Il cantiere è partito. La città ci crede: vedrà realizzato il teatro Il Ferruccio. Un nuovo progetto, una nuova prospettiva e un unico obiettivo: Empoli merita un luogo aperto a tutti, inclusivo, che sia il punto di riferimento per la cultura dove arte, musica e spettacoli si fondono e avranno una loro ‘casa’.
E con l’avvio dei lavori, si torna anche alle cerimonie di ringraziamento e riconoscimento nei confronti dei donatori e donatrici che hanno continuato in questi mesi a sostenere Il Ferruccio. La nuova campagna di membership “Adotta una poltrona” è già entrata nel vivo. Diventare un sostenitore del Teatro Il Ferruccio, dare il proprio contributo, può aiutare nella costruzione di questo luogo. Ogni donazione è importante ed è un gesto che va ben oltre: è un segno profondo di fiducia e partecipazione, di condivisione, di appartenenza a una comunità che cresce grazie al contributo di chi crede nella cultura come bene comune.
Ieri (mercoledì 28 maggio 2025) nella sala Sineo Gemignani della Galleria d’Arte Moderna, al primo piano del Palazzo Municipale, di via Giuseppe del Papa, 41, il sindaco di Empoli insieme all’assessore alla Cultura e al presidente del Comitato Amici de Il Ferruccio, Alessandro Torcini hanno ricevuto i nuovi donatori e le nuove donatrici e consegnato loro, dopo una foto ricordo, le tre tipologie di card – realizzate dal Collettivo Le Vanvere con Disegno d’Artista - che valgono sconti personalizzati e molto altro.
Il sindaco ha ringraziato i presenti, ha poi illustrato tutti i passi del nuovo progetto, dell’impegno massimo che tutti stanno mettendo in questa realizzazione e che quel sogno è stato ampliato, pensando alla riqualificazione dell’area che è intorno al teatro. Il teatro deve essere integrato nel contesto cittadino. Pertanto una sistemazione nella piazza, della facciata del palazzo delle esposizioni sono ciò che mancava. I lavori del cantiere vanno avanti e anche se sono stati rallentati in questi ultimi giorni dal ritrovamento di un ordigno bellico, il cronoprogramma sta rispettando i tempi. il primo cittadino soffermandosi sui canali di finanziamento ha evidenziato che quello più importante e di valore viene dalla città che sta scrivendo una storia bella che vale la pena di raccontare.
Traccia, frequentare, appartenenza: sono queste le tre parole chiave che l’assessore alla Cultura ha voluto regalare a questo momento di riconoscimento. Il senso di sentirsi dentro una comunità culturale è un segno che lascia una traccia e questo percorso è fatto di tante persone che credono nella costruzione del teatro.
“Sono davvero impressionato da questa nuova fase dell’avvio del cantiere del teatro Il Ferruccio – ha affermato Alessandro Torcini –. Stiamo costruendo il teatro che sarà la casa della cultura empolese e non solo e stiamo pensando ai dettagli della struttura. Il sindaco e la sua Giunta e il team tecnico hanno preso il progetto a terra e con impegno profuso siamo entrati nella fase della realizzazione. Ringraziare i donatori è un momento che stiamo replicando, lo abbiamo fatto negli scorsi anni e torniamo a farlo adesso perché senza di loro sentiremo un gran vuoto”.
Chi ha donato dà un segno profondo di fiducia e partecipazione. Per questo motivo desideriamo condividere con le donatrici e i donatori il senso di appartenenza a una comunità che cresce grazie al contributo di chi crede nella cultura come bene comune. Le tre card sono un riconoscimento simbolico che danno accesso all'offerta culturale della città. Ecco come sono strutturate: la Starter (50 euro), un piccolo gesto che fa la differenza; la Supporter (150 euro), un gesto di supporto per un futuro ricco di arte e spettacolo e la Gold (500 euro), un investimento nella cultura e nella città di domani. Chi effettuerà la donazione massima potrà avere il proprio nome su una poltrona del Teatro il Ferruccio.
Le tre tessere sono state realizzate da tre membri del Collettivo Le Vanvere – la Starter, disegnata da Giulia Quagli, la Supporter, disegnata da Arianna Bellucci e la Gold, disegnata da Camilla Garofano -. Ognuna di loro ha scelto un'immagine che parlasse dell'attesa a suo modo: da una donna che tesse una coperta con i suoi capelli a uno specchio d'acqua leggermente increspato.
I DONATORI – Visibilmente emozionati hanno fatto ingresso nella sala Gemignani Valerio Fortino, Davinci Travels srl, Lavasecco Nuova Hygena, Martini Francesca, Confezioni Orfatti Srl, Nencioni Sergio e Stronati Lucia, Nucci Roberto, Bombana Davide e Marco Beyerho, Puccioni in Chiappi Miria, Grassi Tiziana e Mancini Stefano, Busoni Daniele e Busoni Manuela.
LE IMPRESSIONI DEI DONATORI - “Ritengo che esserci tolti qualcosa per investirlo nella cultura della nostra città è democrazia e partecipazione – ha detto Valerio”; Miria in una sola frase ha espresso il suo grande amore per la città e per il teatro; Daniele si è sentito subito coinvolto in questo progetto che confermerà il suo grande spessore culturale. Tiziana e Stefano, un unico pensiero: “la cultura sta alla base di tutto ed è importante investire, per noi e per il futuro dei nostri giovani. Il merito è anche di queste amministrazioni comunali che ci hanno creduto prima e adesso”; Massimo ha apprezzato fin da subito la nascita di questo progetto perché partecipare alla costruzione di un edificio a disposizione della città, significa fare un salto di qualità ai ‘gioielli di questa città, dando un contributo alla identità di Empoli.
“Un progetto che valorizza la città e Empoli se lo merita”, ha detto Sergio a cui sono seguite le parole di Francesca che ha rimarcato quanto questa riqualificazione culturale della città sia importante per i giovani, per il loro futuro. Daniele e Manuele, invece, hanno donato in memoria della mamma che ha sempre vissuto la città, partecipando alla vita culturale e il teatro le sarebbe piaciuto moltissimo.
Infine Davide e Marco che vivono di arte, di danza, di spettacoli, di opera hanno raccontato tutta la loro felicità perchè una città come Empoli ha bisogno di un teatro, un’iniziativa importante che regalerà grandi emozioni; Roberto accompagnato dal suo cane Cocker Django ha confermato quanto il teatro andrà a completare l’offerta culturale della città, essendo Il Ferruccio una realtà multimediale.
COME DONARE - Il Comune di Empoli ha aperto un conto esclusivamente dedicato alla raccolta fondi per la realizzazione del Teatro Civico, nella filiale di Empoli della Banca Intesa San Paolo. Codice IBAN: IT09L0306937839100000300013, inserendo come causale Art Bonus - Comune di Empoli - nuovo Teatro il Ferruccio - Codice Fiscale / P.Iva del donatore.
È possibile donare anche tramite PagoPA, accedi al portale IRIS ed effettua una donazione.
Art Bonus per cittadini e imprese
Le donazioni effettuate tramite bonifico bancario beneficiano dell'Art Bonus che garantisce un credito d'imposta pari al 65% di quanto donato. Fondamentale riportare la causale corretta al momento del pagamento. Per le imprese la Regione Toscana integra il credito di imposta IRPEF con una detrazione IRAP del 20%, arrivando a rendere detraibile fino all’85% dell’importo donato. Se sei un’impresa e vuoi conoscere il programma esclusivo di welfare culturale che abbiamo pensato per te, contattaci alla mail
cultura@comune.empoli.fi.it.
SITO WEB - È stato aperto un nuovo sito dedicato al Teatro il Ferruccio, all'indirizzo
https://www.teatrodiempoli.it/ dove è possibile trovare i dettagli del progetto, la nuova campagna di membership “Adotta una Poltrona “e la rassegna stampa dedicata.
IL PROGETTO - Il progetto esecutivo del nuovo teatro comunale “Il Ferruccio”, prevede di far dialogare il nuovo organismo edilizio con due riferimenti principali: la preesistenza del Palazzo delle Esposizioni, rispetto al quale il teatro si affianca riprendendone l’orientamento e creando uno spazio pubblico centrale; l’asse di via Ridolfi, uno degli assi strutturali del centro storico, al quale il teatro sembra quasi volgere lo sguardo. Questo incontro tra i due assi produce nella configurazione del teatro un momento di tensione che si sviluppa con una curva che va a definire da un punto di vista formale e funzionale 3 aree principali: l’area di svolgimento delle funzioni teatrali (sale teatrali, sale prova, magazzino, backstage), che riprende l’asse del Palazzo delle Esposizioni; l’area delle attività aperte alla comunità (bookshop, bar, sala polivalente) che si affaccia sul centro storico; il foyer centrale a triplice altezza, snodo del progetto e dal quale è possibile percepire le anime del nuovo organismo. La forma prescelta è ispirata al navicello, il mezzo che trasportava persone e merci da una sponda dell'Arno all'altra, così come il teatro 'traghetta' gli spettatori durante uno spettacolo.