L’arte contemporanea che dialoga con le onde gravitazionali, la fisica dei neutrini, l’energia oscura e i raggi cosmici. Torna la rassegna “Grasping the cosmos” a Villa Galileo, l’ultima dimora del grande scienziato, parte integrante del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino.
Domani, sabato 4 maggio (ore 17 – Via del Pian dei Giullari, 42 Firenze), si inaugura “Inner Worlds, Outer Spaces”, la prima mostra personale a Firenze di Daniela De Paulis, la cui arte multimediale combina performance, sound e video, concentrandosi sul concetto di Spazio nel suo significato più ampio, tra radioastronomia, neuroscienze e cosmologia.
L’esposizione, a cura di Valeria D’Ambrosio, rappresenta la seconda edizione de Il senso delle stelle, progetto di residenza per artista all’interno della PhD School “Theoretical Aspects of Astroparticle Physics, Cosmology and Gravitation”, organizzata dal Galileo Galilei Institute for Theoretical Physics.
Con Inner Worlds, Outer Spaces, Daniela De Paulis indagherà le interazioni che tengono in vita l’Universo, per passare da una prospettiva antropocentrica ad una prospettiva cosmica.
Apriranno l’inaugurazione con il loro saluto il presidente del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino Marco Benvenuti, il responsabile Outreach del Galileo Galilei Institute-INFN Andrea Cappelli, il direttore di INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri Simone Esposito e il direttore CNR-Istituto Nazionale di Ottica Francesco Saverio Cataliotti. Introdurranno l’iniziativa Valeria D’Ambrosio, Pietro Centorrino e Franco Bagnoli. Seguiranno contributi della storica della scienza Natacha Fabbri (Museo Galileo), dell’astrofisico Franco Vazza (Università di Bologna) e del neurochirurgo Alberto Feletti (Università di Verona). Seguirà la visita guidata alla mostra, a cura dell’artista.
La mostra sarà accompagnata da un ricco programma satellite di eventi (su prenotazione:
edu@sma.unifi.it | 055 2756444) che, tra visite guidate, attività laboratoriali e incontri con esperti, permetterà al pubblico di approfondire i temi scientifici che hanno ispirato le opere esposte.
“Il senso delle stelle” è realizzato grazie alla collaborazione di tutti gli enti di ricerca del Colle di Arcetri: il Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, il Galileo Galilei Institute dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astrofisico. Si riconferma anche per quest’ultima fase di “Grasping the cosmos” il contributo scientifico del Museo Galileo e del Comitato di Coordinamento della Terza Missione (CC3M) dell'INFN.