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Prefettura di Firenze
PREFETTURA DI FIRENZE: PIANO DI EMERGENZA ESTERNA ANCHE PER LA BEYFIN DI CAMPI BISENZIO
Conclusa la terza tappa del percorso avviato dalla Prefettura per le aziende a rischio di incidente operanti in Toscana.
La firma del protocollo
Sono 28 gli stabilimenti a elevato rischio di incidente operanti nella regione, di cui 5 nella provincia di Firenze. Dopo l'approvazione dei piani per il deposito ENI di Calenzano (13 febbraio) e per l’industria chimica ICAP-SIRA di Barberino di Mugello (9 maggio) oggi è stata la volta della Beyfin di Campi Bisenzio. Entro la fine giugno saranno approvati tutti gli altri, compresi quelli che riguardano lo stabilimento della Colorobbia Italia di Sovigliana-Vinci e il deposito Liquigas di Signa. Un grande sforzo corale delle tante amministrazioni interessate con l’obiettivo di aumentare le condizioni di sicurezza dei lavoratori delle aziende e di ridurre, attraverso la prevenzione e l’informazione, la possibilità di rischi per le persone e l’ambiente.
Il piano per l’emergenza esterna dello stabilimento della Società Beyfin S.p.A. è stato predisposto dalla Prefettura, d'intesa con la Regione Toscana e in collaborazione con la direzione dell'impianto e i diversi enti coinvolti nella sua applicazione (Comuni di Campi Bisenzio e di Signa, Protezione Civile - Provincia di Firenze, Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine, Corpo Forestale dello Stato, Comando militare per il territorio dell'Esercito, ARPAT, Azienda Sanitaria Locale 10, Servizio d'Emergenza 118, Società Autostrade per l'Italia, Publiacqua, Toscana Energia, Telecom, Enel, Terna).
Il piano, che è strettamente connesso a quello di sicurezza interna elaborato dall’azienda, definisce le procedure d'intervento e consente di organizzare la risposta di protezione civile e di tutela ambientale nel caso in cui si verifichi nell'impianto un incidente tale da determinare all'esterno danni per le persone, le cose e l'ambiente.
Nel documento è ipotizzata una serie di incidenti, dal cosiddetto “jet fire” (dardo di fuoco che fuoriesce da una valvola) fino a quello che ha i maggiori effetti all’esterno, cioè la graduale perdita di gas che forma una nube che può prendere fuoco fino a distanza massima di centro metri dal punto di rilascio. Sulla base dei diversi scenari, vengono individuate tre zone a rischio a seconda della distanza dall'incidente e descritti gli eventi critici, i compiti e le azioni di ciascuno dei soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza in modo da mettere in campo la più corretta risposta operativa.
Per elaborare il piano sono stati valutate le caratteristiche dello stabilimento, la sua localizzazione e la natura del territorio che lo ospita. Si tratta di un deposito di GPL (950 mc stoccati in sei depositi fissi e 150 mc in bombole) che si estende su una superficie di circa 24mila metri quadrati e occupa 40 addetti.
L'area circostante è destinata prevalentemente a zona agricola e industriale, dove non sono presenti luoghi di forte aggregazione di pubblico come ospedali, scuole e centri commerciali. Complessivamente nell’area di rischio le presenze ammontano a circa 292 unità.
E’ prevista anche una campagna informativa rivolta alla popolazione per far conoscere le caratteristiche dei rischi, le misure di autoprotezione e i comportamenti più corretti da adottare in caso di incidente rilevante. Dopo l’estate verrà organizzata un’esercitazione, con il coinvolgimento della cittadinanza, per testare sul campo l’adeguatezza della pianificazione.

“Il nostro impegno da sempre è lavorare per la prevenzione – ha detto il prefetto Andrea De Martino nel corso della conferenza stampa – e il piano approvato oggi rappresenta un’ulteriore forte azione per contrastare i rischi, a cui possono essere esposti le persone e l’ambiente, e al tempo stesso una risposta davvero concreta ai problemi della sicurezza sul lavoro”. (sl)
La firma del protocollo d'intesa

La firma del protocollo d'intesa

13/05/2008 16.31
Prefettura di Firenze


 
 


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