Riapre il Museo della Badia di Vaiano in occasione della festa parrocchiale dedicata a San Salvatore. Un anno fa, nell’ottobre 2023, venne chiuso a causa di urgenti interventi di messa in sicurezza degli ambienti, bisognosi di misure necessarie per tutelare e conservare la collezione del museo. I lavori di adeguamento sono stati compiuti e adesso questi antichi spazi, ricchi di bellezza e di storia, vengono nuovamente messi a disposizione dei visitatori.
L’inaugurazione è in programma domenica 10 novembre al termine della messa festiva celebrata in badia alle ore 10,30. Presiede il vicario generale monsignor Daniele Scaccini e concelebra il parroco don Marco Locati. È presente l’Amministrazione comunale.
La riapertura è stata fortemente voluta dalla direttrice dei Musei Diocesani Veronica Bartoletti e dalla parrocchia di Vaiano, che fin da subito si è messa a disposizione per restituire alla comunità il proprio patrimonio artistico e religioso. «Siamo contenti di poter riaprire il museo dopo un anno di adeguamenti – afferma Bartoletti – e anche di aver ripensato il percorso museale per rendere questi ambienti ancora più fruibili al pubblico. Abbiamo compiuto un ampliamento, mettendo in dialogo tutti gli spazi, come le antiche cucine, la sala delle vasche e il chiostro con le sepolture longobarde.
Questo è un luogo ricchissimo di storia, il nostro auspicio è che il territorio e la comunità vaianese si ritrovino in questo importante presidio culturale e religioso». Come detto, fondamentale è stato il sostegno della parrocchia, che contribuirà con alcuni volontari al servizio di apertura e chiusura. La gestione è curata dalla cooperativa Prato Cultura, realtà nata in seno alla diocesi, che già ha in gestione i Musei Diocesani di Prato.
Il nuovo percorso museale ha privilegiato una selezione di opere attinenti alla storia del complesso della badia e ai legami con il territorio. Sono stati realizzati nuovi pannelli informativi a corredo del museo, ma anche della chiesa di San Salvatore e degli altri spazi del monastero, rendendolo un complesso unico. Una parte dei nuovi pannelli è dedicata ai più piccoli, con giochi e attività da completare, attraverso l’apposito kit pensato per le famiglie e distribuito gratuitamente.
Il Museo della Badia di Vaiano si trova in quella che per secoli è stata l’Abbazia di san Salvatore, fondata sulla destra del fiume Bisenzio dai monaci benedettini. Il percorso museale si snoda attraverso le sale che un tempo erano parte del refettorio monastico e dell’appartamento dell’abate, regalando una visione completa del prezioso ruolo svolto dal monastero che ha segnato profondamente la vita della comunità locale. Attraverso reperti archeologici e opere d’arte sacra, il museo narra l’affascinante storia del complesso e del territorio nel corso dei secoli.
Tra le opere in mostra provenienti dalla Badia c’è una pila da fontana del 1236 e due pregevoli cibori rinascimentali (uno della bottega di Antonio del Rossellino), mentre una vivace tavola di Vincenzo Dori con la Madonna del Rosario (1594) proviene da Savignano, e da Meretto (Villa Hall) arriva una copia ottocentesca della Madonna di san Girolamo del Correggio. Infine un bel dipinto seicentesco col Commiato di Cristo dalla Vergine, viene da Sofignano. Collegati al museo sono la graziosa Cappellina dell’abate, con decorazioni e tele settecentesche e lo Studiolo dell’abate, decorato a paesaggi (1782). All’interno del museo sono in mostra una serie di oggetti di scavo, con frammenti ceramici e resti del corredo recuperato nelle tombe altomedievali e longobarde scoperte sotto il pavimento della chiesa e del chiostro, insieme ad altri reperti che consentono di ricostruire parte della storia e della complessa vita dell’abbazia. Il Museo della Badia di Vaiano aprì nel 1992 per volontà della parrocchia, degli enti locali ed è cresciuto negli anni grazie anche all'opera dell'associazione Pro museo.
L'orario di apertura è sabato e domenica 15-18 e su prenotazione per gruppi e scuole. L’ingresso è gratuito. Sono previste delle visite guidate al Museo domenica 10, 17, 24 novembre alle ore 16,30. Il costo è di 5 euro. Per informazioni e prenotazioni:
museobadia@diocesiprato.it.
Torna «Giovani in preghiera», serate di riflessione e silenzio per gli under 30 - Comunicato del 4 novembre 2024
Riprende il cammino di fede per i ragazzi e le ragazze della diocesi di Prato. Giovedì 7 novembre alle ore 21,15 nella chiesa di San Giorgio a Colonica è in programma il primo appuntamento con i Giovani in preghiera, ciclo di incontri rivolti agli under 30. Sarà il vescovo Giovanni Nerbini a guidare questa prima serata, che si aprirà con una sua riflessione e poi proseguirà con un momento di adorazione e di silenzio.
«Sono stati gli stessi giovani delle parrocchie a chiederci di riproporre questa formula – dice suor Deborah Tesi, coordinatrice dell’equipe diocesana di pastorale giovanile – chi è venuto gli scorsi anni ha apprezzato molto la possibilità di vivere insieme ad altri giovani una occasione di preghiera comunitaria e di farlo attraverso il silenzio». Un altro momento molto sentito dai partecipanti è quello della scrittura delle preghiere: a ogni giovane viene chiesto di prendere carta e penna e di scrivere su un foglietto una personale richiesta al Signore che l’equipe di pastorale giovanile al termine di ogni incontro raccoglie e consegna alle monache di clausura di San Clemente, affinché facciano proprie queste intenzioni durante la preghiera.
Il tema scelto per quest’anno dall’Equipe di Pastorale giovanile è «Lieti nella speranza» e si inserisce all’interno del Giubileo, il grande appuntamento che attende la Chiesa universale nel 2025.
«Giovani in preghiera» sono incontri a cadenza mensile. Questo il calendario: il 7 novembre a San Giorgio a Colonica; il 15 dicembre a San Silvestro a Tobbiana, il 9 gennaio a San Paolo a Stagnana; il 6 febbraio a Santa Lucia; il 20 marzo alle Carceri; l’8 maggio alla Madonna dell’Ulivo. Tutti gli incontri iniziano alle 21,15. Ogni serata sarà guidata da un animatore diverso.
La parrocchia del Sacro Cuore lancia il doposcuola per gli studenti cinesi - Comunicato del 31 ottobre 2024
Dopo la scuola di italiano per gli adulti, la parrocchia del Sacro Cuore di Prato propone una nuova iniziativa rivolta alla comunità cinese: il doposcuola per bambini e ragazzi. Il progetto nasce in collaborazione con la cooperativa Prato Cultura, è pensato per gli alunni delle scuole elementari e medie e si inserisce nell’attività pastorale dei padri Verbiti, comunità missionaria che da poco più di un anno è stata chiamata dal vescovo Giovanni Nerbini a guidare la parrocchia dei Ciliani.
«Monsignor Nerbini ci ha chiesto di costruire ponti con la comunità cinese di Prato e il punto di partenza non può che essere la conoscenza della lingua e della cultura italiana, ma anche di quella pratese», spiega il parroco padre Attilio Rossi, con un passato da missionario a Taiwan e capace di comunicare in cinese. Nel mese di luglio è iniziata la scuola di italiano per cinesi, proposta in orario serale per dar modo ai lavoratori di poter partecipare. La risposta è stata incoraggiante con circa settanta iscritti, che partecipano per imparare i rudimenti della lingua esercitandosi con semplici conversazioni.
Ora si intende coinvolgere anche le giovani generazioni. Nei giorni scorsi davanti alle scuole nelle zone dove è più alta la concentrazione di famiglie provenienti dalla Cina sono stati distribuiti volantini in italiano e in cinese per far conoscere la proposta del doposcuola, al quale, è bene specificare, possono partecipare anche bambini e bambine, ragazzi e ragazze non cinesi. «Ci piacerebbe molto avere studenti italiani e di altre nazionalità, il volantino è in doppia lingua e l’iniziativa si chiama semplicemente “doposcuola di Comunità Viva”, dal nome del centro pastorale del Sacro Cuore in via Fiorello Bini», dice ancora padre Attilio.
«L’ambito educativo rientra tra i servizi gestiti dalla cooperativa Prato Cultura, realtà nata in seno alla Diocesi di Prato – afferma Gabriele Bresci, presidente della cooperativa –; la proposta di collaborazione in questo progetto ci è arrivata dal parroco padre Attilio e noi ci siamo messi volentieri a disposizione. Siamo certi che questa nuova offerta andrà incontro alla esigenze di molte famiglie».
Come funziona. Le attività proposte sono quella primaria di fare i compiti insieme a dei tutor, appartenenti alla cooperativa Prato Cultura, e quella di «alfabetizzazione», dedicata al potenziamento della lingua e anche della cultura italiana. Il doposcuola ha un costo 160 euro al mese (due pomeriggi a settimana) per le elementari e di 220 euro al mese per le medie (due pomeriggi a settimana). È possibile inoltre aumentare la frequenza settimanale e sottoscrivere abbonamenti trimestrali. Gli ambienti di Comunità Viva sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 (per le elementari) e dalle 14,30 alle 19,30 (per le medie). Il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18, sono in programma corsi di cinese, di matematica, inglese e altre materie fondamentali. Ogni giorno sarà presente padre Attilio o padre Giacomo Li, religioso verbita della comunità del Sacro Cuore di origine cinese.
Per facilitare le comunicazioni è stato creato anche un gruppo Whatsapp del doposcuola (il qr code per l’iscrizione si trova sul volantino).
Per informazioni in italiano 0574-965595, in lingua cinese +393455022415 oppure +393491865200; email
pratocultura@gmail.com
Tutti i Santi e fedeli defunti, le celebrazioni nei cimiteri della Misericordia e Chiesanuova - Comunicato del 30 ottobre 2024
Il mese di novembre si apre con la festa di Tutti i Santi, alla quale segue la tradizionale commemorazione dei fedeli defunti. Come ogni anno, in tutte le chiese si celebra l’Ottavario dei morti. Di seguito pubblichiamo il calendario delle celebrazioni del vescovo Giovanni Nerbini presso il cimitero di Chiesanuova e quello della Misericordia, nonché gli orari della cattedrale.
Il Vescovo presiederà il primo novembre la messa delle 15,30 presso l’oratorio del cimitero della Misericordia in via Galcianese, a cui seguirà la benedizione delle tombe, mentre sabato 2 novembre, sempre alle 15,30, sarà invece al cimitero di Chiesanuova per la celebrazione eucaristica e la benedizione.
Oltre a queste, diverse sono le celebrazioni che si susseguono dal 31 ottobre al 9 novembre: nella cappella di San Michele Arcangelo nel cimitero di Chiesanuova si recita il rosario alle 15 e si celebra la messa alle 15,30 ogni giorno dal primo all’8 novembre.
L’Arciconfraternita della Misericordia di Prato ha organizzato il calendario delle celebrazioni all’oratorio di San Michele e all’oratorio del cimitero. In via Convenevole, presso l’oratorio di San Michele, è prevista per venerdì primo novembre alle ore 14,30 la liturgia dei vespri, al termine della quale la brigata dei fratelli e delle sorelle raggiungerà il cimitero, mentre sabato 2 novembre alle ore 17 si celebra la messa in suffragio di capiguardia, fratelli e sorelle della Misericordia deceduti nell’anno.
All’oratorio del cimitero della Misericordia, oltre alle consuete messe del primo novembre alle 8,30, alle 10 e alla celebrazione delle 15,30 officiata da mons. Nerbini, la commemorazione dei defunti, sabato 2 novembre, è prevista alla messa delle 8,30; mentre sabato 9 novembre, alle 9, la messa sarà celebrata all’altare della cripta per le vittime di tutte le guerre. Presso i locali della sede operativa della Misericordia, in via Galcianese, il primo novembre verrà distribuito il pane benedetto dalle ore 9 alle 12,30.
In cattedrale, venerdì primo novembre si celebrano le messe secondo l’orario festivo (9 - 10,30 - 12 e 19), mentre il 31 ottobre la prefestiva è alle 18. Sabato 2 novembre alle 9,30 mons. Nerbini celebra la messa capitolare, al termine della quale benedirà le tombe dei canonici nella cripta delle Volte (messa prefestiva alle 18).
Lunedì 4 novembre, alle 9,30, in occasione della festa dell’Unità nazionale, il vicario generale monsignor Daniele Scaccini celebra la messa per le Forze Armate, le autorità cittadine e le associazioni d’arma.
Una installazione sonora per il Museo dell'Opera del Duomo di Prato. Sabato 26 ottobre la presentazione - Comunicato del 23 ottobre 2024
Continua il dialogo tra arte antica e contemporanea all’interno del Museo dell’Opera del Duomo di Prato. Nel chiostro romanico della cattedrale si trova «Il respiro del tempo», installazione sonora dell’artista Giacomo Bonciolini, donata al Museo dalla galleria Die Mauer. Sabato 26 ottobre alle ore 15,30 è in programma l’inaugurazione dell’opera, alla presenza dell’autore.
Già a partire dagli anni ‘90, con l’installazione delle opere di Robert Morris e Giuliano Giuman, l’antico e suggestivo chiostro romanico si è aperto al contemporaneo, creando un ponte tra la collezione del Museo e l’arte del nostro tempo. Una vocazione e una attitudine confermate dalla presenza in cattedrale del presbiterio realizzato da Morris e del sepolcro dei vescovi di Giuseppe Spagnulo. Bonciolini si inserisce in questo progetto per arricchire il percorso espositivo del Museo e lo fa in modo originale e suggestivo con una installazione sonora. L’opera si compone di una pianta di gelsomino, che parte da terra e si arrampica su una delle pareti del chiostro, nella quale sono stati inseriti dei piccoli altoparlanti in alluminio e metallo che emettono dei suoni e delle parti recitate da una voce narrante. Una attrice legge piccoli brani tratti dalle principali tradizioni religiose: cristianesimo, taoismo, induismo, buddismo e anche un testo di Rumi, mistico di ispirazione islamica. «Grato a tutte le religioni per averci indicato percorsi di comprensione di un Infinito perenne che anche la scienza contemporanea non riesce ad avvicinare e a spiegare – dice Giacomo Bonciolini – ho cercato in quest’opera di realizzare una sintesi, avendo come punto di partenza l’auspicio di un maggiore dialogo interreligioso». L’idea dell’artista è quella di offrire «spunti di riflessione su quanto di misterioso vi sia ancora nella realtà che percepiamo intorno a noi e su quanto sia articolato il rapporto fra uomo e natura, che diventa in questo caso, punto di partenza per percepire e indagare il rapporto fra l’uomo e il divino».
Il lavoro di Bonciolini, originario di Monsummano, inizia nella seconda metà degli anni ‘70 con lavori di ispirazione dadaista e futurista. Con la sua ricerca sperimenta il rapporto tra il suono, la musica e l’arte.
La nuova installazione arriva al termine di un lavoro iniziato durante la direzione di Claudio Cerretelli e si conclude con la nuova direttrice del Museo dell’Opera del Duomo Veronica Bartoletti. «Con questa opera si arricchisce il nostro percorso espositivo – commenta Bartoletti –; il Museo non custodisce soltanto il prezioso patrimonio storico e artistico della Chiesa di Prato, ma intende aprirsi sempre di più all’arte e alla bellezza, per rendere le esperienze di visita sempre più suggestive e coinvolgenti. Ringraziamo Die Maur per la generosa collaborazione».
Alla presentazione di sabato 26 ottobre, aperta a tutti gli interessati, partecipano il vicario generale e direttore dell’ufficio diocesano per i beni culturali monsignor Daniele Scaccini, la direttrice Veronica Bartoletti, il presidente dell’Opera del Duomo di Prato Claudio Cerretelli, Meri Marini e Carlo Chiavacci della galleria d’arte Die Mauer e il curatore Piergiorgio Fornello.