Redazione di Met
Arriva al Conventino Caffè Letterario la mostra “la rinascita di Venere” di Giulia Maglionico, sul tema della violenza alle donne
Inaugurazione venerdì 4 ottobre alle ore 18 negli spazi di Via Giano della Bella; sarà aperta al pubblico fino al 17
Promossa dall’Archivio per la Scrittura e la Memoria delle Donne “Alessandra Contini Bonacossi” (con sede presso l'Archivio di Stato di Firenze), con la collaborazione dell'Università di Firenze (Dipartimento Folilpsi) e del Conventino Caffè Letterario, si inaugura venerdì 4 ottobre alle ore 18 la bella mostra che ruota intorno al tema della violenza di genere, contro la violenza alle donne.
Tema caro all'artista, dopo l'esposizione nel Palazzo della Regione Emilia Romagna nel 2022, saranno le sale del Conventino, in Via Giano della Bella, ad accogliere le opere di Giulia Maglionico, fino al termine della mostra, previsto per giovedì 17 ottobre.
Artista poliedrica, Giulia Maglionico vive a Reggio Emilia ma è fiorentina di nascita; lavora mescolando generi diversi come la grafica, l'illustrazione e la pittura,con tono costantemente ironico, provocatorio e divertente.
Citando da uno degli interventi dei relatori che presenteranno la mostra: “Lo sguardo dell’artista è strabico: guarda contemporaneamente alle avanguardie storiche, alla Pop Art, alla Street Art, al fumetto, all’illustrazione, in una commistione che nulla lascia al caso. La mano sapiente sa dosare, mescolare, combinare, in una mescidazione che crea una cifra personalissima, unica e riconoscibile.
Non ci sono sfumature, non sono previste nel gioco (duro) messo in campo da Giulia Maglionico con i suoi espressionistici à plat: si gioca a carte, si gioca con gli animali, ma attenzione qui non stiamo solo giocando: ce lo ricordano con ironia (ma feroce) i suoi quadri della serie “YOU TOO” e “FUCK”. Neppure il potere è esente dalle “riflessioni armate” di Maglionico sulla società contemporanea: nel Politically incorrect picture show arcigni uomini e donne di potere si presentano a doppia faccia sulle carte, per giocare un gioco avido e duro, spietato come loro” (Antonella Ortolani).
02/10/2024 15.32
Redazione di Met