Appuntamento con l’autrice alle 18.30 di martedì 17 giugno presso la terrazza antistante il Museo Archeologico di Fiesole, in dialogo con Roberta Mazzanti e Cristina Scaletti, e letture a cura di Federica Miniati.
La luce laggiù è un romanzo che fa male al modo in cui fanno male le ossa quando si cresce. Ma è anche un coro di storie che concresce, che congiungono vari angoli di mondo – Italia, Stati giungono Uniti, Giamaica, Svizzera – e convergono in un finale potente dove casa, amore e cura trovano uno spazio inaspettato in cui coesistere.
Oltre alla fama internazionale, Moreno Mondo ha trovato nella fotografia un modo per fare silenzio intorno a sé e dialogare con la luce. Lo troviamo in una stazione. Ha appena fatto qualcosa di importante e ha perso il treno. Seduto su una panchina, aspetta il successivo, che però sembra non arrivare mai. In quel luogo sospeso, irraggiungibile per gli altri e lontano da dove dovrebbe essere, il tempo dell’attesa gli si spalanca di fronte come un dono: la possibilità di riguardare la propria vita e di soffermarsi su ciò che non ha potuto dimenticare. Il maledetto agosto del lago che lo ha sprofondato nel lutto e nella colpa. I primi passi con la macchina fotografica tra le mani. La madre, che plasma in grafica statuette il dolore per trovarvi un senso. La fragile violenza del padre, intrappolato tra Far West e inadeguatezza. E poi la ventata di nuovo portata da Didi, con il suo bagaglio di traumi, sogni furiosi e abbandoni. Didi che è carnevale laddove Moreno è quaresima. Didi che in lui vede sempre quello che trova la luce nascosta nelle cose, il cercatore dei punti di rottura – la vera bellezza del mondo.
Nata a Riva del Garda, Sara Fruner dal 2017 abita a New York, dove è docente di italiano presso il Fashion Institute of Technology. I suoi articoli su cinema, arte e letteratura sono apparsi su «La Voce di New York», «CinematoGraphie», «Magazzino 23», «Brick». Ha collaborato con il Center for Italian Modern Art e Magazzino Italian Art, e recentemente ha tradotto opere di Marie-Helene Bertino, Jane Hirshfield e W.S. Merwin. È Professional Member dell’Authors Guild e Bogliasco Fellow.L’istante largo, suo romanzo d’esordio (Bollati Boringhieri, 2020 e 2022), le è valso il secondo posto al Premio Nazionale Severino Cesari Opera Prima 2021. In poesia alterna volumi in italiano e in inglese: Bitter Bites from Sugar Hills (2018), Lucciole in palmo alla notte (2019), La rossa goletta (2023).
L’Associazione culturale La Nottola di Minerva ETS propone la nona edizione della rassegna "Felicità Metropolitane". Dopo il successo delle edizioni precedenti, il progetto si rinnova con un programma interdisciplinare che esplora il tema della felicità attraverso incontri con autori, artisti e esperti, podcast con interviste, performance, proiezioni, musica, passeggiate letterarie e percorsi immersivi nella natura. Il progetto intende rafforzare il presidio culturale nella città di Firenze e nella Città Metropolitana, favorendo il dialogo tra generazioni e la diffusione della cultura come bene condiviso.
La rassegna Felicità Metropolitane è presidio culturale permanente e diffuso, con eventi da giugno a settembre, in tutti i quartieri e negli spazi meno centrali di Firenze. L’obiettivo è promuovere un programma di alta qualità culturale e artistica, che coniughi rigore e leggerezza. Centrale è il tema della felicità: dalla felicità della ricerca alla ricerca della felicità.
http://www.lanottoladiminerva.it/wp/felicita-metropolitane-ix-edizione/