MET

Colors4Palestine: a Piazza dei Popoli il progetto artistico di Daniele Caluri
Pontassieve, 3 settembre – ore 21.00
Piazza Vittorio Emanuele II

All’interno del programma del Festival Piazza dei Popoli, in programma a Pontassieve dal 3 al 5 settembre, mercoledì 3 settembre alle ore 21:00 sarà presentato “Colors4Palestine”, un progetto ideato dall’artista e fumettista Daniele Caluri. L’iniziativa nasce come forma di protesta e riflessione collettiva, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione nella Striscia di Gaza.

Il progetto trae origine da un’idea semplice ma potente: la realizzazione di disegni, dediche e opere utilizzando esclusivamente i quattro colori della bandiera palestinese – bianco, nero, rosso e verde. L’obiettivo è quello di portare il tema della tragedia in Palestina anche all’interno di contesti di svago e intrattenimento, stimolando così una riflessione diretta ed empatica nel pubblico.

A partire da questa intuizione iniziale, Caluri ha scelto di ampliare l’iniziativa, coinvolgendo non solo altri autori di fumetto, ma anche persone appartenenti ai più diversi ambiti professionali: insegnanti, architetti, ceramisti, incisori, metalmeccanici, musicisti. Attraverso i canali social personali dell’autore e le pagine dedicate al progetto su Facebook e Instagram, sono arrivate in pochi giorni oltre 90 opere, tra cui quelle di nomi di rilievo del fumetto italiano e internazionale come Carmine Di Giandomenico, Bruno Cannucciari, Alberto Pagliaro, Federico Bertolucci e Federico Maria Sardelli.

La raccolta è tuttora aperta, senza alcuna gerarchia tra le opere: si tratta di un grido collettivo, un coro eterogeneo e appassionato di professionisti e non, uniti dalla volontà di denunciare un’emergenza umanitaria non più ignorabile.

Il progetto “Colors4Palestine” si pone l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione pubblica e fare pressione affinché si ponga fine al massacro in corso e al piano di occupazione dei territori palestinesi. Un’azione artistica e civile che vuole dare voce allo sdegno e alla speranza, attraverso il linguaggio universale delle immagini.