta di una grande quantità di fossili e di manufatti umani preistorici, ma soprattutto grazie all'utilizzazione di tecniche allora inimmaginabili per la datazione assoluta dei reperti e per la loro analisi strutturale. A questi si sono aggiunti metodi di analisi fisica e chimica che permettono di ricostruire la dieta degli antichi umani e di ricavare informazioni sugli stili di vita e sulla mobilità.

Ma è soprattutto dagli studi di genetica delle popolazioni umane e dalle analisi del DNA antico che sono venuti alcuni dei contributi più originali e rivoluzionari nello studio dell'origine, della diffusione geografica e delle antiche vicende demografiche di Homo sapiens e di altre specie umane. Uno dei dati più evidenti che derivano dalla integrazione di informazioni paleoantropologiche, genetiche e paleogenetiche, archeologiche, paleoclimatiche e paleoecologiche, è che il genere Homo è emerso circa due milioni e mezzo di anni fa nell'ambito di un processo evolutivo molto complesso e articolato, che si è svolto in Africa sullo sfondo delle trasformazioni climatiche ed ecologiche che hanno interessato quel continente a partire da circa 7 milioni di anni fa. Gli umani anatomicamente moderni - Homo sapiens - sono a loro volta comparsi circa 300.000 mila anni fa sempre nel continente africano e da lì si sono diffusi su tutto il pianeta, sovrapponendosi a forme umane comparse precedentemente, con le quali hanno intessuto rapporti di competizione ma anche di integrazione genetica e probabilmente culturale.

Programma e locandina a questo link: https://www.pin.unifi.it/eventi/1352-origini-sulle-tracce-dellevoluzione-umana

14/02/2024 13.31
Università di Firenze


 
 


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