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Comune di San Casciano
San Casciano. Cucine nelle scuole, San Casciano esempio virtuoso della Toscana
Quasi tutti i plessi scolastici, di ogni ordine e grado, presenti a San Casciano e nelle frazioni, sono dotati di cucine interne dove si preparano e si cuociono i pasti per gli allievi e le allieve. Il sindaco Roberto Ciappi: “All’alta qualità del servizio facciamo corrispondere una tariffa media, rimasta invariata da molti anni, di circa 3 euro a pasto, testimone di una particolare attenzione che riserviamo alle fasce più deboli della popolazione”
San Casciano in Val di Pesa è uno dei comuni più virtuosi della Toscana poiché da anni porta avanti una politica educativa che mira a conferire qualità al servizio di refezione scolastica mantenendo e implementando le cucine all’interno delle scuole. Quasi tutti i plessi scolastici presenti nel territorio comunale che sono quattordici, di ogni ordine e grado, nidi comunali, scuole dell’infanzia e scuole primarie, sono dotati di un proprio spazio finalizzato alla preparazione e alla cottura dei pasti. Nelle cucine, ampie e attrezzate, ogni pietanza che compone il menu della giornata viene realizzato in loco dai cuochi e dalle cuoche della Cir Food, la cooperativa alla quale il Comune ha affidato la gestione del servizio.

“Le cucine all’interno delle nostre scuole fanno senza dubbio la differenza, rappresentano un fiore all’occhiello nel percorso delle scelte, delle azioni e degli investimenti educativi realizzato dal Comune – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – i pasti espressi garantiscono freschezza, sostenibilità e a guadagnarci non sono solo gli allievi e le allieve ma anche l’ambiente. I cibi evitano di fare giri lunghi, non arrivano da zone distanti ma sono cucinati all’interno di spazi cottura ampi e provvisti di attrezzature confortevoli e all’avanguardia”.

Anche sul fronte economico il Comune tiene a rispondere alle esigenze delle famiglie. “Le tariffe sono le stesse da anni, non subiscono variazioni da molto tempo,- aggiunge il primo cittadino - la media è di circa 3 euro a pasto e grande attenzione è dedicata alle fasce più deboli della popolazione per le quali gli importi variano in base alle cinque fasce in cui si articola l’Isee”.

Altra importante novità è il contributo del valore di 25 euro che il Comune eroga a ogni bambino per una o due settimane a seconda delle fasce Isee. Una misura che la giunta Ciappi può stanziare grazie al riconoscimento di mensa biologica assegnato al Comune dal Ministero. “Un’importante risorsa – sottolinea l’assessore alle Politiche educative Duccio Becattini – che mettiamo a disposizione delle famiglie, questo finanziamento ci ha consentito anche di programmare e realizzare una serie di azioni e di eventi volti alla sensibilizzazione sul consumo consapevole e all’educazione della cultura del cibo in collaborazione con l’Istituto comprensivo di San Casciano e il Biodistretto del Chianti”. Si inserisce in questo percorso l’iniziativa aperta a tutti, in programma domenica 18 maggio alle ore 16, negli spazi della Sala del Cappellone di Sant’Antonio Abate, nel corso della quale saranno esposti gli elaborati degli alunni e delle alunne che hanno partecipato al progetto “Salviamo le api e gli impollinatori”. Ai partecipanti sarà offerta una merenda realizzata con i prodotti dell’alveare. L’iniziativa è curata dal Biodistretto del Chianti.

I cuochi nella cucina di una delle scuole (Foto da comunicato Comune di San Casciano in Val di Pesa)

15/05/2025 10.09
Comune di San Casciano


 
 


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