Il Punto Tavarnelle, alleato perfetto contro la noia e la solitudine, fa compagnia anche d’estate con i manufatti e i sogni che lanciano un ponte tra il passato e la contemporaneità. La sua lunga storia, capace di narrare nonostante l’età secolare, si respira tra i pezzi unici, esposti come tesori di una dolce vita chiantigiana, nel piccolo Museo del Ricamo presso la Pieve di San Pietro in Bossolo a Tavarnelle, gestito degli Amici del Museo, dove si possono ammirare abiti da sposa, scarpe, tovaglie, lenzuola, tende, centrotavola, paramenti sacri, e prende nuova linfa vitale nei famosi dadini realizzati dalle merlettaie del ventunesimo secolo.
Il Punto Tavarnelle ripercorre instancabile le radici di Barberino Tavarnelle. Nato oltre cento anni fa per iniziativa di una suora, il lavoro su foglio ebbe modo di conoscere una stagione d’oro negli anni Cinquanta e Sessanta. Grazie alle ricamatrici di Tavarnelle il pizzo fece il giro del mondo, adottato dalla casa di alta moda Ferragamo per la realizzazione delle pregiate tomaie e indossato dalle star italiane e internazionali come Sofia Loren e Anna Magnani. Oggi il Comune, sotto la spinta del sindaco David Baroncelli che qualche anno fa ebbe lanciò una campagna di informazione e un progetto di valorizzazione, promozione e formazione intorno all’antico ricamo, continua a scommettere sul passato e a riempire di nuove pagine il libro dell’arte dell’ago e del filo made in Tavarnelle. L’obiettivo è cercare nuove strade e opportunità artigianali e culturali nel ricamo nato tra le mura domestiche (o appena fuori, davanti all’uscio di casa) e farlo rinascere attraverso la passione di un'intera comunità.
Considerato il successo della prima edizione “Impara l’arte con il Punto Tavarnelle”, il Comune riparte con una nuova stagione dell’attività di formazione gratuita per dare un futuro alla tradizione artigianale che in passato rappresentava un vero e proprio mestiere e una conseguente fonte di sostentamento per le donne del paese.
“Siamo consapevoli del valore di questa importante eredità culturale che intendiamo portare avanti e sviluppare in chiave contemporanea – dichiara il sindaco David Baroncelli – dall’idea, lanciata sui social e dalla ricerca delle concittadine, ultime testimoni, alcune delle quali centenarie, che conoscono i segreti del pizzo tavarnellino all'attività di formazione gratuita che abbiamo messo in piedi con Chiantiform alla quale hanno partecipato una settantina di persone. Anche per rispondere alle richieste delle neomerlettaie che hanno concluso la loro prima esperienza qualche mese fa, desiderose di approfondire le loro conoscenze, è nata la volontà di attivare una seconda edizione del ciclo di corsi in partenza a settembre”. “Lo ha dimostrato nel passato e continua a rivelarlo oggi, aggiunge il primo cittadino – il Punto Tavarnelle rafforza le relazioni, unisce le generazioni e crea dei rapporti speciali tra le persone, anche tra nonne e nipoti, come nel caso di Tosca Bertoni, cento anni appena compiuti, e la nipote Silvia”.
Come per la prima edizione, i corsi saranno organizzati dall’agenzia formativa Chiantiform, presieduta da Elisa Corneli, e saranno proposti in modo da offrire la possibilità di scelta tra il livello principiante e il livello intermedio. Iscrizioni gratuite entro lunedì 16 settembre 2024: Chiantiform tel./fax 055/8294624
info@chiantiform.it. Info: Cinzia Dugo cell. 3351601893.