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Comune di Lastra a Signa
ALVINO BAGNI
Lastra a Signa rende omaggio al suo ceramista con una mostra, dal 5 al 28 giugno allo Spedale di S. Antonio, e con un programma di eventi
ALVINO BAGNI
5 - 28 GIUGNO 2009
Lastra a Signa (FI) - Spedale di S. Antonio
Inaugurazione: Venerdì 5 giugno - ore 18
Apertura mostra: Venerdi - Sabato - Domenica
dalle ore 17 alle 22 Tip. Nova - Signa (FI)

La sua storia comincia il 23-12-1919 quando nasce al Porto di Mezzo, frazione di Lastra a Signa,
da Bagno Bagni e Tecla Galli.
Dopo la marcia su Roma (1922) e la presa del potere da parte del fascismo la famiglia
Bagni passa momenti difficili a causa della dichiarata fede comunista ed antifascista
del padre Bagno che viene mandato al confino dove resterà per 11 anni.
Quando la famiglia finalmente si riunisce Alvino hagià 14 anni.
Sin da adolescente, grazie agli insegnamenti di un vecchio artista, Torello Santini, comincia a
sperimentare il disegno e a lavorare la creta…poco dopo entrerà come apprendista nella
Ceramica di Arnoldo Pugi dove apprenderà le varie tecniche di un mestiere che diventerà
la sua vita.
La II° guerra mondiale è alle porte e nel ’39 Alvino viene mandato sul fronte albanese da
dove tornerà, nel ’40, gravemente malato.
Al momento della liberazione Bagno Bagni diventa il Primo Sindaco di Lastra a Signa e durante
gli anni che seguono padre e figlio diventano entrambi membri del CLN occupandosi della
requisizione e ri-assegnazione degli alloggi per gli sfollati.
Il 10 agosto del 1946 sposa Gina Tarchi e, grazie al prestito che gli concede proprio il
Pugi, aprirà il suo primo laboratoro ceramico al numero 10 di via C. Pucci al Ponte a Signa.
È con 3.500 piattini recanti la scritta - I like Ike - fatti per la campagna elettorale di Dwight
David Eisenhower (che nel ’53 diventerà il 34° presidente degli Stati uniti) che comincia la
storia delle Ceramiche Bagni. Alvino coinvolge nel lavoro della ditta gran parte della
sua famiglia e la moglie Gina, che diventerà fedele collaboratrice per tutta la vita.
Col passare del tempo si stabiliscono ottimi rapporti lavorativi con l’America e con personaggi
del calibro di Raymor (N.Y) e Rosenthal per i quali crea oggetti estremamente
moderni per quell’epoca… I suoi lavori diventano veri e propri pezzi di design, caratterizzati
da una cura quasi maniacale per i particolari e le tecniche di realizzazione, cosa
che lo renderà famoso nel mondo della ceramica.
Nel ’62 viene presa l’importante decisione di trasferire il laboratorio in una vera e propria
fabbrica, progettata e costruita sotto la sua supervisione alle porte di Lastra a signa.
Qui l’attività riprenderà con rinnovato vigore, si moltiplicano gli ordini e si creano nuovi stili…
Alvino si circonda di un gruppo di collaboratori sopraffini come Remo Buti, Enzo Borgini,
Michelangelo Santonocito, M. Mannori e molti altri artigiani ed operai di estrema bravura,
raggiungendo un perfetto equilibrio fra materia, tecnica, funzionalità, tradizione e
bellezza estetica. La ricerca continua di nuovi traguardi lo porterà a progettare e
creare macchinari per la smaltatura la decorazione unici in Italia e la sua curiosità verso le
nuove tecniche gli farà scoprire effetti decorativi inediti.
Negli anni ’70 ed ’80 la ditta arriva ad impiegare più di 110 dipendenti ed il marchio -Bagni-
diventa sinonimo di creatività e ottima fattura in tutto il mondo.
Nel 1990 purtroppo inizia una terribile crisi del settore che porta a una pesante concorrenza
estera della ceramica a basso costo...la Globalizzazione in questo caso danneggia
gravemente il lavoro delle Ceramiche Bagni che, legate ad un modo di lavorare ‘Artigianale’,
non può reggere un eccessivo abbattimento dei costi. Alvino cerca in tutti i modi
di salvare la sua fabbrica ed i suoi dipendenti ma, nel ’92 deve chiudere.
Dobbiamo aspettare fino al ’94 per rivederlo in campo (a 74 anni) con la creazione di una piccolissima
ditta - NUOVEFORME - sempre a Lastra a Signa… qui cerca di ricreare quell’ambiente
artigiano che tanto gli stava a cuore, con tirature limitate e di ottima fattura.
L’età avanza e alla fine degli anni ’90 si ritira per motivi di salute.
Le Ceramiche - NUOVEFORME - continuano comunque a produrre e, io
che ci lavoro (sono la nipote più grande di Alvino) sto cercando di seguire le sue orme grazie
soprattutto, a tutto quello che ci ha lasciato.
La sua esperienze lavorativa è stata un cammino di estremo interesse
fatto di modestia e passione, tecnica e creatività… Dimostra che l’artigianato, rimane
il mestiere più moderno ed attuale, l’unico veramente globale, in questo mondo
di duplicati e di sperpero, dove il limite, la proporzione ed il buongusto hanno perduto
gran parte del loro valore.


01/06/2009 9.31
Comune di Lastra a Signa


 
 


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