MET

Su proposta della Consigliera delegata Beatrice Barbieri, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato Piano territoriale dell’offerta formativa della rete scolastica per l’anno scolastico 2026/2027, con 12 voti favorevoli e l'astensione dei rappresentanti di Centrodestra e civici per il cambiamento.

Ai sensi, tra le altre, della legge 7 aprile 2014, n.56, la Città Metropolitana è competente per l’approvazione della programmazione della rete scolastica e, a seguito della deliberazione della Regione Toscana, con DGRT n. 928 del 07/07/2025, che ha approvato gli indirizzi per la programmazione dell’offerta formativa per l'anno scolastico 2026/2027, entro il 17/12/2025 deve approvare il Piano dell’offerta formativa del proprio territorio e trasmetterlo al Settore Regionale competente Educazione e Istruzione: la mancata approvazione e/o il mancato invio del Piano da parte della Città Metropolitana costituisce inadempimento agli indirizzi regionali e comporterebbe la non accoglienza del Piano territoriale di programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2026-2027 della Città Metropolitana di Firenze.

Le Conferenze di Zona di Firenze, Empolese, Fiorentina Nord Ovest, Fiorentina Sud Est, Mugello e Valdarno Valdisieve hanno rispettato le tempistiche e approvato i rispettivi Piani Zonali contenenti le richieste relative all’offerta formativa del primo ciclo.

Per il secondo ciclo, alla Città Metropolitana sono pervenute n. 48 richieste relative all’offerta formativa degli Istituti secondari di secondo grado, n. 1 richiesta del CPIA 1 e 9 richieste relative all’offerta formativa dei percorsi IeFP.
In seguito all’istruttoria congiunta con la Direzione Edilizia e Patrimonio, sono risultate accoglibili le seguenti richieste:
- n. 34 richieste relative all’offerta formativa degli Istituti secondari di secondo grado;
- n. 1 richiesta del CPIA 1;
- n. 9 richieste relative all’offerta formativa dei percorsi IeFP.
Nel rispetto degli indirizzi regionali alle richieste è stato attribuito un ordine univoco di priorità che, per il primo ciclo, rispettasse la volontà dalle Zone e, allo stesso tempo, garantisse parità di trattamento fra le stesse e, per il secondo ciclo, che rispettasse i criteri definiti dalle linee di indirizzo regionali e dalle risultanze dell’istruttoria.