Comune di Greve in Chianti
Piccoli autori e autrici teatrali crescono. Gli studenti e le studentesse della media Giovanni da Verrazzano vincono un premio nazionale per la drammaturgia giovane con un testo sulla figura di Giovanni da Verrazzano
A comporre la giuria del concorso romano nomi di alto calibro nel panorama artistico nazionale quali Anna Mazzamauro, Mariano Rigillo, Virginio Gazzolo. Il presidente del premio Guido Mazzella, fondatore della scuola di teatro universitario de La Sapienza, maestro di Gigi Proietti: “Non ho avuto dubbi, alla scrittura drammaturgica della secondaria di primo grado Giovanni da Verrazzano ho assegnato il massimo del punteggio”
Ogni 17 aprile la stessa storia. Un destino infame che rende vittime i membri di una famosa ciurma, quella dell’esploratore Giovanni da Verrazzano, prigionieri di incantesimi e rituali di una Storia che perde la bussola e finisce tra i coni impazziti di una clessidra che gioca con il tempo. Catapultata nel futuro, nonostante siano passati 500 anni dal famoso viaggio sulle coste atlantiche degli Stati Uniti e dalla scoperta della baia dove fu fondata la città di New York. Sarà pure partito tutto da una maledizione, almeno questo dovrebbe essere il perno dell’invenzione teatrale scaturita dalla penna degli studenti e delle studentesse della secondaria di primo grado Giovanni da Verrazzano di Greve in Chianti, ma il testo teatrale “Giovanni da Verrazzano, ritorno al futuro” non ha fatto che portare ‘bene’ al soggetto e ai suoi giovanissimi autori. Un gruppo di sette ragazze e ragazzi, iscritti lo scorso anno alla I A e alla I B, che è risultato vincitore del Premio nazionale per una drammaturgia giovane Michele Mazzella, quarti sul podio, selezionati tra settanta scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia.
“Non ho avuto dubbi, sin dalla prima lettura. Alla scrittura drammaturgica sulla figura di Giovanni da Verrazzano ho assegnato il massimo del punteggio, la storia mi è piaciuta tantissimo, il racconto in chiave teatrale proposto dai ragazzi e dalle ragazze del Comprensivo di Greve in Chianti, la portata storica dell’intreccio e il legame forte, innegabile con il territorio hanno conquistato tutta la giuria”. Guido Mazzella, autore, regista, drammaturgo, docente di teatro, alla presidenza da venti anni del Premio romano, si rivela uno dei fan più accaniti del lavoro scritto e interpretato dagli studenti e dalle studentesse della media grevigiana. L’esperto che ha fondato la scuola di teatro universitario de La Sapienza di Roma, una bottega d’arte da cui sono usciti alcuni dei più grandi attori e attrici del cinema e del teatro italiano quali Gigi Proietti, Stefano Satta Flores, Anna Mazzamauro, Mariano Rigillo, Virginio Gazzolo, attende di premiare al Teatro Ghione di Roma, il prossimo 11 novembre, insieme alla giuria del concorso nazionale, l’Istituto grevigiano che solo da qualche giorno ha ricevuto la bellissima notizia riempiendo di gioia gli aspiranti drammaturghi e drammaturghe e le loro insegnanti. Si tratta di Bianca Crini, Giorgia Ermini, Adele Gaspar, Stella Solinas, Elisa Sotgiu, Giulio Turchi Lorenzo Salerno, coordinati dalle professoresse di italiano Caterina Nencetti e Barbara Di Grande.
“I ragazzi e le ragazze sono stati straordinari – dichiarano le insegnanti – propositivi e costruttivi, ci ha colpito in particolar modo il lavoro di gruppo, la scrittura originale e divertente, il modo in cui si sono confrontati e hanno accordato i suoni, mettendo ognuno le proprie inclinazioni e le proprie idee al servizio del testo che si è caratterizzato per la composizione corale”. L’opera è scaturita da un corso di drammaturgia che le insegnanti hanno tenuto in classe nel corso dell’anno e che ha appassionato i ragazzi e le ragazze a tal punto da volersi sperimentare nella scrittura teatrale e nell’allestimento di una vera e propria pièce con tanto di cast, regia, costumi.
“Abbiamo voluto condividere lo spettacolo riservando una rappresentazione itinerante tra gli spazi esterni e interni della scuola al pubblico delle famiglie – dichiara la dirigente scolastica Rossella Aiello – e ad alcuni ospiti quali gli amministratori comunali, Luigi Cappellini, presidente della Fondazione Giovanni da Verrazzano e Marco Hagge, l’autore del libro “Giovanni da Verrazzano. Navigatore e gentiluomo” cui gli studenti e le studentesse si sono ispirati, affascinanti dal profilo del marinaio esperto e dell’uomo rinascimentale attratto dalla bellezza dei luoghi e dal desiderio di conoscere dal punto di vista sociale e culturale la popolazione indigena”. Lo spettacolo srotola la storia dell’esploratore attraverso una serie di tappe nei luoghi simbolo della scuola dove sono posizionati dipinti, targhe ed elaborati dedicati al navigatore. L’idea è quella di allestire nuove repliche della rappresentazione rivolte ad un pubblico sempre più ampio, anche alla luce del premio ottenuto.
“Rivolgiamo i nostri più calorosi complimenti ai bravissimi giovani che si sono aggiudicati il premio – commenta il sindaco Paolo Sottani - siamo davvero entusiasti di questo riconoscimento, legato alla ricorrenza del cinquecentenario di Giovanni da Verrazzano e alle radici storiche di Greve in Chianti che stringe ancora oggi un legame speciale con gli Stati Uniti, la scuola che appassiona, ispira, racconta e dà spazio alle voci sperimentali e creative delle ragazze e dei ragazzi è il miglior luogo dove crescere, scoprire e affinare interessi e talenti, ci congratuliamo anche con le insegnanti che hanno saputo guidare e stimolare il percorso artistico del gruppo”.
Il testo si conclude con un lieto fine… per gli ospiti-fantasma, vecchi di cinque secoli che si apprestano a lasciare il futuro per tornare nel loro tempo, il 1524. Le ultime battute del copione non possono che essere affidate a Giovanni da Verrazzano che lancia un monito mentre dalle gambe sente salire quello strano formicolio che annuncia il graduale scioglimento della maledizione. Verrazzano invita i giovani di oggi a non perdere mai il gusto e il piacere di scoprire l’altro quando il percorso di conoscenza porta ad accogliere, a percepire la meraviglia, ad abbattere ogni forma di barriera ed abbracciare la diversità, come fonte di ricchezza umana.
19/09/2024 10.51
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