Regione Toscana
Consiglio della Regione. Salario minimo: sì all’unanimità a mozione M5S
Il Consiglio regionale ha approvato il provvedimento illustrato dalla proponente, Irene Galletti
L’aula di palazzo del Pegaso ha approvato all’unanimità la mozione, “In merito alla tutela della retribuzione minima in tutti i contratti di appalto di opere e servizi della Regione Toscana”,
registrando il voto favorevole di tutti i 25 consiglieri presenti, appartenenti ai gruppi di Italia Viva, Fratelli d’Italia, Lega, Movimento 5 Stelle e Partito democratico.
A presentare il provvedimento la proponente, Irene Galletti (M5S) che, sottolineando l’attualità dell’argomento, ha ricordato le direttive del Parlamento Europeo, l’articolo 36 della Costituzione, le mozioni approvate in Consiglio regionale, il Codice dei contratti pubblici, e le iniziative di Comuni e Regioni, per quanto di loro competenza. Ad esempio, il Comune di Firenze ha stabilito che nessun lavoratore dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora negli appalti in cui il Comune è stazione appaltante, mentre la Toscana, con specifico atto, ha impegnato la Regione stessa verso il Parlamento, a sostegno di una proposta di legge nazionale in materia.
Ma essenzialmente occorre “garantire, per gli appalti in cui siano coinvolte la Regione ed i suoi Enti, un salario minimo ai lavoratori, qualunque sia la forma contrattuale che leghi questi ultimi alla prestazione di beni o servizi, in modo da evitare escamotage di qualunque genere a loro danno”, come si sottolinea nella mozione.
Da qui l’impegno rivolto alla Giunta regionale ad assicurare, in coerenza con quanto previsto dal Codice degli Appalti, per tutte le procedure di gara che vedano direttamente quali stazioni appaltanti Giunta regionale e Consiglio regionale, l’applicazione al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni del contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta; a farsi promotori dell’applicazione di tale principio presso i propri organi
strumentali e le proprie società partecipate; a controllare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora. La mozione, infine, impegna l’esecutivo “a verificare puntualmente il rispetto dell’applicazione del contratto e delle condizioni contrattuali in maniera costante redigendo ogni sei mesi un report relativo agli appalti in essere ed alle verifiche sui contratti”; e ad organizzare incontri con le organizzazioni sindacali, per raggiungere “l’obiettivo per l’Amministrazione che tutti i contratti in essere prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora”.
18/09/2024 13.27
Regione Toscana