Donne e mafia: qual è il rapporto tra questi due soggetti? In che misura l’uno nutre l’altro? A queste domande cerca di rispondere il libro “Mafia: singolare, femminile”, scritto dalle siciliane Cetta Brancato, autrice, e Marzia Sabella, magistrato, che ha toccato con mano nella sua attività professionale il ruolo della componente femminile nelle organizzazioni criminali. Un libro sotto forma di monologhi, in cui a parlare sono le stesse mogli, compagne, figlie, madri, di esponenti della mafia. La Città Metropolitana di Firenze ha accolto nei giorni scorsi, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, la presentazione di questo libro per lanciare un messaggio. Anche se non se ne parla, la mafia è presente e bisogna combatterla e far leva anche sulle donne che ne sono immerse e contribuiscono a stendere il velo di omertà che la caratterizza. Come diceva Leonardo Sciascia, e come hanno ricordato le autrici, se le donne di mafia parlassero, la mafia non esisterebbe più.
Il
video di Florence Tv
su https://youtu.be/1fwbQMCx3hQ utilizzabile da media e canali sociali
Servizio, riprese e montaggio: Laura Bonaiuti
Interviste a:
– Luca Tescaroli, procuratore della Repubblica di Prato
– Cetta Brancato, co-autrice
– Massimo Fratini, consigliere delegato della Città metropolitana di Firenze