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Comune di Castelfiorentino
Empolese Valdarno Valdelsa: La Società della Salute mette in atto misure contro il gioco d’azzardo
Tre ambiti di intervento con il progetto “Play4Fun”: scuola, lavoro e popolazione in generale per combattere una piaga che colpisce migliaia di cittadini nell’area del Valdarno, dell’Empolese e della Valdelsa

Oltre sessantacinque milioni di euro spesi nel gioco d’azzardo. A tanto ammonta il bilancio negativo (dati 2023) tra quanto speso e le vincite ottenute nei 15 Comuni della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa. Numeri da capogiro, dunque, riflesso di un fenomeno che può essere considerato come una vera e propria “piaga” per le famiglie colpite da questa dipendenza dal gioco. Un insieme di situazioni che interessano in modo trasversale la popolazione, ma che talora faticano ad acquisire anche una loro piena visibilità sociale. Per tutti questi motivi la Società della Salute sta mettendo in campo una serie di misure che dovranno agire sia sul versante della prevenzione che del contrasto vero e proprio al gioco d’azzardo. Il progetto prende il nome di “Play4Fun” ed è stato illustrato questa mattina nella sede della Società della Salute di Empoli, con interventi della Presidente, Francesca Giannì, del direttore Franco Doni, del coordinatore del progetto, Fabrizio Fioretti, di Stefano Cuotto (direttore FF, UFC Dipendenze Empoli), di Anna Mellini (dirigente medico Serd di Empoli), con la partecipazione di numerosi referenti delle amministrazioni comunali e degli enti del terzo settore che fanno parte della coprogettazione.
Il progetto “Play4Fun” è articolato in tre ambiti di intervento, ognuno dei quali mira a coinvolgere target specifici. Il primo, rivolto alla popolazione generale, prevede l’attivazione e la messa in rete di 3 sportelli di ascolto (Empoli, Fucecchio e Certaldo), a cui se ne aggiungono altri due già presenti (Castelfiorentino e San Miniato). Sono luoghi presidiati da operatori e volontari che offrono ascolto, informazione, sensibilizzazione e orientamento verso i servizi del territorio. L’intento è quello di diffondere conoscenza in modo capillare, anche con azioni che vedono coinvolte associazioni sportive e comunità straniere, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni Comunali della zona, e una campagna informativa multicanale che intende responsabilizzare anche i gestori delle attività autorizzate al gioco legale.
Ad integrazione di queste attività si svolgeranno eventi pubblici di sensibilizzazione distribuiti nelle diverse aree e rivolti a differenti fasce di popolazione.
Il secondo ambito, che riguarda il mondo del lavoro, prevede momenti di confronto e approfondimento con alcune aziende “sensibili” locali, contando sul supporto delle associazioni di categoria e dei soggetti sindacali con le proprie rappresentanze, e chiama in causa anche l’ampia e diffusa rete dei Circoli ARCI dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore con i loro gestori e fornitori.
Si tratta di incontri di carattere laboratoriale, rivolti sia alla dirigenza che ai lavoratori, orientati a fornire indicazioni per sviluppare strategie di prevenzione e, allo stesso tempo, a raccogliere informazioni per una ricerca qualitativa che inquadri alcuni aspetti del fenomeno sul nostro territorio.
L’ultimo ambito, che vedrà la sua attuazione nel corso dell’anno scolastico 2025/2026, coinvolge il mondo della scuola, in particolare gli istituti secondari di secondo grado, i quali potranno aderire alla co-progettazione di attività insieme agli operatori del Terzo Settore partner del progetto sia per quanto riguarda la dimensione informativa e formativa del corpo docente rispetto ai rischi del Gioco d’azzardo, sia per quel che concerne la didattica collegata alle tematiche del progetto.
Si prevede che gli studenti stessi possano richiedere incontri e attività laboratoriali durante momenti di autogestione (es. settimana dello studente), nei quali saranno impiegate nuove tecnologie (es. Intelligenza Artificiale) o saranno realizzati giochi da tavolo ispirati al “gioco sano” e di carattere cooperativo.
Il percorso si concluderà con un evento finale a giugno 2026, rivolto sia al mondo della scuola che alla popolazione in generale, ispirato al modello “disconnect-day”, una giornata senza smartphone e connettività per riscoprire il valore del tempo, della compagnia, delle emozioni reali con attività creative, talk ispirazionali ed altri interventi.
"La SdS – osserva la Presidente, Francesca Giannì – si conferma ancora una volta come una realtà in grado di fare squadra per ottimizzare le capacità di attrarre risorse attraverso bandi e avvisi di finanziamento, migliorando così le capacità di investimento sui territori dei 15 Comuni, in linea con la sua missione primaria, ovvero la tutela delle fragilità. Lo facciamo in questo caso con un progetto di contrasto al gioco d'azzardo in una logica di prevenzione, che indaga le cause di questa piaga sociale e agisce su tutti gli attori principali al fine di sensibilizzare non il singolo ma tutta la comunità che vi ruota attorno per metterla in guarda sui rischi e sui pericoli del gioco”.

15/05/2025 12.46
Ufficio stampa Comune di Castelfiorentino


 
 


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