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Redazione di Met
Casa, gli esperti di urbanistica riuniti ad Urbanpromo: “In Italia 1,5 milioni di persone in attesa di alloggio popolare”
All’Innovation Center di Firenze si è aperta la 22ª edizione della rassegna promossa da Inu e Urbit con il sostegno della Fondazione CR Firenze. Biagi (Urbit): “Non servono nuove leggi, ma politiche pubbliche e risorse” . La Sindaca Sara Funaro: “A Firenze investimento di 20 milioni di euro in tre anni per ristrutturare alloggi Erp e stanziamento di 4 milioni di euro in contributi affitto”. Bocca (Fondazione CR Firenze): “Housing sociale e dello student housing fondamentali”
“Oggi in Italia ci sono 650.000 famiglie – circa un milione e mezzo di persone – in attesa di una casa popolare, 40.000 sentenze di sfratto esecutivo che interessano circa 120.000 persone, di cui 40.000 minori, e oltre 100.000 alloggi popolari non agibili. Questi numeri della Camera dei Deputati ci dicono che non abbiamo bisogno di nuove leggi sull’abitare ma di politiche e risorse pubbliche capaci, con il concorso di tutti i soggetti istituzionali, di delineare un nuovo scenario di medio”.

A dirlo è stato il presidente di Urbit, Gianni Biagi, aprendo la 22esima edizione di Urbanpromo, la rassegna nazionale promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica con l’organizzazione di Urbit e il sostegno della Fondazione CR Firenze, in programma da oggi a venerdì 14 novembre all’Innovation Center di Firenze.

“L’abitare sociale è la questione urbana del nostro tempo – ha spiegato Biagi – perché non è soltanto un problema di case ma dei fenomeni che stanno ridefinendo il ruolo delle nostre città. Sta emergendo con forza e anche con una certa drammaticità che senza un’adeguata politica per l’abitare non si trovano lavoratori per le imprese localizzate in contesti fortemente attrattivi e non si spostano gli studenti per frequentare le università che si trovano in aree metropolitane, e potremmo continuare”.

Alla giornata inaugurale hanno partecipato, tra gli altri, Bernabò Bocca, presidente della Fondazione CR Firenze, e Sara Funaro, Sindaca di Firenze e della Città Metropolitana e delegata Anci per la casa.

“Urbanpromo rappresenta un momento di riflessione importante per chi immagina e costruisce le città del futuro – ha detto Bernabò Bocca, presidente di Fondazione CR Firenze -. La Fondazione ospita anche quest’anno l’iniziativa nel suo Innovation Center, luogo naturale per ospitare un confronto su come rigenerare i territori e migliorare la qualità della vita nelle comunità, mettendo al centro l’innovazione e le persone. Nel programma sono affrontati temi a noi cari, come quello dell’housing sociale e dello student housing che ci vede protagonisti in importanti investimenti che guardano allo sviluppo urbano con una dimensione sociale, ambientale e tecnologica”.

“In Italia il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica è di circa 750.000 alloggi, oltre il 50% è detenuto dai comuni (oltre 400 mila immobili), il patrimonio Erp è in larga parte obsoleto, oltre il 50% delle abitazioni è stato costruito prima del 1980 e solo il 2,5% dopo il 2010: già questi dati, raccolti da Anci, danno la misura di quanto nel nostro Paese si sia investito poco sulla Casa e quanto sia necessaria un’inversione di tendenza. – ha detto la sindaca Sara Funaro – Spesso, nelle grandi aree urbane, le liste di attesa agli alloggi popolari superano il numero degli assegnatari. E nelle grandi aree urbane gli affitti sono aumentati del 20-30% in pochi anni”.

“A Firenze – ha continuato Funaro – stiamo mettendo in campo misure precise per dare risposte sia nell’immediato che sul lungo periodo, dall’investimento di 20 milioni di euro in tre anni per ristrutturare alloggi Erp allo stanziamento di 4 milioni di euro in contributi affitto, nonostante l’azzeramento dei fondi da parte del Governo, un nuovo bando Erp aperto in più finestre temporali, e poi il Regolamento sugli affitti brevi ma anche criteri chiari e coraggiosi nel piano Operativo con il 20% da destinare ad alloggi a canone calmierato nei nuovi interventi. C’è bisogno però di politiche nazionali adeguate sulla Casa, di risorse e strumenti, di risposte che ancora non arrivano. Anche in questa legge di bilancio non sono previsti fondi per la Casa. L’ultimo vero piano di rigenerazione urbana e di edilizia che abbiamo avuto nel nostro Paese è stato quello dell’epoca di Fanfani, ci sono stati i fondi stanziati attraverso i bandi periferie negli anni passati che sono stati importanti. Oggi però il tema abitativo è centrale e non può più essere ignorato”.

Durante la sessione centrale, Andrea Cardone dell’Università di Firenze ha aperto i lavori con una relazione dedicata alla Costituzione e al diritto alla casa, seguita dagli interventi di Irene Tinagli, presidente della Commissione speciale del Parlamento europeo per l’Housing Sociale.

Sono intervenuti anche Antonino Turicchi, amministratore delegato e direttore generale di Cdp Real Asset Sgr, e Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa.

Nella parte finale del convegno sono state presentate alcune esperienze locali: Saverio Mecca, assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Scandicci, ha illustrato il nuovo piano per l’abitare della città; Silvia Viviani, assessora all’urbanistica del Comune di Livorno, ha raccontato il piano per l’abitare sociale livornese; mentre Emmanuel Conte, assessore al Piano straordinario Casa del Comune di Milano, ha presentato l’esperienza del capoluogo lombardo come modello di intervento integrato per il diritto all’abitare.

12/11/2025 10.02
Redazione di Met


 
 


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